EUROPEI PISTA. CONSONNI E GUAZZINI ARGENTO NELLA MADISON

PISTA | 16/02/2025 | 15:22
di Paolo Broggi

Chiara Consonni e Vittoria Guazzini rispondono ancora una volta presente e arricchiscono la loro bacheca personale con la medaglia d'argento della madison ai campionati europei di Heusden-Zolder. Le azzurre, campionesse olimpiche della specialità, hanno fatto una gara d'attacco e sono rimaste in corsa per l'oro fino a 200 metri dalla conclusione, quando le olandesi Van Belle e Van der Duin hanno innestato il turbo e sono andate a vincere l'ultimo sprint legittimando il loro successo e prendendosi una rivincita sulle azzurre che le avevano battute a Parigi.


Per Consonni e Guazzini l'unica possibilità per ribaltare la graduatoria era quella di vincere l'ultimo sprint, che assegnava punteggio doppio, e sperare che un'altra coppia mettesse la propria ruota davantia  quella delle olandesi: non è accaduto, ma le azzurre meriano comunque un grande applauso. A completare il podio il terzo posto per le francesi Berteau e Borras.


KEIRIN FEMMINILE. Quinto posto per Miriam Vece che in finale non è riuscita a ripetere la bella prova della demifinale. Titolo all'olandese Steffie Van der Peet davanti alla britannica Edmunds e l'altra olandese Hettie Van de Wouw. Si era fermata ai ripescaggi, invece, l'avventura della giovanissima Beatrice Bertolini.

KEIRIN MASCHILE. Fanno strada i due azzurri che firmano un torneo convincente. Mattia Predomo ha chiuso al dodicesmo posto, sesto nella finale B. Stefano Moro approda in finale e sfiora il podio nella corsa letteralmente dominata da Harrie Lavreysen davanti al tedesco Dornbache al francese Derache.

MADISON MASCHILE. L'ultimo titolo europeo assegnato in questa rassegna di Hesuden-Zolder è stato quella della madison conquistato dagli olandesi Yanne Dorenbos e Vincent Hoppezak che hanno dominato la prova davanti ai gemelli portoghesi Ivo e Rui Oliveira e ai tedeschi Kluge e Teutenberg. Decimo posto per i giovani azzurri Juan David Sierra e Davide Stella, che hanno centrato un paio di sprint vincenti e poi hanno cercato di difendersi in una prova massacrante, 50 km volati ad oltre 58 km orari di media.


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