L'Equipe: Valverde e una giustizia da repubblica delle banane
| 21/09/2009 | 12:03 Quello di Valverde è un caso che non scuote solo le coscienze d'Italia, ma sta profondamente segnando il mondo del ciclismo. Un esempio? Ecco quello che scrive stamani L'Equipe in un editoriale firmato da Gilles Simon: «... Il Tour deve ringraziare chi, disegnandolo, ha deciso di far passare la corsa dall'Italia, evidtando così alla Grande Boucle di dover affrontare il caso Valverde. Il quale, lo ricordiamo, è stato squalificato per due anni dalla giustizia sportiva italiana per il suo accertato coinvolgimento nell'Operacion Puerto. ... Il presidente dell'Uci pat McQuaid ha dichiarato che probabilmente la sanzione inflitta al corridore sarà estesa a tutto il mondo, ma la Federazione Mondiale attende il pronunciamento del Tas - al quale Valverde ha fatto ricorso - che però non ha ancora messo in calendario la discussione dello stesso. intanto valverde continua a correre e a vincere, aggiungendo la Vuelta al Giro del Delfinato, e domenica sarà al via del campionato mondiale. ... Tutto merito del giudice madrileno Serrano che punta al record del mondo di lentezza nell'affrontare un caso e a dare un'immagine da repubblica delle banane della giustizia spagnola. Intanto Serrano con la sua bacchetta magica ha fatto sì che a pagare nell'Operacion Puerto siano stati solo i corridori stranieri. E Valverde corre».
Ma quel FANTASTICO codice etico, che fine ha fatto?
21 settembre 2009 12:40The rider
Questa storia è semplicemente SCANDALOSAAAAAAAAAAAAA !!!!
Ma che fina ha tatto il tanto famigerato CODICE ETICO? Ma è valido solo e soltanto quando bisogna fermare i corridori Italiani? ...I quali a suo tempo sono passati anche per Mafiosi dall'Al Capone Irlandese!!!
Ricordo che non ci sarebbe solo Valverde da fermare, ma anche l'amichetto Lussemburghese di Birillo.
Tutto questo passa nell'indifferenza generale, come se niente fosse, ma per gli appassionati di Ciclismo queste schifezze non passano inosservate.
...E Valverde corre e VINCE!!!
Maurizio Ponti.
VALV PITI, AMIGO DE BIRILLO E CO....
21 settembre 2009 13:14ale63
UNA COSA NON CAPISCO... PERCHE' I "GIUSTIZIALISTI" E "PURITANI" FRANCESI CONTINUANO A CONDANNARE GLI ITALIANI ED INVECE SALVANO CERTA GENTE.. FORSE PERCHE' GAREGGIANO PER POTENTI BANCHE DEL LORO PAESE E NON..?? VOLEVANO INDIETRO LA MAGLIA GIALLA DEL TOUR 1996 DA RJIS.... QUEST'ANNO AL TOUR ERA OSANNATO DA TUTTA LA STAMPA TRANSALPINA... MAH... NON SI CAPISCE PIU' NULLA.... A VOI LE RISPOSTE... ALE
Perchè gli italiani si e gli altri no?
21 settembre 2009 13:50ciclismoreale
semplice:in Italia prevale la regola del tutti contro tutti
x ciclismoreale
21 settembre 2009 14:14The rider
Caro sig. ciclismoreale, mi dispiace per lei, ma in Italia LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI !!!!
Se sbagli DEVI pagare (come è SACROSANTO che gli Italiani abbiano pagato e stanno pagando), altro che tutti contro tutti...
L'unica cosa che potrei aggiungere è che Torri non si dovrebbe fermare al Ciclismo, questo si, ma intanto nel nostro sport ha fatto e sta facendo un bun lavoro, l'importante è questo!!
Maurizio Ponti.
giungla
21 settembre 2009 14:33Mikko
Ormai il ciclismo ha perso credibilita', ci sono corridori protetti che fanno quello che vogliono e altri che pagano.
