EVENTO A NUMERO CHIUSO PER UNA FIRENZE DISTRATTA, MA LA PASSIONE ESPLODE SULLE STRADE: DELLA ROMAGNA

TOUR DE FRANCE | 29/06/2024 | 15:42
di Pier Augusto Stagi

Probabilmente Dario Nardella lo sapeva, perché i suoi concittadini li conosce molto bene e aveva messo in conto che per una città come Firenze il Tour avrebbe aggiunto poco, anche se poi il mondo in tivù ha potuto solo apprezzare le bellezze di una città incantevole e maledettamente complicata, soprattutto a livello di viabilità.


Dario Nardella al pari di Bonaccini ci ha messo entusiasmo e denari visione e passione, il risultato è però sotto gli occhi di tutti: a Firenze è andata in scena la Grand Départ meno sentita della storia, ma lontano dalla città gigliata non solo è salita la temperatura, ma anche il calore e la passione di chi il ciclismo ce l’ha nel cuore e nelle corde.


Vi ho parlato giovedì scorso di una città poco addobbata, poco a festa, con pochissimi vessilli gialli come invece viene generalmente fatto da altre città (a Bilbao, un anno fa, una partenza da delirio), sia per il Tour che per il Giro. Poco colore, poco calore e pochi appassionati nel fantastico piazzale Michelangelo, ma qui c’è una spiegazione e che mi arriva a giorni di distanza: c’era il numero chiuso. La piazza, grande grandissima, è omologata per 24 mila persone, ma per ragioni di sicurezza era stata aperta a soli 8 mila appassionati. «È così, la proporzione era uno spazio per persona e due di fuga – ci spiega Roberto Feroli (nella foto è al centro, con Nicholas Montemaggi e Andrea Manusia), project leader Grand Depart per Apt Emilia Romagna -. Questo è stato deciso dal Comitato del Pubblico Spettacolo in accordo con la Questura di Firenze. Avevamo predisposto due zone d’ingresso e due di uscita, con personale apposito che contava le persone. Di più non potevamo far entrare».

Usciti da Firenze, fin dal primo mattino, eccoci di fronte ad una grande partecipazione di pubblico lungo le strade. Superato il Barbotto la passione esplode: eccoci al Tour d’Italie. Quello che riempie il cuore e le strade.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Ribadisco
29 giugno 2024 16:56 Cicorececconi
Firenze non vive solo di Tour, visto la moltitudine di persone che la visitano per altro. Se non e' d'accordo, se ne faccia una ragione. E di pubblico ne ho visto

Dopo S.Carlo
29 giugno 2024 18:06 Arrivo1991
Dopo la tragedia di piazza S.Carlo, sono anni che le manifestazioni vengono regolate con Tulps alla mano e severe norme sulle capienze e vie di fuga. In piu', Firenze ospita migliaia di persone per altri motivi ( arte, storia etc etc ). Di gente ne ho vista tanta,ma tanta

Firenze
29 giugno 2024 19:05 axdroid
Incomprensibile questo accanimento contro una città che ha fatto di tutto per accogliere il Tour con eventi collaterali, iniziative di ogni tipo, monumenti illuminati, associazionismo coinvolto nell'organizzazione a tutti i livelli. Oggi poca gente sulle strade l'ha vista solo lei.

Distinguo
29 giugno 2024 19:07 sbunda
Occorre fare dei distinguo. Ovviamente Firenze è una città che ha la dimensione di una provincia ma che ha l'afflusso turistico di una capitale. In particolar modo in questo periodo si incastrano diverse esigenze per esempio una viabilità totalmente totalmente rivoluzionata per un progetto ambizioso che è quello della tramvia lungo i viali, inoltre gli organizzatori avranno dovuto fare il conto anche col rischio attentati , sicurezza e compagnia bella. Se è sembrato poco partecipato e un po' asettico lo spettacolo di apertura forse è dovuto al fatto che queste circostanze hanno influito negativamente assieme ovviamente a carattere scorbutico e da cagnaccio dei fiorentini doc che mal tollerano culturalmente novità e soprattutto ennesima variazioni a traffico. Secondo me però c'è da ringraziare il Nardella perché assieme al bonaccini hanno fatto sì che un evento mondiale abbia avuto come base la nostra Italia.
Poi ovviamente i romagnoli sono di un altra categoria. Poca puzza sotto al naso, le corse le hanno nel sangue tendenzialmente accoglienti e sorridenti. Ma il mondo è bello perché vario e soprattutto più bello quando le nostre amate montagnole sono tinte ti giallo!

