ELEZIONI FEDERALI. DANIELA ISETTI: «VOGLIAMO UNA FEDERAZIONE VICINA AI TERRITORI, ORGANIZZATA E SOSTENIBILE»

POLITICA | 07/01/2025 | 11:03
di comunicato stampa
“Una federazione vicina ai territori, organizzata ed attenta alla sostenibilità”, così Daniela Isetti, candidata presidente alla Federazione Ciclistica Italiana, sintetizza la sua idea di rinnovamento che prevede la realizzazione di una “Federazione di Servizio”. Alle prossime elezioni, che stabiliranno chi guiderà la FCI per il prossimo quadriennio, l’Isetti si presenta con un programma dalle linee semplici e chiare che spazia dalle tematiche più organizzative a quelle agonistiche e sportive passando anche per la mobilità sostenibile e la promozione dell’uso della bicicletta.
“La revisione di Statuto e carte federali, in un’ottica di semplificazione e di avvicinamento ai comitati territoriali, dovrà essere realizzata senza indugio”, spiega la candidata. “Inoltre bisognerà potenziare l'informazione e la formazione a tutti i livelli, così come la presenza nelle scuole ed agli eventi della mobilità sostenibile: la promozione dell’uso della bicicletta è uno dei punti di forza del programma”. Attenzione anche ai giovani e alle scuole di ciclismo, che sono l’unità funzionale ed operativa dell’approccio al ciclismo sul territorio. “Dobbiamo fare in modo che i giovani si avvicinino al ciclismo e per farlo dobbiamo rendere questo sport più attrattivo ed accattivante, con attività divertenti e una comunicazione attenta e mirata. La bicicletta deve essere promossa non solo come strumento di sport, ma anche come mezzo di trasporto per gli spostamenti e la conoscenza del territorio”.
Dal punto di vista operativo la parola chiave è programmazione, per dare maggiori strumenti ai team e  valorizzare  le organizzazioni dei campionati. Alle commissioni già esistenti, che verranno potenziate, Daniela Isetti aggiunge anche le Commissioni nazionali atleti e tecnici: “Saranno - conclude - commissioni con compiti consultivi per intercettare pareri ed idee. Sarà una Federazione trasparente, dialogante, collaborativa ed attenta alle esigenze di tutti. Il ciclismo oggi può puntare ad essere rilanciato e la Federazione può e deve giocare un ruolo da protagonista”.

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COMMENTI
la realtà
7 gennaio 2025 13:05 PIZZACICLISTA
PAROLE PAROLE, PAROLE SOLTANTO PAROLE

Vorrei sapere
7 gennaio 2025 17:22 boboli
In questi 4 anni dove è indubbio che l'attuale dirigenza non abbia brillato per idee e trasparenza vorrei sapere cosa ha fatto Lei per cambiare le cose essendo anche membro Uci. Stessa domanda a Martinello che dopo le dimissioni della sua vicepresidente.... è uscito fuori , come la Isetti, solo nel rettilineo finale. In vista delle elezioni. Forse dovevano essere più presenti e critici... Peccato si.sia ritirato Secchi che rispetto a 4 anni fa era l'unica novità...
Anche stavolta vincerà chi firmerà più "cambiali in bianco".

