Tiralongo: vorrei vincere una tappa alla Tirreno-Adriatico

| 07/03/2005 | 00:00
Buon inizio di stagione per Paolo Tiralongo, lo scalatore della Ceramiche Panaria che dopo Laigueglia colleziona un altro terzo posto alla Milano-Torino. «Nella volata conclusiva c’erano due uomini Fassa Bortolo che hanno tirato a tutta per favorire lo spunto veloce di Sacchi. In quelle condizioni, penso che era molto difficile batterlo. Petito ha tirato incessantemente dai due chilometri all’arrivo sino allo striscione dell’ultimo kilometro. Poi è intervenuto Nibali che lo ha portato sino ai 400 metri». In salita con Sella, avete cercato di forzare. Speravate di togliervi dalle ruote qualche avversario pericoloso? «Dopo i primi due chilometri e mezzo del Colle di Superga, ho provato ad andarmene, ma gli uomini Fassa tiravano a tutta per riprendermi, aiutati anche da Noè. Del resto il tratto più duro è molto breve e non consente di fare selezione. Sarebbe stato positivo se qualcuno mi avesse seguito. A quel punto si poteva sperare anche di giungere all’arrivo. Invece a 700 metri dal G.P.M., il gruppetto dei fuggitivi era di nuovo compatto». I tuoi programmi nell’immediato? «Giro della Provincia di Lucca e Tirreno-Adriatico. Sto bene e cercherò di mettermi in mostra, confidando magari di vincere una tappa». Roberto Sardelli

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