Liegi: splendida vittoria di Andy Schleck

| 26/04/2009 | 16:34
L'aveva detto ieri: «Voglio vincere e per farlo devo per forza attaccare da lontano». E ha mantenuto la parola, Andy Schleck, conquistando alla grande la vittoria nella Liegi-Bastogne-Liegi.
Il giovane lussemburghese ha attaccato con veemenza sulla cote de La Roche au Faucons, proprio nel punto in cui tutti avevano previsto che si sarebbe decisa la corsa. Nessuno è riuscito a tenere la ruota di Schleckino, nessuno ha avuto poi la forza di organizzare l'inseguimento. Così Andy, classe 1985, ha potuto guadagnare terreno chilometro dopo chilometro andando a conquistare il primo successo della carriera in una corsa in linea, un successo che lo consacra campione vero.
Alle sue spalle sulla cote di Saint Nicholas si è formato un gruppetto con Rebellin, Cunego, Sanchez, Rodriguez, Evans e Franck Schleck, ma le carte si sono ulteriormente mischiate sulla cote di Ans: così per il secondo posto Joaquin Rodriguez ha anticipato il gruppo con Rebellin che è arrivato terzo davanti a Gilbert e Ivanov.

Ordine d'arrivo
1º Andy Schleck (Saxo Bank) 6:34:33
2º Joaquím Rodríguez (Caisse d'Epargne) a 1:16
3º Davide Rebellin (Diquigiovanni)
4º Philippe Gilbert (Silence Lotto)
5º Sergei Ivanov (Katusha)
6º Simon Gerrans (Cervelo)
7º Damiano Cunego (Lampre)
8º Benoit Vaugrenard (Francaise des Jeux)
9º Alexander Kolobnev (Saxo Bank)
10º Samuel Sánchez (Euskaltel-Euskadi)
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COMMENTI
Bravo Andy...
26 aprile 2009 16:54 The rider
Aveva detto che avrebbe attaccato e lo ha fatto alla grande!!!
Qualche Italiano dobrebbe imparare a fare lo stesso e non limitarsi ad aspettare la volata, vero Cunego?
Maurizio Ponti.

Che corridore.....
26 aprile 2009 18:04 lgtoscano
Che corridore senza grinta che è Cunego, cerca sempre solo di sfruttare il lavoro degli altri, ma cosa crede che lo portino sempre in volata? deve prendersi un po' di responsabilità, meglio un'azione poi crollare che correre così, non si farà certo amare dai suoi tifosi, ma i suoi direttori che fanno? sempre se ci sono, aaaa ma hanno paura a parlare altrimenti vengono allontanati, questo è il ciclismo.

schleck
26 aprile 2009 18:31 rufus
Bravissimo Schleck ad attaccare con forza nel punto giusto, brava anche la squadra che ha lavorato molto bene. Tra gli italiani bravo Scarponi, bravissimo Rebellin autentico highlander, discreto Basso da cui comunque non ci si a spettava più di tanto. Note negative invece per Cunego, che ogni tanto dovrebbe anche provare a vincere e non correre sempre di rimessa. Evidentemente allo staff della Lampre va bene così.

Martinelli
26 aprile 2009 21:53 maverick63
Comincio col fare i complimeti a Martinelli che molto probabilmente aveva capito in anticipo come sarebbero andate le cose ma non gli hanno permesso di indirizzarle in un certo modo,commentare le prestazioni di Cunego non serve basta guardare le corse e chi sa di ciclismo capisce,non si puo dire che vada piano perchè un corridore che arriva nei 10 nell'Amstel nella Freccia e a Liegi non va piano,ma è stato snaturato,è diventato un gatto di marmo,in salita non va non riesce a scattare e a sprintare,è diventato "grosso" e impacciato,e la si finisca con la storia del Lombardia,io sono lombardo e mi dispiace dirlo,il Lombardia non interessa più quasi a nessuno.
Massacra la squadra tutto il giorno ma lui non riesce più a raccogliere i frutti le uniche azioni sono vergognosamente contro gli italiani,nella classica di primavera contro Nibali,oggi per chiudere su Rebellin ai meno 2.
Questo ragazzo avrebbe bisogno di un bagno d'umiltà e probabilmente di un Martinelli,recuperare le qualità di un tempo e poi forse potrebbe ricominciare a pensare in grande.
Grande Rebellin e piccolo Nibali ragazzo molto ma molto sopravvalutato.
Saluti
Ruggero

CUNEGO
27 aprile 2009 01:04 ale63
CONCORDO PIENAMENTE CON MAVERICK63, CUNEGO CORRE SEMPRE DIETRO SOLO ED UNICAMENTE AI SUOI CONTERRANEI, DAVVERO BRUTTO, FACENDO COSI', AVRA' UN SACCO DI NEMICI ANCHE AL GIRO... ALE

Ivanov,Rebellin,Schleck.........
27 aprile 2009 09:09 depeche
Dopo i 250 Km le squadre o gli arrivi tipo il muro di huy lasciano spazio semplicemente al più forte di giornata e i tre vincitori ne sono l'esempio.
Infatti Nibali si è fatto scaricare nell'Amstel da Ivanov, Evans era partito bene sul muro di huy e ieri Gilbert si è fatto scaricare da Schleck.
Una volta tanto ha vinto veramente chi meritava in quel giorno.
........Dimenticavo Sanseremo e Roubaix, anche quel giorno ha vinto chi meritava

27 aprile 2009 10:52 ciceinge
Che ci sia ancora una squadra pro tour diretta da un tipo come Rees mi sembra scandaloso

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