GATTI&MISFATTI. CERCHIAMO DI PERDERE LA CORSA SENZA PERDERE LA FACCIA

MONDIALI | 23/09/2022 | 08:15
di Cristiano Gatti

Cerchiamo di essere onesti. Meglio: giusti. Se ci proviamo, diciamo subito che non possiamo aspettarci la maglia iridata neanche quest'anno. Neanche per sogno. Forse per miracolo, ma dev'essere proprio un miracolo col turbo e con i controfiocchi.


Andiamo allora a seguirci il Mondiale australiano senza troppi grilli per la testa e senza aspettative stupide, il che ci consentirà di accettare senza tragedie greche la prevedibile batosta e ancora di più con enfasi incontenibile l'eventualissima vittoria.


Ragionando da onesti, meglio, da giusti, possiamo chiedere agli azzurri poche cose. Le solite, come sudare la maglia e uscire dalla corsa stremati, come provare a inventarsi qualcosa, anche solo stare con i Van Del Poel e i Van Aert il più possibile. E queste sono le cose scontate.

Ne resta invece una, da chiedere, molto nuova e molto specifica: se nessuno pretende la luna, tutti possiamo pretendere almeno di non ripetere più le comiche finali degli Europei, senza star qui a ricostruirle per filo e per segno, dato che più o meno tutti abbiamo presente. In altre parole, possiamo e dobbiamo chiedere agli azzurri di essere una squadra fino in fondo, fino all'ultimo metro, evitandosi se non altro la grottesca e paradossale intervista dell'ultima volta, al grido “siamo stati perfetti fino all'ultimo chiolometro”.

Patti chiari e amicizia lunga: essere perfetti (si fa per dire) fino all'ultimo chilometro e poi improvvisamente diventare un'armata brancaleone, senza capo né coda, senza un disegno, un piano, un legame, ciascuno per sé e poi ci inventiamo l'alibi dell'equivoco e della mancata comunicazione, ecco, una corsa del genere è a dir poco ridicola. Ce la siamo sorbita agli Europei, non dobbiamo sorbircela più. Mai più. Non ce la meritiamo, noi pubblico italiano, ci meritiamo di meglio.

Si può perdere, come no. Ultimamente siamo diventati grandi specialisti del ramo. Ma c'è modo e modo. Si può perdere e si può straperdere. Si può perdere la corsa e si può perdere la faccia. Appunto: stavolta cerchiamo di perdere senza straperdere, cerchiamo di perdere la corsa senza perdere la faccia. C'è una dignità, c'è una rispettabilità anche nella sconfitta più cocente. La Nazionale degli Europei ha scelto la strada peggiore, facendo ridere mezzo mondo, salvo poi uscirsene a dire siamo stati grandi fino all'ultimo chilometro. Facciamo un passo in avanti. Un gradino in più. Verso l'alto. Se non altro a livello di dignità.

Buona corsa azzurri. Che sia buona, seria, decorosa però fino all'ultimo metro, stavolta. Se piangere dobbiamo per una nuova bancata, evitiamoci almeno le grasse risate per un altro capolavoro finale della Nazionale Brancaleone. Abbiamo pur sempre un nome da difendere: Italia.

 

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COMMENTI
Mia opinione
23 settembre 2022 10:09 Fuga da lontano

Ma perchè questo articolo?

Nel passato siamo stati indegni, indecorosi o semplicemente meno forti di altre nazionali?
Sbagliare una corsa, una tattica, è sinonimo di "straperdere"? di "perdita di faccia" ? di "comica" ?
Giusto chiedere il massimo impegno (ma è mai mancato ?), giusto chiedere di giocarsela fino all'ultimo, ma non trovo (per il mio parere e per quanto conti) intellettualmente onesto richiamare alla serietà (l'armata brancaleone) i nostri atleti per una volata mal gestita.

Ma l'equilibrio nei giudizi, anche critici, è debolezza intellettuale?

fuga
23 settembre 2022 10:36 alerossi
dato che non sappiamo se quando esploderà la corsa bettiol, bagioli e trentin riusciranno a tenere (può darsi di si, può darsi di no), sarebbe opportuno mandare in fuga affini dal Km0 insieme a vaticano e simili giusto per iniziare a farsi vedere e non concludere un mondiale da fantasmi. mettersi al sicuro prima, poi si vede cosa succede.

Considerazioni
23 settembre 2022 11:11 italia
Secondo me l'unica possibilità che aveva l'Italia era quella di non tirare un centimetro e mandare in fuga a 30 km dall'arrivo i cronomen Affini e Sobrero che purtroppo non fa parte della nazionale

Godiamoci lo spettacolo
23 settembre 2022 14:55 carloprimavera
Gentile Sig. Gatti, come al solito lei maschera i suoi interventi apparentemente aguzzi mettendo le mani avanti e coprendosi adeguatamente in qualsiasi direzione prenderà il corso degli eventi. Sarebbe bello una volta tanto prendesse una posizione chiara, tipo in questo caso: io credo che la Nazionale farà pena e questi sono i motivi, mi prendo le responsabilità se ciò non accadrà. Invece già anticipa dell'enfasi incontenibile in caso di vittoria. Trovo come al solito poca coerenza nei suoi editoriali e una ricerca un po' noiosa della polemica con risultati spesso tragicomici come, su tutti, nell'imbarazzante pezzo contro l'ottimo Guarnieri. Io supporterò gli azzurri e sarò molto felice anche per una top 5, ma se non si entrerà nella top 10 non ne farò una tragedia. E poi sa cosa? Forse le sembrerà impossibile, ma tifo anche per stranieri che mi emozionano perché la mia passione per il ciclismo non conosce bandiere e la vivo serenamente senza tutte queste polemiche e fiumi di parole sul nulla. Si rilassi un po' e si goda lo spettacolo, cordialità.

carloprivitera
23 settembre 2022 19:04 maxlrose
dicesi IGNAVI,Dante li colloca all'inferno

Articoli del sig. Gatti
23 settembre 2022 21:34 Robtrav
Sono veramente utili come approfondimento quanto il ricciolo barocco nell arte

Carloprimavera
24 settembre 2022 07:31 Bosc79
Post perfetto per descrivere un editoriale imbarazzante!!!

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