Donne: patron Castelli (Gauss) attacca la Federazione

| 18/07/2009 | 09:12
Archiviato con soddisfazione il Girodonne, le tesserate elite del nostro gruppo sportivo  corrono a Cento in provincia di Ferrara la dodicesima edizione del Gp Carnevale. Al via tutte le atlete a disposizione di Luisiana Pegoraro con la sola eccezione di Edita Pucinskaite alle prese con una forma bronchiale. Da martedì Tania Belvederesi, Martina Corazza, Alice Donadoni, Eva Lechner, Eleonora Suelotto e Tatiana Anthosina lunedi prossimo si recheranno in Germania, dove dal 21 al 26 luglio prossimi disputeranno la corsa a tappe Thuringen Rundfahrt der Frauen 2009 (sito per le informazioni sui risultati gare www.thueringenrundfahrt-frauen.de ).
Le ragazze del settore giovanile saranno invece in gara a Bedizzole in provincia di Brescia per andare a caccia dei titoli bresciani allieve e esordienti. La manifestazione è inserita nella seconda edizione della Giornata rosazzurra organizzata dalla Polisportiva Bedizzolese.
Dal 27 al 30 luglio prossimo Chiara Bortolus e Emanuela  Azzini parteciperanno ai campionati italiani di pista che si disputeranno sul velodromo “Bottecchia” di Pordenone in Friuli..
Intanto a margine del successo televisivo ottenuto dal Girodonne patron Luigi Castelli ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Vorrei sottolineare il successo della diretta televisiva andata in onda subito dopo il Tour de France. Voglio ringraziare gli organizzatori semplicemente fantastici, sottolineando però che in Italia sara’ molto difficile conseguire i risultati che hanno ottenuto Cervelo e Columbia, perché le nostre gare, eccezion fatta per il Girodonne e per la straordinaria passione di qualche emittente locale,, non gode di vetrine particolari, ragion per cui è sempre più difficile reperire budget all’altezza delle squadre sopra elencate per svolgere attività internazionale senza soluzione di continuità. Svolgere attività ai massimi livelli è davvero quasi impossibile perché l’impegno che profondiamo è quasi sempre stroncato dalla federciclo, che dovrebbe salvaguardare il movimento ciclistico femminile legato ai gruppi sportivi, mentre invece con subdoli accordi (che non si richiamano al regolamento federale), con i corpi militari e con aziende a loro legate consentono come nel nostro caso a Tatiana Guderzo, Monia Baccaille e Marta Tagliaferro, di correre per un certo periodo per un gruppo sportivo militare e in corsa di approdare a un altro gruppo sportivo come il nostro, mentre a noi non era stato concesso. Siamo ancora in attesa di chiarimenti della federciclo su questo annoso problema. Da gennaio attendiamo una precisazione e a questo punto stiamo valutando se sia il caso di intentare causa alla struttura tecnica della federazione  ciclistica italiana”. Questo il pensiero del presidente Luigi Castelli. Se ha deciso di rilasciare questa dichiarazione evidentemente la misura deve essere proprio colma, perché il dirigente di società bresciano è nell’ambiente ormai da tanti anni e gode .dell’indiscussa stima di tutti i colleghi. Chissà che questa volta la federciclo non si faccia viva. Un po’ tardi sottolineiamo, ma quantomeno darebbe segno di vita.

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