Stefano Borchi, un volto nuovo per la Der Rosa - Stac Plastic

| 06/12/2009 | 09:49
Quinto nel 2008 nella cronometro del Mondiale di Varese; vittorioso nel 2009 nella Milano-Busseto e in una tappa del “Pesche Nettarine”: il palmares di Stefano Borchi è davvero interessante “anche rimane l’amarezza per non avere raggiunto l’obbiettivo della stagione, cioè disputare il mondiale di Mendrisio. Per questo mi do un 6,5 per la mia ultima stagione da Under 23”.
Dal 2010 il corridore di Prato inizierà la sua carriera professionista con la De Rosa Stac Plastic, ex LPR e diretta da Gianni Fidanza.
“Arrivo in una squadra di giovane (l’età media della squadra è di 25,5 anni) e dove si trovano amici come Fabio Negri o compagni di squadra tra i dilettanti come Damiano Caruso. Il fatto di trovare tanti giovani mi aiuterà ad inserirmi al meglio. Ho già ripreso gli allenamenti e non vedo l’ora di iniziare per sentire l’adrenalina delle corse di livello e vedermi accanto a campioni come Cunego o Pozzato, che finora vedevo solo in tv. Si deve provare, respirare belle sensazioni” spiega il corridore, classe 1987.
Prima di iniziare la sua carriera, il corridore toscano sa già quello che vuole e quello che vale: “Sono un attaccante. Mi piace di andare in fuga. Adoro i percorsi misti ondulati, senza salite troppo dure. Ma attenzione, quando c’è da aiutare la squadra, non mi tiro indietro - racconta il ragazzo, pupillo dei fratelli Carera -. Per questa prima stagione, l’obiettivo più importante è quello di imparare. Poi ci sarà da fare tanta esperienza, tanta fatica per cogliere qualcosa. Magari sarò capace di ottenere risultati di rilievo: non dico di vincere perché per un primo anno, è molto difficile, pero non si sa mai. Le vittorie arrivano quando meno te lo aspetti.”
Ma il passaggio al professionismo, Stefano Borchi non se l’aspettava.
“È stata una cosa inaspettata. Ero in vacanza con gli amici in Egitto e ho ricevuto questa telefonata tanta aspettata dal mio diesse Giuseppe Di Fresco. Lui mi ha detto: “quando rientri dalle vacanze, ti aspetta il contratto da firmare con la squadra professionista la De Rosa Stac-Plastic”. Ero contentissimo. Devo ringraziare Giuseppe Di Fresco, il mio diesse alla Mastromarco, che per quattro anni mi ha fatto sentire in famiglia e che mi ha insegnato tanto sia a livello tattico che fisico. Poi i miei ringraziamenti vanno anche al mio procuratore Alex Carera. Da quando sono passato dilettante, sono sempre stato fedele alla Mastromarco perché mi sentivo a mio agio. Il primo anno non ho ottenuto risultati, però mi facevo vedere, ero sempre all’attacco. Il secondo anno, ho incominciato a fare qualche risultato, ho ottenuto una vittoria e mi sono specializzato nel cronometro. Il terzo anno, ho colto il quinto posto al mondiale e il quarto anno è stato un anno in chiaroscuro” racconta il ragazzo che ama le uscite con i amici o la pesca ma soprattutto il poker sportivo.
Una carriera iniziata 9 anni quella di Stefano Borchi. “Un amico mi ha convinto a provare. Prima giocavo a calcio, ma con la bici è stato subito amore. Ormai sono 15 anni che pratico questo sport. Non posso andare avanti nella mia vita senza la bici. È come se mi togliessero qualcosa. La mia prima bici mi l’ha regalata il mio primo allenatore. Era tricolore come la bandiera italiana.”
Intanto, prima di assaporare l’agonismo delle corse pro, Stefano sogna di vincere una classica: “Ci sono tante gare belle da vincere. Tutte le gare nei professionisti sono importanti e hanno una storia bella. Mi piacerebbe vincere una Parigi-Roubaix, un Giro delle Fiandre o la classicissima italiana per eccellenza, la Milano-San Remo. Poi c’è anche il campionato italiano e infine una corsa come il GP Industria e commercio di Prato, il cui percorso passa da casa mia.”

Jerome Christiaens

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COMMENTI
giovane carismatico
6 dicembre 2009 15:32 lunarossa
Salve!!!! sono un appassionato di ciclismo e abito a campi bisenzio
Ho avuto modo di incontrarti ,,al Famoso negozio di biciclette
A Ruota Libera -- di Poggio a Caiano
Il negozio dove capitano spesso , volti noti (ciclisti Professionisti )
Perche' i titolari,,, sono entrambi ex corridori YURI NALDI---E FABIO FABBRI
Nel sentirti parlare ho capito, che sei un ragazzo semplice , e con la testa ,,sulle spalle ,,, ,, ho seguito da sempre , la tua carriera ciclistica ,, e ho gioito dei tuoi successi Continua cosi' Bravo Stefano Ti faccio in bocca al lupo x il prossimo futuro ------- DA Mario

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