
Jasper PHILIPSEN. 10 e lode. Se c’è lui c’è poco da stare allegri, lui sa come si fa, non per niente lo chiamano Jasper The Master. Dopo la prima maglia gialla alla Sorbona del Tour, si prende anche la prima maglia “roja” sperando di resistere di più che alla Grande Boucle, dove si è dovuto ritirare alla terza tappa con clavicola e costole rotte dopo una caduta sul traguardo intermedio. In questa frazione filata via tranquilla (altro che agonismo del Tour…) sul filo dei 45 km/h, il belga della Alpecin Deceunick vince la volata di Novara a mani basse e a braccia alte. C’è tanta luce tra lui e i migliori, ma i riflettori sono tutti per questo velocista che è chiaramente una garanzia.
Ethan VERNON. 8. Il 24enne della Israel Premier Tech ci prova, supportato da un buonissimo lavoro di squadra. Cerca di stare nelle zone Alpecin, curando Jasper, ma quando il belga apre il gas Ethan perde sensibilmente potenza.
Orluis AULAR. 7. È un esempio di regolarità il 28enne corridore venezuelano. Non avrà picchi di velocità immensi, ma ha una accelerazione di assoluto livello, che lo pone sempre nelle zone alte degli arrivi in gruppo.
Elia VIVIANI. 7. Il 36enne velocista di Isola della Scala vince la vigilia di questo avvicinamento alla Vuelta per la minor considerazione ricevuta. Come se non esistesse, come se non ci fosse, come se si fosse già ritirato dalle corse. Lo si vede poco in gara, si nasconde bene come una marmotta, ma al momento opportuno mette fuori il naso e porta a casa un quarto posto che dice chiaramente che c’è anche lui.
Ivan GARCIA CORTINA. 7. Il ragazzo della Movistar si inserisce con Aular (3°) nella volata e porta a casa un quinto posto che fa punti e quindi, in questo ciclismo, vale quanto una vittoria.
David GONZALEZ. 6,5. Il velocista della Q36.5 prova a portare a casa qualcosa e con Pidcock porta in albergo un po’ di punti: due nei primi dieci (6° e 9°), per oggi va bene così.
Bryan COQUARD. 6. Non è messo male, ma non riesce ad uscire e finisce lì, imbottigliato.
Guillermo Thomas SILVA. 6. Il 23enne uruguagio della Caja Rural non è corridore di nome, ma questa volata vale per cominciare a farselo.
Mads PEDERSEN. 5,5. È uno dei grandi protagonisti di stagione, attesissimo oggi sul traguardo di Novara. Vero, troppo semplice per lui questo traguardo. Troppo semplice per un “cagnaccio” come lui, ma almeno nei dieci… Resta dietro, dall’inizio alla fine (14°).
Casper VAN UDEN. 4. Il 24enne olandese della Picnic ci ha fatto vedere di che pasta è fatto, vincendo la tappa di Lecce al Giro, ma oggi gira al largo.
Alessandro VERRE. 8. Il 23enne lucano ha la soddisfazione di salire sul podio della Vuelta fin da subito, fin dalla prima tappa. È sua la prima maglia degli scalatori, quella a pallini blu che interessa un sacco ad un altro connazionale, Giulio Ciccone, che spera di completare la collezione.
Hugo DE LA CALLE. 7. Il 21enne spagnolo della Burgos Burpellet BH è il più tenace, il meno arrendevole, il più folle: non molla quando i suoi compagni di fuga decidono di rialzarsi e farsi risucchiare dal gruppo. Lui procede di buona lena, come se non ci fosse un domani, anche se il futuro gli sorride.
Pepijn REINDERINK. 6,5. Il 23enne olandese della Soudal è al suo primo grande giro della carriera, come del resto Hugo De La Calle (Burgos Burpellet BH). Sono loro a prendere e a partire asta in resta. Con i due ragazzi Nicolas Vinokourov (XDS Astana), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), Koen Bouwman (Jayco AlUla) e Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels). È di Reinderink il traguardo volante di Valdengo, dove sindaco è Roberto Pella, vice presidente dell’Anci, deputato di Forza Italia e Presidente della Lega del ciclismo del professionismo.