
RUFINA(FI).- Scuola di insegnamento quella della Ciclistica Valdisieve Pontassieve, tutta imperniata sui giovanissimi del pedale dai 6 ai 12 anni, impregnata di sano entusiasmo, di allegria e divertimento come deve essere intesa l’attività a questa età. Il 2010 conferma la crescita entusiasmante di questo sodalizio che ha previsto durante l’annata anche l’organizzazione di sette gare per giovanissimi e della tradizionale Coppa 14 Martiri per allievi giunta alla sua trentasettesima edizione. A Villa Poggio Reale a Rufina con il patrocinio del comune, la presentazione dei ragazzini e del programma da parte della società presieduta da Paolo Michelacci con il vice Sauro Iacchi, il segretario Andrea Ballerini i consiglieri Romani, Galli, Ballerini, Zini ed il gruppo dei soci. Una passerella simpatica per farsi conoscere ulteriormente e confermare ancora una volta quello che è lo spirito della società della Valdisieve, gli scopi che si prefigge, l’attenzione che viene rivolta sul piano etico ed educativo, che non può che rendere felici i genitori dei ragazzi. Una funzione ed un ruolo importanti, che trova il pieno sostegno anche degli sponsor come Ganzaroli, Pultris, Grafica Znojmo, Tani Arreda e le altre ditte, soddisfatte per l’attenzione che viene riservata a questo gruppo di atleti. Le gare che saranno allestite, sono un prova di mountain bike il 21 marzo a Rufina, quindi la Coppa 14 Martiri per allievi a Pontassieve (11/4), ed altre sei manifestazioni per giovanissimi a Rufina (1/5), Scopeti (15/5), Pontassieve (17/7), Rignano sull’Arno (31/7), Vicchio (7/8) e Contea (mountain bike) il 31/10).
LA SQUADRA: Andrea Bertini, Niccolò Sitera, Emanuele Venuto, Lorenzo Iacchi, Lorenzo Migliorini, Christian Dragonetti, Giulio Tatini, Christian Sitera, Fausto Galli, Martino Magnelli, Leonardo Borgni, Lapo Giovannelli, Alessandro Benvenuti, Davide Ballerini, Alessandro Iacchi, Damiano Ancarani, Lorenzo Bartolini, Szymon Czarkowski, Andrea Fabbrini, Lorenzo Romanelli. Direttori sportini Sauro Iacchi, Andrea Ballerini, Davide Bertini e Maurizio Galli.
ANTONIO MANNORI
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