Se Valvpiti vince anche il Mondiale e' ridicolo...
CORRIDORI SVEGLIATEVI
21 settembre 2009 15:29Capitano
MA PERCHE' I CORRIDORI... NON SI SVEGLIANO E NON FANNO INTERVENIRE LE LORO AUTOREVOLI.....ASSOCCIAZIONI E NON TROVANO UN MODO PER IMPEDIRE UNA GIUSTIZIA A 2 O PIU' BINARI, X ITALIANI E ALTRI, PERCHE' CONTINUANO A CORRERE ASSIEME A CHI NON LO DOVREBBE FARE..? SE PER ESEMPIO VALVERDE CAUSASSE UNA CADUTA SERIA COSA DIREBBERO I LORO COLLEGHI COINVOLTI. FINCHE' I CORRIDORI NON PRENDONO IN MANO IL PRORPIO DESTINO NON CAMBIERA' MAI NIENTE E IL PIU' BEL SPORT DEL MONDO ANDRA' SEMPRE PEGGIO, SE E' QUESTO CHE VOGLIONO, AVANTI COSI, PERO' POI NON CI SI LAMENTI XCHE' COME SI DICE OGNUNO E' PADRONE DEL PROPRIO DESTINO, E CHI E' CAUSA DEL PROPRIO MALE NON PIANGA SE STESSO....MEDITATE MEDITATE E SVEGLIATEVI UNA VOLTA X TUTTE, BUTTATE FUORI LE MELE MARCE IN TUTTI I CAMPI (DIRETTORI, MEDICI, CICLISTI, ECC ECC ) . ORMAI IN QUESTE CONDIZIONI IL CICLISMO NON HA PIU' NESSUNA E RIBADISCO NESSUNA CREDIBILITA' A TUTTI I LIVELLI. UN VERO AMATORE . ROBERTO BERLESE
speriamo di no
21 settembre 2009 18:51diabollyk
la mia paura è che valv-piti mi va a vincere il mondiale e nessuno gli farà mai nulla...
IL CASO VALVERDE : UNA VICENDA CHE FA TANTO MALE AL CICLISMO E DISONORA L'UCI
21 settembre 2009 19:15renzobarde
Sono convinto che, IN RITARDO, Valverde sarà squalificato il che suonerà a disdoro del ciclismo mondiale e quindi dell'UCI in primi luogo. Non possono nè devono accadere casi del genere : sono 3 anni che Valverde gareggia nonostante gli esiti dell'Operacion Puerto. Un caso da vergogna mondiale che non potrà nè dovrà essere "digerito" in alcun modo. Renzo Bardelli www.renzobardelli.it
mondiale
21 settembre 2009 21:16rufus
Temo proprio che, dopo la Vuelta, Valverde vincerà anche il Mondiale. Solo allora i solerti soloni dell'UCI prenderanno in considerazione l'ipotesi della squalifica. Ho letto che Valverde in Spagna gode di protezioni ad altissimo livello, qualcuno parla addirittura dell'Opus Dei... spero non sia vero, anche se quanto accaduto alla Vuelta (foratura di Evans e velocità da tartaruga del cambioruote nell'assistenza), mi fanno pensare il contrario.
Flavio Gibertoni
22 settembre 2009 01:01pickett
Ho seguito tutta la Vuelta sulla tv satellitare spagnola;ebbene,mai una volta in 3 settimane,cioè in circa 60 ore di trasmissione,il telecronista spagnolo,e l'opinionista ("Probenecid" Delgado) hanno fatto il minimo accenno al doping di Valverde.Nemmeno per difenderlo,per dire che non c'entrava nulla,come forse avrebbero fatto Bulbarelli e Cassani con un corridore italiano.Niente ,nemmeno una parola.Credo che questo fatto la dica lunga sulle connivenze delle quali godono i corridori iberici.
22 settembre 2009 19:08balaverde
ei amici, aqui mucho cane.
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