VERSO LA GAND-WEVELGEM. 45 ANNI FA IL PRIMO TRIONFO ITALIANO FIRMATO MOSER

STORIA | 22/03/2024 | 08:14
di Alessandro Brambilla

E’ mercoledì 4 aprile 1979 e in Belgio si corre la Gand-Wevelgem, classica nobile e antica. La gara è di 252 chilometri e partecipano tutti i migliori passisti veloci. La classica fiamminga si risolve con lo sprint tra cinque grandi fuggitivi: primo il trentino Francesco Moser, secondo Roger De Vlaeminck (Belgio), terzo Jan Raas (Olanda), quarto Marc Demeyer (Belgio), quinto Henk Lubberding (Olanda).


Moser è il primo italiano che si aggiudica la “Wevelgem” e l’ordine d’arrivo dell’edizione 1979 è da antologia anche perché arricchito  dalla sesta posizione di Daniel Willems (regolò gli inseguitori allo sprint dopo 31”), allora molto quotato, dall’ottava di Bernard Hinault e con Hennie Kuiper decimo. Sono trascorsi 45 anni dal successo del trentino di Palù di Giovo. Non ci sono dubbi, quella con Moser trionfatore in volata è l’edizione regina tra tutte le Gand-Wevelgem. 


In quei giorni “Checco” Moser volava e il primo aprile aveva perso il Giro delle Fiandre per colpa dello staff della Ijsboerke-Warncke Eis, la squadra del tedesco Didi Thurau. “Fecero una cosa degna della prigione – esclama Francesco – andando in testa al gruppo a cambiare la ruota a Thurau che aveva forato. Non si poteva effettuare il cambio in testa al gruppo. Il meccanico della Ijsboerke dopo l’intervento alla bici per tornare all’ammiraglia mi ha attraversato la strada correndo su un tratto in salita, e chiaramente non me l’aspettavo. Io me lo sono trovato addosso finendo a terra. Non ho riportato gravi danni, solo un taglio ad un sopracciglio, però addio vittoria. Nelle corse del Belgio in quell’epoca ne combinavano di tutti i colori”. Quel Fiandre se l’aggiudicò Raas, comunque corridore di sangue blu.     

“Il cast dei partenti alla Gand Wevelgem 1979 – sottolinea Moser – era veramente un parterre des rois in una giornata splendida. Io, De Vlaeminck, Raas, Demeyer e Lubberding ci siamo avvantaggiati a circa 25 chilometri dalla conclusione, dopo il Monte Kemmel”. La Ti-Raleigh aveva due corridori al comando, Raas e Lubberding, contro Moser della Sanson – Luxor, De Vlaeminck della Gis e Demeyer alfiere Flandria. “In quell’epoca – fa notare Francesco – per una squadra avere due corridori nella fuga decisiva era una rarità. Quasi sempre in una classica davanti ci rimaneva solo il capitano del team, in quel caso io, Roger e Demeyer. Non era come adesso con squadre che hanno 3 capitani per le classiche e due o tre anche per le corse a tappe”.

Verso Wevelgem molti davano De Vlaeminck favorito per la vittoria. “Teoricamente Roger era favorito anche per fattore campo – ammette Francesco-; però io in volata l’avevo già battuto al Giro di Toscana ’77 e nella tappa Cefalù-Messina del Giro d’Italia ’76. A Messina Roger aveva tutta la sua squadra, la potente Brooklin che lo pilotava, e io vinsi comunque la tappa.  Anche al  Giro della Provincia di Reggio Calabria del ’74 avevo vinto allo sprint davanti a lui. De Vlaeminck in volata era fortissimo  comunque se stavo bene con lui potevo giocarmela”. E Francesco ci riuscì pure a Wevelgem ‘79. “Il rettilineo d’arrivo era molto lungo – continua Francesco - ideale per la mia volata. Ho impostato  lo sprint sulla ruota di Roger che quando ha intuito che lo rimontavo ha tentato di buttarmi sulla destra contro il muro dei fotografi. Chiuso sulla destra ho rischiato di cadere e malgrado ciò l’ho superato lo stesso vincendo”.

Domenica 8 aprile ’79 Moser ha concesso il bis trionfando per distacco nell’infernale Parigi-Roubaix, con De Vlaeminck secondo. “Peccato per quanto accadde al Fiandre 1979 – ribadisce Francesco – perchè avevo veramente la possibilità di centrare un tris favoloso nell’arco di otto giorni”.

Relativamente alla Gand-Wevelgem, che venne creata da George Matthys nel 1934, dopo Moser per l’Italia l’hanno vinta anche “Guidone” Bontempi nel 1984 e ’86, Re Leone Cipollini nel ’92, 93 e 2002, e Luca Paolini nel 2015. Malgrado il problema Covid nel 2020 la gara si è svolta regolarmente, vinta da Mads Pedersen. Quella che andrà in scena domenica 24 marzo sarà l’edizione numero 86: la corsa non ha avuto svolgimento negli anni della seconda guerra mondiale.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tutto pronto per la randonnèe NOVE COLLI AL COLLE evento non competitivo che oggi scatterà domani, 3 luglio, alle ore 17.00 da Oggiono in provincia di Lecco. L'iniziativa, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, è promosso dal Velo Club...


Egregio direttore, sono Gilberto Riaresi, un appassionato di ciclismo che segue, come secondo allenatore, una squadra giovanile lombarda della categoria allievi. Le scrivo questo messaggio perché vorrei partecipare al dibattito in corso sul suo giornale riguardo agli Swatt e...


E’ rimasto nella quieta di San Pellegrino Terme, la sua casa da sempre. Ivan Gotti è uguale a quando correva, nella gentilezza, nella timidezza, nella vita semplice. Lo incontri e ti racconta di sé, dei lavori in casa per sistemare...


Subito dopo il successo tricolore (il sesto in linea, il terzo consecutivo) Elisa Longo Borghini ha concesso una densa intervista alla nostra Giulia De Maio per raccontare ogni sfaccettatura della sua gioia per il risultato del weekend, compreso un enorme...


Dopo essere giunta terza nella classifica assoluta del campionato italiano su strada di Darfo Boario Terme e aver indossato la maglia tricolore destinata alla campionessa nazionale U23, Eleonora Ciabocco si appresta a partecipare al Giro d’Italia Women che domenica inizierà...


C'è ancora qualcosa da scoprire su Fausto Coppi? La risposta - ovviamente un sì - è contenuta in un libro di ormai imminente uscita: Fausto, il mio Coppi. Storia di un amore in salita nel diario della moglie Bruna,  ...


Saranno 11 i corridori italiani al Tour de France, tre in più rispetto allo scorso anno e correranno per 8 diverse squadre del World Tour. Il corridore che tutti aspettano è Jonathan Milan, che con la Lidl-Trek cercherà di vincere...


Sono tanti i corridori italiani che hanno scritto pagine eroiche del ciclismo e tra questi è impossibile non ricordare Claudio Chiappucci, che con le sue fughe e i suoi attacchi in salita incollava davanti alla televisione tutto il pubblico del...


Nel 2024, in Italia, sono stati pubblicati più di 85mila titoli di libri. Significa quasi 240 titoli nuovi ogni giorno, compresi Capodanno e Ferragosto. Una enormità di libri per una minoranza di lettori. Eppure ci sono almeno cinque buone ragioni...


Un tornante dopo l’altro fino alla cima brulla e arida del Mont Ventoux, la “bestia della Provenza”. Quasi 21 chilometri di salita con pendenze fino al 20%, sotto il sole d’estate e sopra un paesaggio lunare. È qui, nella tappa...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024