
L'avventura mondiale inizia, come da tradizione, con una conferenza stampa che illustra la trasferta - invero complessa -, le formazioni e le ambizioni della nazionale italiana che comincia stasera il suo viaggio verso il Ruanda.
E allora ecco le voci azzurre a cominciare dal presidente federale Cordiano Dagnoni: «Arriviamo da successi nelle altre categorie e discipline, i risultati lusinghieri dei nostri atleti nel corso dell'estate e anche alla Vuelta ci hanno convinto ad allargare la rosa per questi primi storici mondiali africani. Ci siamo riusciti grazie agli sponsor, in particolare ai nuovi che compaiono sulla maglia MPfiltri e Caffè Bocca della Verità: il primo è stato protagonista di un esordio fortunato ai mondiali MTB e questo, nello sport, conta. MP Filtri è con noi dall’inizio del nostro primo mandato e insieme abbiamo dato vita a progetti importanti, come il Bus Azzurri. Adesso ha deciso di rafforzare il rapporto, diventando sponsor di maglia. Li ringraziamo per questa scelta, come anche Caffè Bocca della Verità, che ci sosterrà in occasione di Mondiali ed Europei».
A spiegare le scelte della Federazione è il team manager Roberto Amadio: «Oltre alle difficoltà logistiche della trasferta in Ruanda, c'è da considerare anche la vicinanza degli Europei che si disputano la settimana successiva. In più, siamo vicini alle formazioni italiane che devono fare punti per restare nelle prime 30 del ranking mondiale e per questo abbiamo lasciato alcuni corridori a disposizione dei club: mi auguro riescano a ottenere i loro obiettivi. E spero che Uci e Uec nei prossimi anni siano più accorte nel programmare le loro manifestazioni perché con certe scelte mettono in difficoltà sia le nazionali che le squadre».
Marco Villa è all'esordio come ct della Nazionale professionisti: «Non sono mai partito per un evento mondiale con una conferenza stampa a con questa attenzione, ma ho un bagaglio di esperienza importante, avendo collaborato per tanti anni con i ct Bettini, Cassani e Bennati. Ora tocca a me guidare la Nazionale, ma ho la fortuna di avere accanto tecnici preparati come Scirea e i ct Velo, Amadori e Salvoldi. Conosciamo bene le difficoltà di questa trasferta e di questa sfida ma non vogliamo partire demotivati: tanto nella crono con Cattaneo e Sobrero quanto nella prova su strada siamo pronti a giocare le nostre carte. Che nazionale sarà? Una squadra pronta a coprire ogni ruolo, con corridori che sapranno dare il loro contributo alla causa e con Ciccone che è entusiasta di ricoprire il ruolo di leader e mi ha aiutato nella scelta di un ottavo uomo come Masnada, che si è subito messo a disposizone arrivando praticamente in nazionale dalla Vuelta. Permettetemi di ringraziare Damiano Caruso, che è stato il primo corridore che avevo contattato e ha subito aderito al progetto, poi Filippo Baroncini, con il quale lavoravamo in chiave Europeo prima del suo infortunio, e infine Antonio Tiberi che poco dopo metà Vuelta ha avuto il coraggio e l'onestà di chiamarmi per dirmi che non se la sentiva né di testa né di gambe di far parte della nostra spedizione».
Il ct Dino Salvoldi con i suoi juniores ha un titolo da difendere: «La motivazione più grande è cercare di ripetersi anche se, rispetto allo scorso anno, non abbiamo l'individualità più forte sulla carta, ma siamo abbondantemente primi nel ranking di categoria e nella classifica della Coppa delle Nazioni. Sappiamo di dover essere bravi a continuare ad alimentare la base di questa categoria da cui ormai pescano direttamente i professionisti».
Il ct degli Under 23 Marino Amadori aggiunge: «Arriviamo da un Tour de l'Avenir, che ci ha visto protagonisti, Lorenzo Mark Finn sarà senza dubbio la nostra punta. Anche noi siamo primi come nazionale nei ranking mondiali e vogliamo onorare questo primato. L'avversario più temibile è il belga Widar che si è dimostrato molto forte lungo tutto l'arco della stagione. Mi aspetto una corsa molto spettacolare e incerta perché si tornerà a correre senza i professionisti. Una decisione giusta, che ridà dignità a questa categoria».
Infine parola al ct della nazionale femminile Marco Velo: «La nostra capitana Elisa Longo Borghini è ancora al lavoro sul Teide: ci crede, sa di avere una delle ultime occasioni per conquistare la maglia iridata. Le stradiste arriveranno all'ultimo momento, il 23 settembre, visto che non c'è non differenza di fuso orario. Mi aspetto corsa dura, che non lascia spazio a recupero, credo che si giocheranno il titolo in 4/5 e noi ci saremo. Le juniores? Devono sfruttare la grande occasione che viene offerta loro dalla FCI, tante altre nazionali non schierano le junior, noi ci saremo e proveremo a fare risultato».
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