Federciclismo: Di Rocco ha illustrato i suoi programmi

| 03/03/2009 | 16:33
E’ Presidente della Federazione Ciclistica Italiana dal 2005. E’ Renato Di Rocco che, grazie alla sua ampia visione del ciclismo e dello sport in genere, con il prezioso sostegno del CONI e del suo Presidente Giovanni Petrucci, ha salvato la Federciclo dal commissariamento appianando il pesante deficit ricevuto in eredità dal precedente Consiglio Federale e ristabilendo un nuovo clima di fiducia, dialogo e collaborazione per il rilancio del ciclismo italiano. Renato Di Rocco si ricandida alla presidenza della Federazione Ciclistica Italiana per il quadrienno che si concluderà con le Olimpiadi di Londra 2012: “Il ciclismo italiano in questi anni ha ritrovato fiducia in se stesso e l’entusiasmo per affrontare situazioni gravose – commenta Di Rocco –. Oggi possiamo sostenere che la situazione economico finanziaria della Federazione è sotto controllo, che la riorganizzazione amministrativa e gestionale è in fase avanzata, che i progetti dedicati ai vari settori danno buoni frutti. Ma siamo soltanto all’inizio della ripresa. Occorre infatti - conclude il Presidente - dare continuità al lavoro avviato”. Dal 2005 al 2008: La Federazione Ciclistica e la sua crescita Numeri e statistiche confermano la crescita del movimento ciclistico italiano. Sono 100.000 i tesserati e affiliati. Spiccano il 23% in aumento dei Giovanissimi, passati dai 10.975 del 2005 ai 13.510 del 2008, e il 15% dei Master-Cicloturisti, passati dai 36.882 del 2005 ai 42.461 del 2008. “Dati molto incoraggianti – evidenzia il Presidente -, a cui va aggiunto l’incremento della fascia che va dagli esordienti agli under negli ultimi tre anni”. E’ infatti aumentata di 339 unità, da 8913 a 9252 tesserati. Questi risultati, per quanto riguarda le categorie agonistiche, sono il prodotto del Progetto Giovani destinato al sostegno dei giovani talenti e al rilancio delle specialità depresse, e, per quanto riguarda i giovanissimi, delle tante iniziative portate avanti sul territorio, rivolte soprattutto alla Scuole, quali Velothon, Vivibikes e, da ultimo, Pinocchio in Bicicletta, a cui hanno partecipato oltre 20 mila alunni solo nel 2008. Un particolare cenno meritano i Meeting Nazionali che hanno raccolto adesioni senza precedenti: “Con questi presupposti abbiamo il dovere di costruire, dalle cose semplici, un futuro per i giovani” - sottolinea Di Rocco. Le iniziative della Federazione Ciclistica Italiana trovano, inoltre, testimonianza anche nei numerosi ciclodromi (45 in tutto) e percorsi ciclabili (53) realizzati, oltre a 4 nuove piste di bmx ed altre 7 per il fuoristrada, per un totale di 139 spazi protetti per l’attività di base. Un vero e proprio messaggio di promozione della bicicletta come stile di vita che la Federciclismo continua a supportare in particolare, sul piano nazionale, attraverso l’individuazione di strategie a favore della mobilità, sostenuta dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio. Sembra che la strada intrapresa dalla Federazione Ciclistica Italiana sia quella giusta anche alla luce delle medaglie conquistate dal 2005 al 2008: complessivamente 89 medaglie, di cui 36 mondiali e 53 europee, per un totale 10 titoli iridati e 17 continentali. Ma c’è di più. C’è una persistenza nel conseguimento degli obiettivi. Nel quadriennio appena concluso la Federciclismo è riuscita a garantire alle società, agli atleti ed ai tecnici le condizioni organizzative e materiali per operare con fiducia. In vista di Londra 2012 è stato individuato un gruppo di giovani competitivi su pista, strada e fuoristrada su cui lavorare. La Federciclismo esce a testa alta anche dalle burrascose vicende di doping degli ultimi anni perché ha saputo conciliare il rigore dei controlli e l’intransigenza nella sanzioni con il rispetto della persona, respingendo i processi sommari e la confusione dei ruoli, sollevando al tempo stesso con vigore l’esigenza dell’uniformità delle regole, dei controlli e delle sanzioni nel ciclismo e nello sport in genere. Un ruolo importante ha svolto la Commissione Tutela della Salute, istituita dalla Federciclismo per garantire l’aggiornamento delle normative scientifiche e la massima assistenza agli atleti e alla società. Verso il 2012: Proposte e obiettivi Guardando a Londra 2012, l’obiettivo principale di Renato Di Rocco è dare continuità al lavoro fatto finora: “Si tratta di procedere sulla strada imboccata, di correggere la direzione quando è necessario, di definire e potenziare i progetti, estendere sempre di più la fiducia e l’orgoglio dell’appartenenza” - commenta. Nello specifico, valori come la trasparenza, il miglioramento dell’organizzazione dei servizi federali, la polivalenza e l’interscambio tra le varie discipline attraverso un continuo lavoro di sinergia tra i tecnici nazionali e le società, elemento essenziale per la raccolta di successi, sono solo alcuni degli obiettivi della Federciclismo. Sarà dato maggiore impulso al trend di crescita dei cicloturisti e cicloamatori e alla promozione della “bicicletta come stile di vita”. A livello internazionale, la Federazione Ciclistica Italiana, che ha già acquistato in questo quadriennio notevole prestigio, sostiene la solidarietà e la cooperazione con le Federazioni dei Paesi più poveri. La candidatura di Renato Di Rocco, decisa dall’ultimo Consiglio Federale, al Comitato Direttivo UCI, intende dare maggior forza a questa azione. “Ringrazio per la fiducia ricevuta che considero un riconoscimento alle posizioni assunte e all’azione svolta in sede internazionale per difendere il ruolo delle Federazioni nazionali, il patrimonio e la tradizione del ciclismo italiano, come risorse vitali per lo sviluppo del ciclismo nel mondo” - sostiene il Presidente, di recente entrato anche nella Giunta del Comitato Italiano Paralimpico. Tra le proposte, c’è la ricostruzione della Lega del Ciclismo Professionistico che provvederà, tramite convenzione con la FCI, ad autodeterminarsi per la gestione autonoma del ciclismo professionistico. Nel quadriennio che si sta per aprire, l’Italia sarà teatro di grandi eventi, sulla scia dello straordinario anno appena concluso: la prova di Coppa del Mondo Donne, in programma il 29 marzo 2009 a Cittiglio, i Campionati del Mondo Juniores a Offida e i Campionati Europei di Mtb al Montello nel 2010, la Coppa del Mondo Ciclocross e il Mondiale Marathon a Treviso, gli Europei Ciclocross a Lucca nel 2011. Il 2010 presenta due eventi di grande impatto: i 50 anni della morte di Fausto Coppi, ad oggi il campione di riferimento nell´immaginario collettivo, ed i 125 anni della Federazione: “Da celebrare con un’iniziativa di grande partecipazione popolare e mediatica” conclude il Presidente.
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