Da «Il Resto del Carlino»: dramma Horrillo al Giro

| 17/05/2009 | 19:13
Due giorni passati a criticare le discese e subito una discesa torna al centro del dibattito. È lì che il Giro sbatte contro il dramma di Pedro Horrillo, spagnolo di 34 anni: mentre scende dal Culmine San Pietro, la tortuosa e stretta nonna di tutte le strade che da Como portano a Bergamo, esce dritto da una curva, va contro il parapetto e si ritrova catapultato nel burrone. In fondo a un volo di oltre 60 metri, lo ritrovano tutto rotto e privo di conoscenza, ma miracolosamente ancora vivo: si risveglierà cinque ore più tardi agli Ospedali Riuniti di Bergamo, dove lo terranno in coma farmacologico per una notte, una volta che il più estremo dei pericoli sembra escluso.
Sarebbe una tappa bellissima, ricca di colori e di calore, con la cornice che più identifica il ciclismo: un muro di folla, che su queste strade non manca mai. E invece diventa una giornata col cuore in gola, con l’ansia che aumenta col passare delle ore e la conferma che Horrillo la morte non solo l’ha vista in faccia, ma non l’ha ancora allontanata. Un timore che spinge l’organizzatore Zomegnan a smorzare immediatamente i contorni della festa, spegnendo la musica ed evitando i brindisi alle premiazioni: meglio lui di un vecchio patron del Tour, che il giorno in cui perse la vita il povero Casartelli non se la sentì di fermare lo show sul traguardo nel nome della ragion di sponsor. E bravo anche Zandegù, che in un momento simile ha evitato l’ormai abituale gag per la quale viene convocato sul palco Rai avvertendo: «Scusate, ma oggi non canto».
Sono passate da poco le 14 e 72 chilometri di tappa quando il Giro comincia ad abbassare i toni: Pedro Horrillo, sposato con due figli, un paio di esami alla laurea in filosofia che in gruppo gli valgono già il soprannome di “filosofo”, apprezzato notista per il quotidiano El Pais, giace in mezzo alla boscaglia in fondo a uno strapiombo. Che sia laggiù se ne accorge un meccanico della squadra, l’olandese Rabobank, vedendo la sua bici contro il parapetto ma non lui. Si chiamano i soccorsi, ma lo sfortunato spagnolo non è facile da raggiungere: per la distanza, perché la zona è impervia e la vegetazione fitta. Arriva una squadra del soccorso alpino alla quale si appoggia un elicottero: lavoreranno un’ora buona prima di agganciare Horrillo e trasportarlo via cielo verso l’ospedale.
Trauma cranico, frattura alla vertebra cervicale, pneumotorace, qualche costola rotta, un femore e una rotula sbriciolati: questo il bollettino medico dello spagnolo, che si presenta ai medici incubato. Nel tardo pomeriggio, quando si risveglia, il rischio di vita sembra svanire. Se tutto andrà come ci si augura, Horrillo avrà modo di capire che fortuna ha avuto. E potrà pure raccontarla ai suoi lettori.
 

da Il Resto del Carlino - QN
a firma di Angelo Costa
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di Tour de France, di Giro d'Italia Women ma di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini, Leonardo Bevilacqua ed Emanuele Bombini. Come sempre...


Se pensiamo a un grosso sponsor cinese di materiali da ciclismo, oggi pensiamo alla XDS che ha di fatto rilanciato il team Astana. Ma in Cina c'è un colosso degli articoli sportivi, anche da ciclismo, di nome Li Ning, che...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla dodicesima tappa del Tour de France. 20: POGACAR EGUAGLIA NICOLAS FRANTZTadej Pogacar alza le braccia per la 20ª volta al Tour, raggiungendo il lussemburghese Nicolas Frantz per al 6º posto...


Avete presente il “water dipping”, ovvero la tecnica di verniciatura che genera linee sinuose e irripetibili sulle superfici? Bene, così vengono rese uniche le venti Verticale SLR Wave, la prima capsule Collection esclusiva firmata Wilier Triestina. per leggere l'intero articolo vai su...


Due chilometri appena per lanciarsi e poi a tutta in salita verso il traguardo: la cronometro Loudenvielle - Peyragudes di 10, 9 km - tappa numero 13 del Tour de France - è di quelle che non perdonano. per seguire...


Trent’anni. Gli anni che oggi Marco ha, essendo nato il 13 maggio del 1995. Trenta, come gli anni di separazione da un padre del quale ha potuto solo assaporare l’odore della pelle e la dolcezza dei primi baci. Aveva solo...


Montagna, sport e divertimento. Sono questi gli ingredienti che renderanno speciale la 15ª edizione dell’Alta Valtellina Bike Marathon, in programma sabato 26 luglio. Organizzata da MG Sport con il brand FollowYourPassion, questa spettacolare competizione MTB promette anche quest’anno un mix...


Mentre dal Portogallo giungeva la notizia della splendida vittoria del toscano di Castelfiorentino Francesco Matteoli nel Campionato Europeo nella prova dell’inseguimento a squadre, sulla pista del velodromo Enzo Sacchi a Firenze, si è svolta la prima giornata dei Campionati Regionali...


Dopo i sette titoli della giornata inaugurale, assegnati nella seconda giornata dei Campionati Toscani su pista al Velodromo Enzo Sacchi di Firenze agli ultimi titoli in palio. Hanno brillato durante la riunione organizzata dalla Pol. Virtus VII Miglio che ora...


E’ il 18 luglio 1995, sui Pirenei si corre la quindicesima tappa del Tour de France, la Saint Giron-Cauterets di 206 chilometri. In maglia gialla c’è Miguel Indurain e gli italiani sono grandi protagonisti della corsa. Il mondo applaude...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024