direttore
29 giugno 2024 19:34 fransoli
firenze non è milano, non era possibile vedere la marea umana, anche perché con 35 all'ombra il clima non era neanche l'ideale, la gente oggi era principalmente alla cascine per la partenza, Ovvio che in cima ad una salita ci sia più affollamente che per vedere per due secondi il passaggio di un gruppo sotto il sole... per di più senza una carovana a distribuire i gadget

SEMPRE IL SOLITO
29 giugno 2024 20:11 paciacca
La colpa non è sua direttore ( scritto volutamente in minuscolo) ma di chi come me replica alle sue " bischerate" . A lei piace far polemica solo per il gusto di andare contro corrente e aizzare la gente.
Le faccio presente che giovedì la presentazione non si è svolta solo a Piazzale Michelangelo ma lungo tutte quelle vie che da Palazzo vecchio conducono li.
Comunque la capisco Firenze e la Regione Toscana non sanno pubblicità sul suo sito........

E comunque
29 giugno 2024 20:59 Cyclo289
secondo me al vernissage di giovedì c'era un sacco di gente.
Tanti sloveni, tanti fiorentini e toscani.
Sono mancati completamente o quasi belgi, olandesi e francesi ma questo il Direttore non ha avuto tempo di appurarlo, evidentemente.

Simocolli
29 giugno 2024 21:34 Simocolli
Mi meraviglio che ancora lei sig stavo scriva qui, le dico di più se lei lo fa per farsi considerare all'ora ok, se in quella che scrive cioè che ha Firenze c'è stato poco pubblico allora dia retta non s riva perché non è in grado di essere obbiettivo

Ammissione
29 giugno 2024 23:33 Albertone
Per sua stessa ammissione, non sapeva dei limiti delle persone. Quindi, di cosa parla ? Inutile continuare a scrivere per argomentare cose di cui non ha conoscenza.

e meno male.............
29 giugno 2024 23:38 9colli
che non c'èra gente, forse qualcuno non èra collegato..........o aveva staccato la spina.

Poche persone???!
29 giugno 2024 23:51 apanchet
Non capisco come possiate dire che Firenze ( e non solo ) non era colorata di giallo
Non capisco come possiate dire che Firenze ha snobbato il Tou
Ma voi, dove eravate quando è stata fatta la presentazione delle squadre??
Io ero al Piazzale Michelangelo
In coda ed entrare per un paio di ore, controlli all’ingresso, come ovvio, poi stop! Chiusi i varchi
Il perché lo dice lei stesso nell’articolo…
Inoltre Firenze ha offerto tanto al Tour! Più di qualsiasi altro luogo di partenza e la dimostrazione sono le parole dei ciclisti intervistati e di Pogacar che si fa i selfie con il duomo alle spalle…
Ne vorrebbe il tour di partenze così

