JONAS VINGEGAARD HA LASCIATO L'OSPEDALE DI VITORIA PER VOLARE IN DANIMARCA

PROFESSIONISTI | 16/04/2024 | 14:11
di Francesca Monzone

Buone notizie per Jonas Vingegaard: il ventisettenne danese, coinvolto nella bruttissima caduta nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi, è stato finalmente autorizzato a lasciare l'ospedale di Vitoria. Il due volte vincitore del Tour de France è rimasto ricoverato per 12 giorni, alcuni dei quali trascorsi in terapia intensiva a causa del danno riportato a un polmone che era collassato. Vingegaard, oltre al pneumotorace, ha riportato la frattura della clavicola e di diverse costole.


La notizia del rientro del danese a casa, è stata diffusa dalla sua squadra, Visma - Leade a Bike,  con un messaggio del danese pubblicato sui social. “Ciao a tutti! E' ora di lasciare l'ospedale. Vorrei ringraziare lo staff medico per il grande aiuto. Vorrei ringraziare anche tutte le persone che mi hanno sostenuto moralmente. Ho ricevuto un numero enorme di messaggi, oltre a regali e disegni. È stato davvero commovente per me! Ora è il momento di riprendersi completamente”.


Con una immagine in cui appare sorridente e tiene il pollice in su, Vingegaard ha voluto salutare tutti e adesso per lui inizierà il periodo di recupero, durante il quale le costole e il polmone dovranno essere costantemente controllati. Discorso diverso per la clavicola, che dopo l’intervento chirurgico, non desta particolari preoccupazioni.

Era il 4 aprile quando Jonas Vingegaard durante la quarta tappa della Itzulia Basque Country era finito rovinosamente a terra: con lui erano rimasti feriti anche Remco Evenepoel, Primoz Roglic, Steff Cras e Jay Vine. Un gran numero di ciclisti aveva sbagliato una curva verso destra ed erano caduti picchiando contro le pietre o finendo in un fosso a bordo strada.

Vingegaard inizialmente era rimasto immobile e, dopo le prime cure sul posto, il danese era stato portato via in barella con l’ausilio di ossigeno e un tutore che bloccava il collo. Adesso Jonas e il suo team dovranno valutare bene il periodo di recupero e capire se per Vingegaard ci sarà la possibilità di recuperare per puntare a vincere il Tour per la terza volta consecutiva. La Grande Boucle partirà da Firenze il prossimo  29 giugno e tutto il lavoro di avvicinamento alla corsa gialla inizialmente previsto, dovrà essere inevitabilmente modificato.

Copyright © TBW
COMMENTI
Cadute
16 aprile 2024 15:09 Alverman
Personalmente cerco di dare una risposta sulle disastrose cadute dei big recentemente: osservate i corridori,sono più magri dei maratoneti,protezione nell'abbigliamento quasi nulla, è inevitabile che l'impatto sull'asfalto sia drammatico.L'apparato muscolare ridotto all'estremo,una certa dose di copertura di tessuto adiposo renderebbe meno violento l'impatto sul fondo stradale.

In risposta a bullet
16 aprile 2024 15:50 Alverman
Qui parliamo di ciclismo non di motociclismo.Bene allora se parliamo di casistiche facciamo un calcolo su fratture costali e di clavicola in questi ultimi periodi.Parlo da fisioterapista che ha seguito per anni formazioni ciclistiche e non da incompetente.

Vingegaard
16 aprile 2024 16:14 Panassa
Speriamo recuperi bene per regalarci ancora un'altra bellissima sfida con pogacar dopo ovviamente il recupero per la sua salute

Alverman
16 aprile 2024 16:59 Buzz66
Sono assolutamente d’accordo. Tutti qui scrivono che le cadute ci sono sempre state, assoluta verità, ma ciò che preoccupa è il rapporto tra cadute e fratture. Impressionante. Senza precedenti, davvero. Lo dico da persona dotata di buona memoria e che segue il ciclismo con grande passione dal giorno della vittoria di Gimondi al mondiale di Barcellona 1973.
Penso di aver perso complessivamente una decina di Monumenti o tappe di Giro e Tour negli ultimi 50 anni…un po’ di cadute le ho viste, purtroppo 😉

