| 06/02/2009 | 12:22 Caro Direttore
ieri mattina ho purtroppo appreso della morte di un povero ragazzo in Qatar ed ho pensato, prima di tutto, al dolore della sua famiglia e a quante speculazioni vi sarebbero state inerenti al fatto.
Dopo aver letto quanto scritto in maniera, per lo più anonima, sul sito di Tuttobici dai lettori vorrei solo ricordare a tutti due sole parole.
DIGNITA' e RISPETTO.
Il Rispetto è quello sempre dovuto ad ogni persona che ci ha lasciato e la Dignità è il minimo che possiamo chiedere noi che viviamo in questo sport e di questo sport.
Perchè Noi, giovani o vecchi, non possiamo neanche permetterci di morire come ogni persona al mondo visto che subito aleggia il solito problema.
C'è chi vuole andarsene dal Ciclismo (non a caso maiuscolo) , se ne vada e dica tutto subito e definitivamemente.
Potrei associare tutti questi dibattiti, sottolineo ancora per lo più anonimi, alla battaglia politica che si sta scatenando sul caso "Englaro". Mi chiedo se oltre ad ogni problema etico e deontologico qualcuno si sia per caso ricordato della donna, inteso come essere umano, in questione.
Nel nostro caso, prima di azzannarsi sui soli temi, qualcuno si è chiesto di che colore aveva gli occhi il povero Frederiek?
Se pensiamo ad un Ciclismo migliore allora prima ognuno di noi tiri fuori il suo Rispetto e la sua Dignità.
Roberto Damiani
Condivido pienamente la lettera di Roberto Damiani.
Mi permetto di aggiungere per quei lettori che hanno fatto commenti negativi sulla vicenda (ne ho letti di veramente orribili sul sito della gazzetta): Renato Curi, Manfredonia, il calciatore spagnolo morto l'anno scorso, un giocatore di rugby mi pare 2 anni fa, sono solo i primi nomi che mi vengono in mente. Tutti protagonisti di vicende analoghe a quella di Nolf. Eppure, GIUSTAMENTE, non ricordo verso di loro commenti diversi da dolore e rispetto anche e soprattutto nei confronti dei famigliari.
Saluti
Grazie Direttore!!
6 febbraio 2009 18:13trentiguido
Come sempre sentire o leggere in questo caso le tue parole mi hanno fatto venire i brividi, condivido in pieno tutto quello che hai scritto ben sapendo che ne avresti di cose da dire.....Spero solo che qualche atleta possa imparare oltre ad essere uno sportivo forte caparbio e grintoso, ONESTO con la DIGNITA' e il RISPETTO che un Gran Uomo come te può insegnare!!! La mia paura Direttore è che non è il nostro anzi il vostro ambiente "malato" è la società che ci porta a questo però la passione l'amore che si sentono nelle tue parole mescolate a un pò di rabbia aiutano gente come me a difendere questo bellissimo sport che è il ciclismo!!! Ciao FREDERIEK e ancora grazie Roberto per le tue parole.
caro amico mio
6 febbraio 2009 22:46drinn
Caro amico mio se tu riuscissi a controllare un pochetto la tua grande rabbia, causata dalla grande delusione che hai dentro, riusciresti a far capire a tutti quanto è grande il tuo amore per il Nostro Ciclismo. Grazie per i tuoi apprezzamenti e spero che ogni intervento, anche se anonimo, possa contribuire a migliorare il Nostro Ciclismo.
Roberto
sospetti
7 febbraio 2009 03:23bursu
sarebbe anormale non averli i sospetti considerando tutti i casi ravvicinati degli ultimi tempi,suicidi compresi.. finitela di fare gli gnorri, è normale difendere il proprio lavoro e ruolo ma a tutto c è un limite. in certi casi è meglio il silenzio
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