Cesenatico dice no al monumento di Pantani

| 28/04/2005 | 00:00
Cesenatico non dedicherà monumenti a Marco Pantani, almeno per ora. Lo ha deciso il prefetto della provincia di Forlì e Cesena, Salvatore Montanaro, non ravvisando il carattere d'urgenza che una simile iniziativa richiederebbe. Una legge vecchia di oltre ottant'anni vieta infatti di intitolare strade e piazze o inaugurare monumenti a persone scomparse da meno di dieci anni. Le uniche eccezioni si possono fare con le personalità che abbiano : eroi nazionali, statisti, esempi per la collettività. E' possibile che a spingere il prefetto della provincia romagnola ad una decisione che il comune di Cesenatico ha incassato fin qui in silenzio sia stata proprio l'eccezionalità di Pantani in tutti i sensi: è vero che il Pirata ha legato il suo nome a grandi imprese al Giro e al Tour, ma al tempo stesso è rimasto coinvolto in vicende legate al doping ed è stato ucciso dalla cocaina. Per gli stessi motivi, tre mesi fa il prefetto di Latina disse no al sindaco di Terracina che voleva dedicare la via costiera al campione romagnolo, in ricordo dei ritiri invernali effettuati nella zona dal campione di Cesenatico. Nell'occasione, il capo di gabinetto della prefettura di Latina, Antonio Reppucci, spiegò che «parlare di Pantani è come affrontare la questione di Maradona. Un conto è parlare del grande atleta, altra cosa è invece giudicare l’uomo». Così Cesenatico non vedrà il monumento realizzato da Emanuela Pierantozzi, più nota come campionessa di judo (mondiale e argento olimpico) che non come scultrice: l'inaugurazione, prevista inizialmente per il 14 febbraio scorso, primo anniversario della scomparsa di Pantani, slittò per la mancata fusione di alcune parti dell'opera. Ora che la scultura è finalmente pronta, verrà sistemata in un magazzino comunale. «Sono amareggiato, deluso, è un provvedimento senza logica in nome di una legge vecchia. Continua un accanimento ingiustificato nei suoi confronti». Fernando Paolo Pantani, papà di Marco, ha così commentato la decisione del prefetto di Forlì Salvatore Montanaro di non concedere il nulla osta al Comune di Cesenatico per ricordare il Pirata con un monumento. «Da quando mio figlio è scomparso - ha poi ricordato - sono stato in diverse località d’Italia per iniziative in suo onore, e tutti lo ricordano con affetto per il campione che è stato. Invece proprio nella sua regione, nella provincia dove è nato, cresciuto e ha vissuto, succede tutto questo. E’ ancora più triste. Speriamo si possa risolvere».
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