
In conferenza stampa ieri sera a Parigi Jonas Vingegaard è apparso rilassato e la vittoria di Van Aert nella tappa conclusiva del Tour ha sicuramente rasserenato un po’ gli animi della Visma-Lease a Bike. Il danese alla vigilia del Tour aveva detto di sentirsi bene e di essere arrivato al via nella migliore condizione di sempre. Anche ieri sera ha voluto confermare questa sua condizione e, nonostante il secondo posto, ha detto che tornerà di nuovo alla Grande Boucle per vincere ancora, ma che allo stesso tempo gli piacerebbe correre altre gare, come ad esempio il Giro d’Italia.
Il suo team ha detto che Jonas ha raggiunto il suo miglior livello di prestazione in questo Tour. Può confermarlo ed essere soddisfatto nonostante il secondo posto?
«Sì, in alcune tappe è stato così, mentre in altre, ero al mio livello più basso, quello che non toccavo da diversi anni. Quindi posso confermare di aver avuto giornate in cui sono stato nella mia migliore condizione di sempre, ma allo stesso tempo devo dire di aver avuto giornate negative».
Il Tour è sempre stato il suo obiettivo principale negli ultimi anni. Potrebbe cambiare in futuro obiettivi?
«Ho sempre detto che mi piacerebbe partecipare al Giro d’Italia un giorno. Non dico che sarà già l'anno prossimo, ma dobbiamo discuterne con la squadra. Faremo i nostri piani quest'inverno e vedremo».
Il suo prossimo obiettivo sarà la Vuelta di Spagna. Quale sarà il suo programma di avvicinamento e che risultati si aspetta di ottenere?
«Innanzi tutto mi prenderò una settimana più o meno tranquilla prima di ricominciare ad allenarmi. In realtà, si tratterà principalmente di aspettare di sentirmi di nuovo fresco. Poi avremo solo due settimane e mezzo di allenamento, il che non lascia molto tempo, ma l'ho fatto due anni fa ed è andata abbastanza bene. Quando ho partecipato sono arrivato secondo dietro al mio compagno Kuss che ha vinto. Spero di avere una buona gara anche questa volta».
La tappa finale del Tour de France non ha visto gli Champs Elise protagonisti della battaglia finale ed è stato inserito il passaggio a Montmartre. Le è piaciuto il nuovo percorso?
«Non mi è piaciuto molto, ma lo avevo già detto prima di correre. Però posso dire che mi è piaciuto sentire alla radio cosa stava succedendo mentre io faticavo sul pavé. Sono contento perché ha vinto la nostra squadra con van Aert. E’ una vittoria che ha fatto bene a tutti. Per fortuna che l’organizzazione ha deciso di neutralizzare i tempi nel finale, in questo modo chi ha voluto fare la gara ha avuto la possibilità di farlo, senza aver paura di cadere e perdere posizioni o anche la maglia».