CARAPAZ. «BELLO TORNARE IN ROSA, MA IL GIRO DURO DEVE ANCORA ARRIVARE»

GIRO D'ITALIA | 21/05/2022 | 17:24
di Giorgia Monguzzi

 


Sono passati tre anni dall’ultima volta di Richard Carapaz in rosa e in questi 36 mesi è successo veramente di tutto, in mezzo ad una pandemia che ha praticamente rivoluzionato il mondo, il già forte corridore dell’Ecuador ha avuto modo di crescere e di migliorarsi. Un tour de suisse, un podio al tour , alla vuelta e un oro olimpico, il portacolori della Ineos si è presentato al Giro come grande favorito ed oggi è arrivato ad indossare il simbolo del primato al termine di una tappa folle in cui la classifica è stata totalmente rivoluzionata. Non è la sua prima volta in rosa, un giro, quello del 2019,l’ha già portato a casa da vincitore e l’arrivo era proprio a verona, eppure Carapaz non riesce a nascondere la sua emozione.


«La prima volta che ho indossato la maglia rosa ero molto giovane, avevo già dimostrato quanto valevo, ma quello era il mio primo vero grande assalto ad una corsa a tappe - racconta Richard Carapaz - da quel giorno in cui ho vestito per la prima volta il simbolo del primato sono cambiate diverse cose. Sicuramente sono cresciuto sia come persona che come corridore, so muovermi bene in gruppo ed ho una squadra fortissima pronta a supportarmi. Accanto a me ho dei compagni fortissimi che sono incredibili, ogni giorno fanno tanto lavoro e per questo li devo ringraziare. Dove vivo io in Ecuador non c’è assolutamente questo clima, sono in montagna ed è tutta un’altra cosa; solitamente soffro il caldo, ma con gli anni ho imparato ad adattarmi, oggi a Torino era pazzesco, ma quando hai un obiettivo in testa combatti qualsiasi condizione atmosferica e dai il tutto per tutto.»

La Ineos Grenadiers fino ad oggi era stata la squadra più  forte, la formazione che appena la strada saliva si metteva compatta davanti al gruppo, un treno con un piano preciso e in grado di mettere il proprio capitano nella posizione migliore nelle ultime fasi di gara. Oggi però qualcosa è saltato, la Bora Hansgrohe ha attaccato quando di chilometri dal traguardo ne mancavano davvero tanti, nessuno se lo aspettava, nemmeno Carapaz e così presto detto, scacco matto alla Ineos Grenadiers che è colpita ma non certo affondata e il campione olimpico di Tokyo 2020 ha dimostrato che anche senza compagni può fare la differenza. «Per oggi avevamo un piano, sapevamo benissimo che sarebbe stata una tappa dura; certo non c’erano le salite alpine ma il circuito di Torino con la salita di Superga poteva nascondere grandi insidie e così effettivamente è stato - riprende Carapaz - il team Bora ha attaccato in un tratto di discesa e devo ammettere che ci ha sorpreso, praticamente tutti i miei compagni si sono staccati e così ho dovuto agire di conseguenza.  Hanno fatto un forcing incredibile che ha letteralmente scremato il gruppo, davanti siamo rimasti in pochi. A circa 25 km ho provato ad attaccare, ho visto che i miei avversari erano al limite delle forze, io stavo bene e così ho tentato l’assalto. Sinceramente credevo di poter creare un buon margine, in quel punto la salita era piuttosto dura, invece poco alla volta si sono riportati sulla mia ruota. Ho a che fare con degli avversari molto tenaci»

Richard Carapaz sta confermando le aspettative, alla vigilia del Giro era il favorito numero uno ed eccolo là proprio in cima alla generale con soli 7” su Hidley e 30” su Joao Almeida. La corsa rosa è però ancora lunga e come l’esperienza ci insegna tutto potrebbe cambiare già a partire dalla giornata di domani con la Rivarolo Canavese-Cogne. La rivoluzione è dietro l’angolo ed ogni cosa è possibile, come ammette lo stesso Carapaz, basta guardare l’ordine d’arrivo di oggi in cui tra le prime posizioni si sono classificati molti dei corridori che erano andati in crisi nelle precedenti tappe, uno su tutti Simon Yates, trionfatore sul traguardo.

