| 07/04/2009 | 15:30 L'australiano Jobie Dajka, ex campione del mondo di ciclismo su pista è stato rinvenuto morto nella sua abitazione. Ne ha dato annuncio il network australiano Nine TV. Dajka aveva 27 anni. Ai Commonwealth Games del 2002 aveva vinto l'oro nella prova sprint a squadre, poi ai Mondiali del 2003 Dajika aveva vinto l'oro nel keirin. La carriera ad altissimo livello di Dajka si era praticamente conclusa nel 2004 quando fu escluso dalla nazionale per le Olimpiadi di Atene per avere mentito sulle accuse di doping che gli furono rivolte nel corso di una inchiesta portata avanti dall'Istituto per lo sport australiano. Dajka ed altri quattro ex campioni del mondo australiani erano finiti sotto inchiesta in seguito alle squalifiche (due anni a livello internazionale ed a vita per i Giochi) imposte ad un altro membro della squadra, Mark French. Nel 2005 la ciclista fu giudicata colpevole di aggressione nei confronti del ct della nazionale australiana di ciclismo su pista e fu condannato a tre anni di detenzione con la condizionale. Successivamente Dajka fu squalificato per tre anni e quindi riammesso alle gare dopo avere scontato appena 12 mesi. In seguito all'esclusione dalla squadra per le Olimpiadi di Atene e all'aggressione al coach, Dajka fu ricoverato in ospedale per lo stress e disse ai giornalisti di avere subito un "trauma mentale".
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