Ciclocross. Niels Albert domina in Coppa a Le Bandie
| 04/10/2009 | 17:28 Niels Albert, dalla polvere all’altare nella prima prova della Coppa del Mondo di ciclocross sul circuito Le Bandie di Spresiano (Treviso) affollato di spettatori. Niente fango, consueto nel ciclocross, ma polvere, in una giornata condita da cielo azzurro e sole, con temperature fin troppo alte. Il belga, campione del mondo in carica, è salito sul gradino più alto del podio indossando quella maglia iridata che per tutta la gara ha esibito sempre in prima posizione, ad eccezione del primo giro quando Sven Nys ha cercato di imporre il suo ritmo, forte delle vittorie di ben cinque Coppe del Mondo consecutive. Ma Niels Albert al secondo giro è volato di prepotenza al comando, dando una scrollata al gruppo, tale da mortificare ogni tentativo di recupero degli avversari. Dal secondo giro in poi la sua progressione è stata incredibile, addirittura con un vantaggio di 59” al quinto giro sul secondo del raking mondiale, Zdenek Stybar (CZE). Un ritmo da autentico marziano, quello di Albert, autore dei giri veloci nella terza, quarta e quinta tornata, il quale rilancia le sue quotazioni per la riconquista del titolo mondiale. Gara velocissima grazie al terreno asciutto e compatto, con Stybar che, al terzultimo giro, ha subito l’attacco di Klaas Vantornout scalando di una posizione, ma negli ultimi due giri ha recuperato lo spazio perduto. Nel frattempo Niels Albert saliva da autentico dominatore l’ultima rampa tra due ali di folla e le bandiere fiamminghe, chiudendo col tempo di 1h04’50”. Il cronometro ha proseguito la sua corsa implacabile per altri 42” prima di certificare il secondo posto di Zdenek Stybar, con Klaas Vantornout terzo a 52” dal vincitore. C’era grande attesa per la gara di Enrico Franzoi. È partito male, urtato in partenza da un avversario, poi urtato nuovamente nella salita in mezzo al gruppone tanto da transitare, il primo giro, solo 28°. Il suo è stato un recupero caparbio, ma non è riuscito ad andare oltre un comunque soddisfacente 13° posto. Tolti i primi tre, su un altro pianeta, Franzoi ha retto bene al confronto ed il suo tredicesimo posto è a soli 13” dal quarto, tanto per dare l’idea della sua prova. Nella mattinata erano scesi in gara gli junior, dove il francese Emilien Viennet ha centrato la vittoria guadagnando 4” sull’olandese Gert Jan Bosman. Poi è toccato alla gara Under 23 che ha fatto sperare gli appassionati italiani. Nel primo giro un lampo d’azzurro, con Trentin che ha guadagnato la testa fino a metà tracciato, ma poi è stato Cominelli a prendere in mano la situazione, in testa alla chiusura dei primi due giri. I veri protagonisti però sono stati lo slovacco Gavenda ed il ceco Petrus che rispettivamente sono risaliti dal 16° e 22° posto del primo giro, un recupero che ha dato i suoi frutti già al quarto giro, con i due alzati al comando. Robert Gavenda appena agguantata la testa della corsa non l’ha più lasciata, con Petrus incollato alle spalle. Cominelli a metà gara ha perso il ritmo giusto, ma nel finale ha raschiato nel barile tutte le forze residue e, mentre lo slovacco ed il ceco si contendevano in volata la vittoria, Cominelli trovava il guizzo per guadagnare il podio, proprio come nel Mondiale del 2008, sul medesimo tracciato. Per trovare gli altri azzurri si scende fino al 13° posto con Calderan, piazzatosi davanti a Braidot. Infine è toccato alle donne, con Katherine Compton (USA) che è balzata al comando fin dal primo giro impostando una gara aggressiva e con un ritmo molto sostenuto, mettendo alle corde più volte l’olandese Daphny Van den Brand. Le due sono transitate appaiate il primo giro, poi l’americana ha allungato quel tanto da mettere in sicurezza la sua leadership, ma la Van den Brand non è stata in grado di reagire perdendo, al secondo passaggio, oltre 30”. In recupero invece la francese Ferrier Bruneau partita al rallentatore, ma già terza il secondo giro. Al terzo giro la statunitense era ancora da sola al comando della gara (37”) mentre la francese scavalcava la Van den Brand e la situazione era la medesima anche la tornata successiva. Al quinto giro, quello conclusivo, la Compton misurava la sua pedalata e andava a vincere con 28” sulla Van den Brand che nell’ultima tornata aveva la meglio sulla Ferrier-Bruneau. Prima azzurra la campionessa italiana Eva Lechner, che ha patito un po’ nei primi tre giri, poi si è lanciata in un recupero che le ha fatto guadagnare l’11° posto. Brava anche la Alessio che nei primi giri ha dato l’impressione addirittura di poter mettere le proprie ruote davanti a quelle della Lechner, ma nel finale ha ceduto alla fatica concludendo 16.a. La cronaca si arricchisce con le gare nazionali che hanno completato una giornata indimenticabile. Un successo, quello per il team di Remo Mosole, che lascia un altro segno indelebile in questo sport.
Ordine d'arrivo ELITE 1 Niels Albert België BKP 01u04'50'' 2 Zdenek Stybar Tsjechië FID op 0'42'' 3 Klaas Vantornout België SUN op 0'52'' 4 Martin Bína Tsjechië BUD op 1'00'' 5 Francis Mourey Frankrijk FDJ op 1'04'' 6 Kamil Ausbuher Tsjechië z.t 7 Gerben de Knegt Nederland RB3 z.t 8 Petr Dlask Tsjechië FID op 1'05'' 9 Steve Chainel Frankrijk BTL z.t 10 Christian Heule Zwitserland RMH op 1'07'' 11 Thijs Al Nederland AAD z.t 12 Martin Zlamalik Tsjechië z.t 13 Enrico Franzoi Italië LIQ op 1'12'' 14 Laurent Colombatto Frankrijk z.t 15 Kevin Pauwels België FID op 1'40'' 16 Sven Vanthourenhout België SUN op 1'41'' 17 Erwin Vervecken België BAB op 1'43'' 18 Bart Aernouts België RB3 op 2'04'' 19 Jonathan Lopez Frankrijk op 2'09'' 20 Jan Verstraeten België op 2'12'' Gli italiani 32) Ursi Fabio +02:35; 33) Gambino Alessandro +02:57; 38) Damiani Luca +04:06; 50) Visinelli Rafael -1lap; 51) Zampedri Derik -1lap; 53) Bianco Marco -6lap
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