Per commentare bisogna essere presenti
30 giugno 2024 08:39 Stefazio
Ero alla presentazione, sono toscano, ma non fiorentino, ho fatto 120 km per esserci. E con me della mia cittadina eravamo almeno 15 che conosco e circa la metà hanno preferito vederla sui Lungarni o in Piazza della Signoria. Rispetto all'estero era molto più dispersiva. È una colpa? Non credo. Poi hanno chiuso gli ingresssi per la sicurezza, altrimenti gli spettatori avrebbero potuto essere moooolti di più. Ieri poi ho visto la partenza dove c'era praticamente tutta Firenze e poi sono andato a vedere il passaggio sul San Leo. Totale 8 ore di auto. 4 ore ad andare e 4 al ritorno. E sul San Leo beh ... lì è stata davvero una delusione. Pochissima gente per una salita dura a meno di 50 dall'arrivo, giusto un po' di persone gli ultimi 2-300 metri e basta. Ho parcheggiato vicinissimo. Pensavo ci fosse il delirio, ed invece moooolta meno gente della tappa di Rapolano Terme del Giro d'Italia (che ho visto personalmente sullo strappo di Serre di Rapolano). Ma probabilmente la gente romagnola (quella veramente appassionata) era tutta a Rimini. A San Leo non c'era ed anche sul Barbotto, dalle immagini tv, mi aspettavo molta più gente.

@ stefazio
30 giugno 2024 10:22 Albertone
La tv la ho da anni, e non mi serve il tuo parere. Di gente era pieno, se poi x te 'aspettarsi di piu'' vuole dire come essere in spiaggia, e' un altro discorso.

@ stefazio
30 giugno 2024 10:23 Albertone
D'ora in avanti, segui il tuo stesso consiglio "Per commentare bisogna essere presenti". Se non sei lungo le tappe del Tour, non commentare. Grazie

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Lidl-Trek aveva cerchiato la prima tappa del Giro d’Italia e Mads Pedersen non ha deluso nel finale, vincendo tappa e indossando la maglia di leader della corsa. Il campione danese in questa stagione aveva fatto vedere la sua ottima...


Il volto nuovo sul podio del Giro d'Italia a Tirana è quello di Francesco Busatto, quarto al traguardo e maglia bianca di miglior giovane. Il ventuduenne vicentino della Intermarché Wanty è il ritratto della felicità e spiega: «Sapevo di essermi...


Il Giro di Mikel Landa è finito a 5 km dalla conclusione della prima tappa: lo spagnolo, infatti, è rimasto coinvolto in una caduta avvenuta in discesa, una curva verso sinistra, una scivolata sulla destra, tre corridori che finiscono fuori...


Che noia il Giro con Pogacar, che noia il Tour con Pogacar, che noia le classiche con Pogacar: meno male, stavolta Pogacar si è levato dalle scatole e possiamo finalmente divertirci. Torna il Giro da sogno, equilibrato e combattuto, aperto...


Stupore per i programmi di contorno Rai trasmessi da Lecce mentre il Giro è in Albania: l’azienda smentisce che, dopo gli anni del covid, sia ancora in vigore il distanziamento. «E’ un Giro da seguire dalla prima all’ultima tappa» (Stefano...


Mads Pedersen conquista la prima tappa del Giro d'Italia, la Durazzo-Tirana di 160 km, e la prima maglia rosa. Una frazione che ha mantenuto le attese della vigilia, con la Lidl Trek che ha fatto un grandissimo lavoro sulle salite...


Nasce una stellina nel movimento ciclistico francese: il diciannovenne Aubin Sparfel ha conquistato il suo primo successo tra i professionisti imponendosi nel Tour du Finistere. Il portacolori della Decathlon AG2r La Mondiale Development, che fino allo scorso anno correva tra...


Eline Jansen, olandese classe 2002 in forza alla VolkerWessels, ha festeggiato la sua seconda affermazione in carriera tagliando per prima il traguardo dell'unidicesima edizione della Classique Morbihan. Alle spalle della ragazza originaria di Deventer si è classificata l'esperta  Amber Kraak, fresca di rinnovo con...


Successo azzurro nella seconda semitappa della seconda tappa della Corsa della Pace juniores svoltasi sulla breve e assurda distanza di soli 58 chilometri. A sfrecciare al traguardo di Terezin è stato il trentino Alessio Magagnotti (Autozai Contri) che nel convulso...


L’Associazione dei Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Enrico Paolini, ex corridore professionista e stimato direttore sportivo, figura centrale del ciclismo italiano degli anni Settanta e Ottanta. Nato a Pesaro nel 1945, Paolini si è...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024