Maronti-Barano, la corsa più bella del mondo

| 16/09/2009 | 15:39
Non è ancora nel calendario UCI, ma la cronoscalata Maronti-Barano, che ha festeggiato domenica la prima edizione di una sua nuova serie, si conferma un 'cult' del ciclismo, e dei suoi appassionati. Ischitani e no.
Con un preciso input per gli organizzatori di ciclismo maggiore, in primis il Giro d'Italia: ma dove lo troverete mai lo spettacolo tele/visivo di una sequenza di tornanti che in 1800 metri giusti di percorso vi porta dalla spiaggia, livello del mare, a quota 200 metri, dalla piazzetta dei Maronti, fin su a Barano, a piazza San Rocco?
Grande festa, domenica, al crepuscolo, dunque, nell'ambito del  Progetto 'Sport e Turismo' a Barano, promosso dalla ASD Ciclistica Baranese e dal sindaco Paolino Buono: medico e ciclista, un binomio che è cifra di buon cuore.
Ed è stata una cronometro emozionante, al di là della gerarchia dei minuti, innanzitutto per la partecipazione di protagonisti antichi delle corse degli anni '80: dall'inossidabile Luigi Lombardi, detto 'il Mastino', promosso stavolta al ruolo di responsabile tecnico della manifestazione, al sempre elegante Vincenzo Scotto d'Abusco, il papà dell'ex-professionista Michele, team manager della Cicli Scotto...
In una atmosfera di coinvolgente kermesse popolare, primi a partire erano giustamente i ragazzini, una trentina, con il più piccino di anagrafe 2000 addirittura, per l'impegno di affrontare in allegria solo un quinto del percorso. E Daniele Patalano, fra gli esordienti, a precedere Armando Molinaro e Giovan Giuseppe Lucido Balestriere...
Mentre la bagarre delle categorie maggiori, e dell'agonismo puro, vedeva il successo assoluto nella corsa di Pasquale Iovine, il popolare 'Paco' di Barano, capitano della Cicli Scotto: 9,21, il suo tempo.
Le diverse fasce di età decretavano invece le vittorie parziali di Gianni Napoleone (ASD Ciclistica Barano), Nicola Napoleone (Cicli Scotto), Armando Molinaro (ASD Ciclistica Barano), Vincenzo Scotto d'Abusco (Cicli Scotto), Pasquale Tedeschi, Girolamo di Fontana ed Angelo Monti (Petite Velo).
E per tutti, infine, premiazione in piazza, fra i dolci offerti da Guido Cuomo di Fiaiano, in una ultima calda serata di estate, giusto prima che il tempo volgesse al peggio: per la fortuna che talvolta sorride agli audaci e pure ai ciclisti.
Con un arrivederci già teso all'anno prossimo, 'ed un grazie ai Vigili Urbani ed ai volontari impegnati a proteggere i ciclisti dal traffico della sera'. 'Promuoveremo sempre, a Barano, un ciclismo fatto in casa, come espressione di uno sport leale, a misura di fantasia e di entusiasmo', sottolineava Armando Molinaro. Tutti campioni ex-aequo in fondo, sia pure solo per un giorno ed un tramonto.

(Ed anche chi scrive. Che ha vinto anche lui, per quanto in sella ad una età sconfitta, tra quelli intorno ai sessanta....)

Gian Paolo PORRECA
da 'Il Mattino', 16 settembre 2009
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