Considerazione
7 gennaio 2025 20:05 italia
Oh Isetti mi permetta di fare alcune considerazioni e critiche.
Il ciclismo è in difficoltà per la pratica giovanile per diversi motivi.
Il primo è che è pericoloso con questo traffico ed insofferenza per cui è necessario costruire vie ciclistiche, ciclovie, impianti per il BMX, piste …… ; ma perché uno che gioca a bocce ha il … bocciodromo .. e chi pratica il ciclismo agonistico non ha una ciclovia ?; Si puo obiettare che il ciclismo è su strada, ma si risponde che oggi non siamo ai tempi di Binda, Coppi, Bartali, Moser Chiappucci, Bugno ed anche Nibali; negli ultimi anni le strade sono trafficate e ammalorate in maniera esponenziale; secondo voi un genitore può consigliare di praticare il ciclismo con questi pericoli?
Il secondo motivo è il costo della pratica ciclistica, prezzo della bicicletta ed anche della manutenzione del mezzo, sempre più performante, ma anche molto, molto costoso.
Terzo motivo è la mancanza di idee della dirigenza.
Ma perché non si crea una specialità con le biciclette RECLINATE coperte e scoperte; ma andate a informarvi a che velocita vanno (in pianura) !! La federazione mondiale di competenza non decolla; ma scusate l’UCI ha inserito GIUSTAMENTE le specialità bmx, cross country, mountain bike , ciclo palla (si proprio ciclo palla) … ma perché non inserire le reclinate!! Perché il ciclismo ha paura del fattore VELOCITA abolendo TUTTE le specialità che davano maggior velocità (tandem, dietro motori, quartetto 100 km, …..); mi ricordo nella notte dei tempi al giro si propose una cronodiscesa; i dirigenti per paura della velocità la fecero partire …. in salità !! (se ricordo bene vinse Freuler).
Quarto motivo: comunicazione divulgazione numerica sconosciuta. Ci sono sport che CAMPANO sulla classifica, sul NUMERO (tennis) Avete visto il successo che sta avendo STRAVA: ebbene io 50 anni fa avevo previsto questa impostazione e con la penna a biro mi annotavo le uscite, i segmenti, la distanza la media i record personali …. Anticipando i tempi. Per cui perché non si pubblicano sui mass media le classifiche UCI WT di squadre, corridori e quelle nazionali ?
Per finire avrei altre osservazioni e proposte, ma siccome devo andare a cenare interrompo il post e vi saluto cordialmente e scusandosi anticipantamente se ho urtato la sensibilità di qualcuno.

@italia
7 gennaio 2025 21:44 Bullet
L'idea sui numeri e proporli in diretta è bella però c'è il problema della leggibilità cioè tempi e watt sono meno immediati per un utente medio rispetto alla velocità dei colpi o al numero degli scambi di una partita di tennis o ai km corsi dal calciatore nella partita. Negli ultimi anni ASO al Tour in certe salite mette a video il tempo strava sia del miglior professionista che dell'amatore però i commentatori li snobbano sempre mentre sono loro che dovrebbero avere una parte importante per rendere più comprensibile al pubblico i dati cosicché nel tempo diventino normali e capibili per tutti esattamente come la velocità del servizio che ormai tutti sanno che 210 km/h è un valore elevato. E poi sui watt e pulsazioni c'è il problema che i top non vogliono farli vedere e ci andrebbe che chi gestisce il tutto li obblighi a mostrarli in quanto parte dell'offerta che si vuole dare al pubblico.

Crisi ciclismo
8 gennaio 2025 13:44 Alverman
C'è poco da fare proclami,la situazione e critica.A parte i grandi giri dove rimane sempre una festa popolare,le altre competizioni non interessano più.Ptovate ha fermare il traffico per qualche minuto per far transitare il trofeo Caio o Sempronio sia under 23, juniores,,non parliamo poi di amatori,che si rischia di beccare due cazzotti da un automobilista.Gli altri sport hanno tutti gli spazi propri per praticarli,il ciclismo rimane sulla strada e oggi è praticamente diventata una giungla dove entri ma non sai se ne esci vivo.Rimangono le corse monumento,quelle ci possono stare,ma le altre sono alla frutta!!!Non interessano a nessuno,pochi spettatori!!! Vedo bene il ciclocross,meno rompimento di scatole per organizzarlo.Adesso per organizzare una gara su strada devi quasi fare un corso universitario,non parliamo poi dei costi.

Chiusura strade
8 gennaio 2025 21:52 lupin3
Eh si il problema principale é quello, ed é irrisolvibile.

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