Doping: hanno confessato i tre ucraini fermati all'Avenir
| 14/09/2009 | 19:06 Tre corridori ucraini (identità non rivelate) che partecipavano al Tour de l’Avenir sono sotto inchiesta per “detenzione e uso di sostanze vietate ai fini di doping”, Tutti e tre hanno confessato – durante il fermo in gendarmeria – di aver fatto ricorso a trasfusioni sanguigne e sono stati rimessi in libertà con l’obbligo di rispondere alle convocazioni del giudice. Il kinesioterapista del team e il padre dei uno dei ragazzi sono a loro volta sotto inchiesta per “trasporto e detenzione di merce di contrabbando e incitamento all’utilizzo di prodotti proibiti”. Secondo il procuratore della Repubblica di Vesoul, Jean-François Parietti «nulla permette di dire che il resto della squadra sia coinvolta. Per il momento siamo orientati a pensare che si tratti di doping individuale».
Tutto il mercato del doping arriva dal'est fermiamoli e rimandiamoli a casa, tutti questi corridori che sono nel dilettantismo
ci mancavano anche le trasfusioni nei dilettanti...
15 settembre 2009 09:26ciclismoreale
Insomma,cè gente che arriva da zone di vita disagiate,ed è disposta a tutto pur di emergere.Succede anche in Italia,il brutto però è che ci siano squadre che addirittura vanno a prendere apposta questi corridori per il loro basso costo e la loro disponibilità a mangiare anche il veleno pur di andare forte.
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