Come ogni anno la Federciclismo insieme alla Lega Professionisti e all'Associazione Corridori ha "tenuto a battesimo" oggi al Coni Lombardia di via Piranesi a Milano i corridori neoprofessionisti. Diciassette ragazzi presenti, compreso qualcuno che ha già corso tra i pro in questa stagione ma l'anno scorso non ha potuto partecipare a questo corso: Marco Frigo (Israel Premier Tech), Francesco Busatto (Intermarché Circus Wanty), Davide De Pretto (Jayco AlUla), Davide De Cassan (Polti Kometa), Alberto Bruttomesso e Nicolò Buratti (Bahrain Victorious), Giacomo Villa e Davide Persico (Bingoal), Alessandro Pinarello, Giulio Pellizzari, Filippo Turconi, Mattia Pinazzi e Federico Biagini (VF Bardiani CSF Faizanè) Matteo Amella, Marco Murgano e Simone Olivero (Corratec Selle Italia) e Luca Vergallito (Alpecin Deceuninck). C'erano anche tre ragazze, che hanno raccolto l'invito nonostante per le donne non sia al momento obbligatoria la partecipazione: Alessia Vigilia (FDJ Suez), Debora Silvestri e Cristina Tonetti (Laboral Euskadi). Assenti giustificati Alessandro Perracchione e Antonio Polga della Novo Nordisk, e Manlio Moro della Movistar: sono in ritiro con le rispettive squadre e potranno recuperare il corso nel 2024.
Cordiano Dagnoni e Ruggero Cazzaniga (presidente federale e vice) hanno salutato gli "studenti" ricordando solennemente l'importanza di una giornata come questa, che preparara gli emergenti corridori su diversi aspetti che riguardano la vita, dentro e fuor di bici, dei professionisti. Nozioni che magari s'imparano "sul campo" ma che non sempre sono scontate e che è prezioso conoscere per tempo.
Parola ai commissari tecnici. Daniele Bennati: «Il passaggio al professionismo è un sogno, che non dev'essere punto di arrivo ma di partenza. Rispetto a quando correvo io, oggi è necessario capire subito che tipo di corridore siete, con che biglietto da visita vi dovete presentare». Il c.t. femminile Paolo Sangalli: «Avete tanti privilegi ma anche alcuni doveri da dover espletare durante la carriera, aspetti importantissimi che oggi vi verranno insegnati. Ragazze, correrete con tante maglie ma la maglia azzurra rimane quella: ho parlato con tutte le squadre, italiane ed estere, c'è una buona programmazione e vi suggerisco di non tenere l'attività con la Nazionale come ultima risorsa. Se potete, evitate di correre in eccesso per non arrivare con la spia della riserva accesa ad appuntamenti importanti».
Dopodiché, via alle lezioni. Kevin Dessimoz e Lionel Ballif, dell'International Testing Agency, hanno illustrato in cosa consiste il programma ADAMS; Cristian Salvato, presidente dell'ACCPI (presente pure coi consiglieri Gabriele Landoni e Silvia Parietti) ha approfondito diritti, doveri, interlocutori e questioni fiscali utili ai corridori; Fabrizio Bontempi, capo della struttura tecnica federale, ha raccontato l'evoluzione strutturale dei team professionistici; Stefano Piccolo, segretario della Lega, ha spiegato le caratteristiche dei vari tipi di contratto, con focus sulle differenze tra Italia ed estero; il giudice di gara Ernesto Maggioni ha descritto una corsa professionistica dal punto di vista della giuria; infine i giornalisti e addetti stampa Pietro Illarietti e Giulia De Maio hanno dato qualche dritta sul rapporto coi social e coi media.
Saluto finale del rappresentante "per eccellenza" dei corridori. Reduce dal weekend monegasco di Beking, Matteo Trentin ha spiegato ai nuovi colleghi l'importanza di associarsi e stare uniti nell'interesse della categoria. Non resta che augurare a tutti buon lavoro e... buon salto!