Caduta-frattura
16 aprile 2024 17:30 Manu77
Già il discorso cadute è difficile da decifrare, il rapporto cadute-fratture lo è ancora di più. Ci sono Troppe variabili di cui tener conto in uno sport come il ciclismo che si corre in gruppo e ad ogni secondo in una situazione differente per 6 ore di fila! Personalmente penso che obiettivamente si tratta di una disciplina intrinsecamente pericolosa per cui l'aumento dei sistemi di sicurezza in generale va ad abbassarne il rischio di una percentuale comunque molto piccola...qualsiasi cosa si inventi. Ripeto parere personale...da ciclista praticante

Pogacar e Vingegaard
16 aprile 2024 18:38 JeanRobic
Da un lato sono un bene per il ciclismo ma dall'altro portano all'esasperazione in gruppo, tutti ora vogliono vincere e stare davanti, non esistono corse di preparazione, che da un lato è giusto, se uno partecipa è ovvio che voglia vincere altrimenti starebbe a casa ad allenarsi o in altura. A parer mio è l'esasperazione e il nervosismo e di conseguenza una maggiore velocità a determinare l'aumento del rapporto cadute-fratture. Esasperazione anche per le squadre perché c'è una maggiore pressione. Una volta al Giro dei Paesi Baschi molti big ci correvano per trovare la gamba.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Doppietta della Società Ciclistica Alfredo Binda nella gara per Juniores del Cross della Vigilia di Albiate. Ivan Colombo ha tagliato il traguardo davanti al compagno di squadra Pietro Mantasia. In terza posizione si è classificato Morgan Gilardoni del MTB Giaveno. Nella...


Trionfo internazionale per l’Ale Colnago Team che a Zolder in Belgio nella tappa del Superprestige ha occupato il primo e secondo posto del podio della categoria Donne Junior. Sono arrivate in parata sulla linea bianca del traguardo la trentina Nicole Azzetti (prima classifica) e...


A Natale ciascuno ha le sue tradizioni e speciali e in quella del campione italiano Filippo Conca non possono mancare né la bici nè la famiglia. «A Natale mi alleno sempre, è una tradizione speciale. Alla mattina esco in bici...


Il primo Natale da papà è speciale. Parola di Edoardo Affini, portacolori della Visma-Lease a Bike, che in questa off season si sta godendo una fase intensa e speciale della sua vita. La piccola Celeste è nata ad ottobre e...


Il presidente dell’Uci è preoccupato per i corridori. Vanno troppo forte, troppo veloci. Le biciclette sono sempre più scorrevoli, le bilance troppo frequentate, le applicazioni pronte all’uso a dire quanto hai consumato e quanto hai diritto di integrare. È preoccupato...


Avete voglia di ciclismo anche a Natale? Accendete la tv su su Sky Sport 24 alle 13 del 25 dicembre e godetevi la "prima" del  docufilm «Tadej Pogacar, il campione della gente». Siete a pranzo a quell'ora? Beh, potete guardarlo alle 16.15...


Una grande novità, una bella occasione per godersi una settimana di vacanze attive al sole della Spagna pedalando con grandi campioni. Parliamo de «I Camp Micio Bike» che dall’1 al 7 febbraio 2026 propone una settimana di pedalate in Spagna, per...


Per Wout van Aert sono passati dieci anni dalla conquista del suo primo titolo mondiale a Heusden-Zolder e ieri il belga sembrava pronto per la sua prima vittoria stagionale sullo stesso percorso. Dieci anni dopo, la storia si sarebbe scritta...


Presentato ufficialmente a Kigali, il Tour du Rwanda 2026 bussa alle porte, collocato tradizionalmente ad inizio stagione, dal 22 febbraio al 1° marzo. Eccola, dunque, una recita ciclistica resa speciale dall’eco generata dal mondiale di fine settembre, anche se per...


Avete presente quelle formule che hanno in buona parte dato ossigeno puro al mondo dell’automotive? Perfetto, proprio quelle che vi permettono di ottenere un’auto e pagarla in comode rate con annessi molti servizi per poi decidere se tenerla o cambiarla senza...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024