L'ORA DEL PASTO. SLOVENIA, UNA TERRA DA SCOPRIRE IN BICI

LIBRI | 05/08/2025 | 08:16
di Marco Pastonesi

Una piccola macchia – verde – in mezzo all’Europa. “In nessun altro luogo si trova tanta Europa in uno spazio tanto minuscolo”, “Le più grandi differenze in uno spazio minuscolo”, “Un accumulo di microcosmi, più un favo che un formicaio”. La Slovenia. Tadej Pogacar ne è l’ambasciatore, Ales Steger il cantore. “In Slovenia” è, come recita la copertina del libro (Bottega Errante Edizioni, 224 pagine, 18 euro), “un viaggio attraverso i cinque sensi”. Con lentezza. Con pazienza. Con attenzione. Magari in bici. Meglio in bici. Dunque in bici.


Pagina 174, paragrafo “Andare in bici a Lubiana”, attacco “A dirla tutta, Lubiana, anzi, l’intera Slovenia sembra fatta apposta per andare in bici”. Perché le distanze sono minime, perché rarissimamente le bici vengono rubate (all’autore solo due volte in venticinque anni, e una di quelle due volte l’ha ritrovata a cento metri dal punto in cui l’aveva legata), perché in certi brevi tragitti si arriva prima in bici che con un bus, perché Lubiana era intasata di traffico come Città del Messico e Atene e invece adesso sembra Amsterdam o Copenaghen, perché la politica urbanistica dunque culturale vede nella bicicletta un ruolo centrale sottoponendo le città a “un radicale trattamento di bellezza”. Se non che…


Se non che il modo particolare di andare in bici a Lubiana. Steger sostiene che esiste “un concetto di circolazione unico nel suo genere”, rassicura che “si fa presto ad abituarsi alle regole tipiche dell’andare in bici”, afferma che “ci sono solo due semplici regole alle quali bisogna attenersi, tanto basta per essere armati per la lotta sul selciato delle ciclabili”, la prima “le regole ci sono soltanto finché sono vantaggiose per me”, la seconda “non ci sono regole se non sono vantaggiose per me”, spiega che “è un luogo di coesistenza senza regole chiare e con possibili conseguenze dolorose e multe in caso di infrazione” e suggerisce che “si fa i finti tonti”, “una specie di giungla urbana”.

Steger divide “In Slovenia” in quattro parti: in generale sul particolare (lingua, identità, religione, sicurezza…), i sensi (dalle patate al miele, dal vino alla birra, dall’arte alle imprecazioni…), i paesaggi (colline, bosco, montagne, acqua, Carso, pianura e mare), i luoghi (oltre a Lubiana anche da Maribor a Capidistria, da Tolmino a Caporetto, da Beld a Klagenfurt…).

Propone la Parenzana, che collegava Trieste a Porec (Parenzo), in Croazia, “e sul cui tracciato è stata aperta un’incantevole pista ciclabile”. Il viaggio di Steger è pratico e, allo stesso tempo, letterario. “Pirano mostra la bellezza della malinconia, con le sue scale di pietra consumate che portano al convento dei frati minori di San Francesco e al suo splendido cortile interno con chiostro. Si vaga per le strette calli della città vecchia, piene di un odore di marcio, o nel cimitero situato oltre le mura cittadine, che lo scrittore Ciril Kosmac, nella sua novella ‘Stostollà’, descrive come un luogo magico e fatale”. Il viaggio di Steger è poetico quando cita Scipio Slataper (“Il mio Carso è duro e buono, ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l’arsura per aprirsi”) e ironico (“La New York della Slovenia – non per via dei grattacieli, che a Novo mesto non ci sono, ma perché già da seicentocinquant’anni la città viene chiamata ‘nuova’”). Il viaggio di Steger è personale (“Ricordo ancora gli anni Novanta, quando, da studente di letteratura, arrivai a Lubiana, e presto mi ritrovai nei circoli dei letterati. Allora non si beveva, si mangiava alcol già a colazione”) e di tutti. E si può fare anche da soli, seduti, in casa, leggendo “In Slovenia”.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Fasciata nel body di campionessa europea Martina Fidanza ieri sera ha concluso al secondo posto la prova dello Scratch disputata al Velodromo Pavesi di Fiorenzuola. Dopo essere salita sul podio del GP Inox 80 assieme alla vincitrice Tsuyaka Uchino e...


Lo sport fa spesso da cornice a importanti storie d’amore e una di queste è quella che ha per protagonisti Dylan Van Baarle e Pauline Ferrand-Prévot. Entrambi corrono per la Visma – Lease a Bike, lei è appena diventata l’eroina...


Gare incerte e spettacolari fino all’ultimo anche nella quarta serata dei Gran Premi Internazionali di Fiorenzuola – 6 Giorni delle Rose Bianche, con una doppietta giapponese nelle gare femminile e il successo di Viktor Bugaenko in una corsa a punti...


di Marco Pastonesi
Una piccola macchia – verde – in mezzo all’Europa. “In nessun altro luogo si trova tanta Europa in uno spazio tanto minuscolo”, “Le più grandi differenze in uno spazio minuscolo”, “Un accumulo di microcosmi, più un favo che un formicaio”....


Ben 125 allievi hanno preso parte alla 61 Edizione Coppa Giusfredi in località Pistoiese. Il successo ha premiato il palermitano Paolo Aglialoro del Team Ciclotour, al terzo successo stagionale, che ha regolato allo sprint Nicolò Fiumara (Team Paletti) e Manion...


Un'altra giornata drammatica per i ciclisti, questa volta sulle strade bolognesi. Nel tardo pomeriggio di ieri un uomo di 76 anni, residente a San Giovanni in Persiceto, ha perso la vita verso le 18 a Sala Bolognese, lungo la Trasversale...


Simone Consonni successore di Mark Cavendish? Sì, perché l'ultimo uomo per eccellenza della Lidl Trek e dell'Italia ciclistica si è aggiudicato la simbolica lanterna rossa del Tour de France, ossia l'ultimo posto in classifica generale, dopo che l'anno scorso tale...


Festa grande a casa Baffi. Piero, fisioterapista del team Ineos Grenadiers nonché figlio di Adriano, tecnico della Lidl-Trek e nipote d'arte (nonno Pierino ha corso ai tempi di Coppi) è diventato per la prima volta papà. Questa sera Enrica ha...


Era il grande favorito e non ha tradito le attese: Olav Kooij ha vinto allo sprint la tappa inaugurale dell'82a edizione del Tour de Pologne, la Wrocław - Legnica   di 199, 7 km. L'olandese della Visma Lease a Bike ha...


Professionista dal 2017, Edward Planckaert ha firmato un accordo con Soudal Quick-Step, che lo vedrà correre per il Wolfpack fino alla fine del 2028. Originario di Kortrijk, Planckaert ha dimostrato la sua qualità tanto nelle corse a tappe che in...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024