Sanremo applaude il velocista più forte: Alessandro Petacchi

| 19/03/2005 | 00:00
«Sei grande, grande, grande, come te sei grande solamente tu...». Sì, Alessandro Petacchi è il velocista più forte del mondo. E in una volata inusuale, nella quale praticamente tutti sono partiti alla pari (dopo che Bettini si era spostato, accorgendosi di non avere più Boonen a ruota), Ale jet ha dimostrato che nessuno può nemmeno prendergli la scia. Tra lui e gli altri c’è l’abisso. E le lacrime che tanti hanno versato dopo il traguardo - lacrime di Petacchi, dei compagni di squadra (straordinario l’abbraccio ripreso dalla tv con Fabio Sacchi che ringraziava Petacchi per la vittoria), lacrime degli amici, lacrime anche dei giornalisti e, perché no?, anche lacrime nostre - bene, quelle lacrime hanno cancellato di colpo tutti i dubbi su Petacchi, sulla sua capacità di tenere sulle lunghe distanze, di vincere quando era il più atteso. E la volata di petacchi oggi fa di lui, a sei mesi di distanza, l’automatico grande favorito per il campionato del mondo. Segnate la data, 25 settembre, Madrid. «E’ ils econdo giorno più bello della mia vita, il primo sarà subito dopo il giro, quando sposerò Anna Chiara in chiesa! ha detto il campione della Fassa. Un grande, come il cuore che gli batte nel petto. La corsa è stata caratterizzata per 200 chilometri dalla fuga inscenata da Daniele Righi (Lampre), Filippo Simeoni (Naturino), Jimmy Casper (Cofidis), Inaki Isasi (Euskaltel) e il giovanissimo Mauro Santambrogio (LPR): la loro avventura, iniziata alle porte di Milano, si è conclusa all’inizio dei capi. Sulla Cipressa, affrontata ad alta velocità, nessuno è riuscito davvero a fare la differenza e allora Paolo Bettini ci ha provato in pianura, scattando con il kazako Kaschechkin con il quale ha raggiunto un vantaggio massimo di 25 secondi. L’avventura dei due si è conclusa ai piedi del Poggio ed è stata seguita poi dall’attacco a sei portato da Rebellin, Pellizotti, Kirchen, Merckx, Celestino e Valverde. Sei secondi il loro vantaggio allo scollinamento, inutile ogni sforzo in discesa, splendido il lavoro della Fassa, che ha letteralmente spianato la strada a Petacchi. Un Petacchi da urlo che ora è anche il nuovo leader della classifica dell’UCI Pro Tour. ma soprattutto un Petacchi che ci ha regalato una giornata straordinaria. Ordine d'arrivo 1. Alessandro Petacchi (Fassa Bortolo) 2. Danilo Hondo (Gerolsteiner) 3. Thor Hushovd (Credit Agricole) 4. Stuart O'Grady (Cofidis) 5. Oscar Freire (Rabobank)
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