Meridiana: ma quale team moribondo?

| 04/06/2009 | 12:15
La bomba è scoppiata stamane, quando la Gazzetta dello Sport ha definito "moribondo" il team Meridiana.
Il telefono del team manager Antonio Giallorenzo è diventato immediatamente rovente e  di pari passo montava la sua rabbia: «Ma come è possibile definire moribondo il nostro team? - spiega con foga Giallorenzo a tuttobiciweb.it - Siamo una piccola società, siamo una società nuova ma siamo una società seria: posso dire, senza tema di essere smentito, di aver pagato fino ad oggi gli stipendi a tutti i corridori - chiedete a Serri e Commesso, che sono i più conosciuti, se volete conferme -, di aver depositato presso la Federazione tutti i soldi a garanzia degli stipendi stessi, di aver comprato in contanti i mezzi della squadra (quattro ammiraglie, un motor home, perfino le biciclette), di avere un programma triennale, di aver pagato di tasca mia anche gli alberghi e le spese per disputare finora corse in Italia, senza prendere rimborsi».
E ancora: «Se fossimo moribondi, pensate che la scorsa settimana saremmo andati a correre in Estonia - con ottomila euro di spesa per il viaggio - dove abbiamo raccolto un terzo e un quinto posto (rispettivamente con Gert e Commesso)? Forse ci considerano così perché non ci hanno invitato al Giro o al Tour? È incredibile. Quest'anno abbiamo corso in Francia, in serbia, in Croazia, in Sudamerica e dovunque siamo stati accolti con onore, dovunque ci siamo messi in evidenza in corsa, dovunque abbiamos empre regolato tutti i conti».
Infine: «So che ci sono squadre che hanno fatto il Giro che non hanno onorato le rate del leasing per i mezzi o che non hanno ancora saldato gli stipendi, come invece abbiamo fatto noi: non fatemi fare nomi.... Io, badate bene, non ho prima cercato gli sponsor e poi fatto la squadra: io ho tirato fuori i soldi di tasca mia, ho fatto la squadra, ci metto i soldi e la faccia, chiedo solo che facciano correre i miei ragazzi. A tutti gli organizzatori, potete chiedere conferma anche di questo, dico sempre: pago io, basta che facciate correre la mia squadra. Non mi sembra proprio l'atteggiamento di un team moribondo...».
Il suo sogno nel cassetto?
«Più che un sogno è il nostro programma: in tre anni vorremmo disputare un grande giro».
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COMMENTI
4 giugno 2009 12:54 Giors
non ho letto l'articolo, magari il giornalista considera i team più piccoli come team moribondi e ha paura che facciano la fine del team piemonte.
la gazzetta negli ultimi anni non considera le squadre continental e non da almeno 3 anni non le invita alle sue corse(gior del piemonte,milano-tirno,lazio..)e sembra fare di ttto perchè smettano l'attività.
Dal mio punto di vista è una politica sbagliata, quella della gazzetta, le piccole squadre ci sono e andrebbero valorizzate(in francia le continental ottengono più vittorie dei team protour..)

4 giugno 2009 15:05 Scientist85
In Francia corrono pure in corse riservate ai dilettanti molte volte però... il regolamento glielo consente, ma le italiane non fanno lo stesso, almeno non in tutte....

4 giugno 2009 15:52 Giors
è vero, hai ragione, che sovente corrono con i dilettanti.
in italia succede a volte anche questo,però molto più raramente.
In ogni caso credo che siano sicuramente messo meno in disparte rispetto a quelle italiane

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