«Il Giro è ancora lungo, anzi, a dire la verità la parte dura deve ancora arrivare. Già da domani si inizia ad affrontare le Alpi, l’arrivo a Cogne sarà un bel banco di prova per capire in che modo potremo gestire la rosa e poi da martedì sarà lotta vera. Penso che oggi abbiamo avuto la dimostrazione che la corsa è apertissima, davanti sono arrivati dei corridori che erano andati in crisi nelle precedenti tappe, ma che hanno dimostrato di avere una grande gamba. Basta guardare Yates e Nibali che oggi sono andati veramente forte, è la dimostrazione che una giornata storta può capitare a tutti ed è fondamentale rimanere sempre pronti a reagire. Oggi Landa ha perso un po’ di terreno, ma sono sicuro che già da domani vorrà provare a recuperare».

Richard Carapaz non si sbilancia molto circa i suoi diretti avversari, il Giro dopo tutto è lungo e può veramente succedere un’autentica rivoluzione. Eppure Jay Hindley gli è proprio attaccato, solo 7” li dividono, una distanza minima che può essere colmata anche da un solo abbuono. Il campione olimpico di Tokyo 2020 un giro lo ha già vinto mentre l’australiano l’ha sfiorato per poco giusto due anni fa. Sarà lotta aperta tra i due? Già da domani avremo un’ulteriore risposta, ma carte alla mano la Bora Hansgrohe è stata l’unica formazione a distruggere completamente i piani della Ineos Grenadiers. Nei 177 km da Rivarolo Canavese a Cogne ci sarà veramente da divertirsi.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per gli appassionati di ciclismo professionistico, l'inizio di maggio significa solo una cosa: il primo "Grande Giro" della stagione, il Giro d'Italia. Venerdì si apre la 108ª edizione dell'evento: dalla sua fondazione nel 2017, la Bahrain Victorious ha ottenuto notevoli...


La Groupama-FDJ ha ufficializzato il passaggio di Lewis Bower alla squadra WorldTour dal 1° giugno 2025. Dopo poco più di due anni all'interno della struttura di sviluppo, il ciclista neozelandese si prepara a compiere un nuovo e importante passo nella...


Derek Gee tornerà al Giro d’Italia dopo la sua ottima performance nel 2023 e questa volta sarà il capitano della Israel Premier Tech e andrà a caccia di un successo di tappa e di un bel piazzamento nella generale. «Il...


Ciclismo e territorio, un connubio sempre più solido che la politica può e deve usare in maniera sempre più consistente come volano per molteplici aspetti: questo il tema cardine della presentazione delle tre tappe "lombarde" (la 12, la 17 e...


De Rosa, da oltre 70 anni ambasciatrice della tradizione artigianale ciclistica italiana,  sceglie di svelare la sua nuova 70 Icona Revò alla vigilia del Giro d'Italia. Una bicicletta accompagnata da un claim - eccellenza senza compromessi - che non lascia spazio alle incertezze, una bicicletta...


Tom Pidcock guiderà la Q36.5 Pro Cycling Team alla Grande Partenza del Giro d'Italia. Insieme a lui ci saranno Xabier Mikel Azparren (ESP), Nick Zukowsky (CAN), Matteo Moschetti (ITA), Damien Howson (AUS), Mark Donovan (GBR), Milan Vader (NED) ed Emīls...


«Albania, we are coming»: è questo il claim che la XdS Astana Team ha scelto per accompagnare l'annuncio ufficiale della formazione che disputerà il Giro d'Italia. Sarà una formazione a forti tinte tricolori italiane visto che schiererà Nicola Conci, Lorenzo...


Einer Rubio, Nairo Quintana, Jefferson Cepeda, Jon Barrenetxea, Davide Formolo, Orluis Aular, Albert Torres e Lorenzo Milesi difenderanno i colori del Team Movistar nella 108ª edizione del Giro d'Italia. Il team spagnolo si affiderà a Einer Rubio per la classifica...


Uno squadrone carico di ambizione e deciso a riconquistare il Giro d'Italia anche senza il suo leader Pogacar, vincitore dell'ultima edizione. La UAE Emirates XRG conferma la formazione che sarà protagonista della corsa rosa: a capitanarla sarà il giovane spagnolo...


Quattro giorni alla partenza del Giro d'Italia, quattro maglie da conquistare. Ma chi sono i favoriti per la caccia a queste classifiche che poi tanto secondarie non sono? Cominciamo la nostra analisi con la maglia ciclamino che premia il leader...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024