
Il finale della terza tappa della Vuelta di Spagna, con arrivo a Ceres, è stato molto combattuto. La vittoria è andata a sorpresa a David Gaudu (Groupama – FDJ), che ha superato tutti tagliando per primo il traguardo. Alle sue spalle sono arrivati Pedersen (Lidl-Trek), Jonas Vingegaard (Visma-lease a Bike) che ha mantenuto la maglia rossa e Giulio Ciccone (Lidl-Trek) quarto.
Il team statunitense aveva lavorato tutto il giorno per Pedersen e anche Ciccone nel finale aveva aiutato il compagno di squadra a trovare la giusta posizione per la volata. Purtroppo però la vittoria è andata al francese Gaudu e la Lidl-Trek, si è dovuta accontentare di un piazzamento.
«Penso che oggi abbiamo fatto un lavoro straordinario come squadra. L'obiettivo principale era vincere la tappa con Mads – Ha detto Ciccone dopo il traguardo - Penso che abbiamo fatto un'ottima tappa e non è stato facile affrontare un finale come quello di oggi».
Nel finale Pedersen aveva i suoi compagni che hanno cercato di posizionarlo per la volata, ma nell’ultima curva, Gaudu è passato davanti a Vingegaard e dopo aver superato anche Pedersen, ha tagliato il traguardo per primo.
«Ho provato a iniziare il mio sprint lungo per lanciare Mads, ma non è stato sufficiente. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ma non siamo riusciti a prendere la vittoria».
Ciccone, nella tappa di ieri con arrivo a Limone Piemonte, è arrivato secondo alle spalle di Vingegaard e anche oggi la sua Lidl-Trek, si è dovuta accontentare di un secondo posto.
«Penso che le corse vadano così: a volte si vince, a volte si perde. Per ieri e oggi siamo rimasti un po' delusi, ma la Vuelta è ancora lunga e la nostra forma è ottima e abbiamo ancora molte occasioni per vincere». P
edersen dopo il traguardo era arrabbiato, non solo perché non aveva vinto la tappa, ma perché i suoi compagni di squadra avevano lavorato tutto il giorno e lui non era riuscito a ricambiarli con la vittoria. Il danese è poi andato da Ciccone a scusarsi, ma per l’abruzzese non ce n'era bisogno. «Mads non ha bisogno di chiedere scusa. Come ho detto, questa è la gara. È un campione e può vincere, così come può perdere. Siamo qui per lavorare e, come ho detto, è ancora lunga e siamo in ottima forma, quindi dobbiamo sfruttare le prossime opportunità».
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