E’ un po’ vecchia fattoria e un po’ arca di Noè. Ha qualcosa di Amsterdam e qualcosa di Ouagadougou. Sembra una sorta di pronto soccorso e una sorta di mutuo soccorso. Si respira aria di pompa ma anche olio di gomito. Vanta il silenzio di una biblioteca e i colori di un mercato. E gode di un nome incantevole, che gioca, che sorride, che la dice lunga: la Ricicletta.
Ciclofficina a Ferrara. Molto di più. Qui si aggiusta e si ripara, si accoglie e si ospita, si parcheggia e si noleggia, si presta e si vende. Dai tricicli ai tandem, dalle mountain bike alle city bike, dalle bici da spasso a quelle da corsa, dalle bici da panettiere a quelle da postino: tutto ciò che passa il convento, cioè la strada, cioè dalle cantine ai cortili, dai marciapiedi alle soffitte, dai nonni ai bambini, dalle casalinghe alle studentesse.
Davide Parziale si fa in quattro: segretario, infermiere, chirurgo, cassiere. Il capannone, nello spazio del Grisù, in via Poledrelli 21, zona stadio di calcio Paolo Mazza, quello della Spal: all’interno, dalla reception alla sala operatoria, e decine di biciclette in attesa di essere salvate, restaurate, resuscitate, elaborate, trapiantate, perfezionate, lubrificate e lucidate, forse anche coccolate e accarezzate, forse anche battezzate e cresimate, comunque restituite alla strada o ai campi, al viaggio casa-lavoro-casa o casa-scuola-casa, al turismo o al romanticismo, al loro destino pure quelle con il cestino.
Ci sono Bianchi e Legnano davanti alle quali genuflettersi, Benotto e Atala che spingono a credere o a ricredersi, Sambi e Vicini che inducono a ricordare, una Windsor irriducibile e una Umberto Dei valorosa, ma anche ciarpame da supermercati e cancelli da ipermercati. Ci sono scatoloni pieni di fanalini e bidoni ripieni di forcelle, telai appesi al chiodo e cerchioni attaccati al gancio, pedali prepensionati e parafanghi freelance in attesa di una nuova opportunità. E’ una fortuna che non abbiano voce in capitolo: se solo potessero raccontarne uno della loro storia…
A volte l’intervento di Davide è… Parziale, a volte totale, a volte immediato, a volte posticipato con appuntamento. A volte l’operazione è preceduta da un sospiro, a volte è accompagnata da una smorfia. A volte si allargano le braccia, ma sempre ci si rimboccano le maniche e si mettono le mani, si infilano le dita e si usano anche le unghie. Prezzi, stavolta neanche a dirlo, molto popolari.
Lo scorso fine settimana la Ricicletta ha fatto gli straordinari per il Festival del ciclista lento, che - paradossalmente – spesso esigeva assistenze veloci. Ma una volta l’anno si può anche impazzire, no?

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