ANCHE DUE SQUADRE ALLIEVI NEL NOME DI FRANCO BALLERINI

ALLIEVI | 09/02/2022 | 07:31
di Antonio Mannori

Costituire un vivaio giovanile nel ricordo di Franco Ballerini era un pallino del presidente del team pistoiese Franco Miniati e di Andrea Bardelli, tecnico che conosce il ciclismo come pochi altri in tutte le sue sfaccettature. L’occasione si è concretizzata nei mesi scorsi a livello di categoria allievi e grazie al coinvolgimento e all’accordo siglato con la società ligure, la Ciclistica Arma di Taggia.


“Devo ringraziare – afferma Bardelli – la nostra società che ha sposato il progetto, il direttore sportivo toscano Sauro Iacchi, ex corridore che vanta ampia esperienza con le squadre giovanili, e Giancarlo Oddone, tecnico affermato nella categoria allievi. Una coppia di lusso per guardare con fiducia al futuro e alla crescita del vivaio”.


Il quartetto toscano del Team Franco Ballerini è formato da Niccolò Iacchi, Tommaso Poli, Davide Giulietti e Lorenzo Genovese, quattro ragazzi al debutto in categoria, già protagonisti e che avranno la possibilità di crescere con calma e senza pressione. Sono sei invece gli allievi della Ciclistica Arma di Taggia-Team Ballerini: Edoardo Parisi, Joann Rolando, Lorenzo Calamai, Mark Lorenzo Finn (nella foto), Giulio Sarri, Matteo Di Noia. Alcuni di loro sono stati già protagonisti in categoria (ricordiamo Finn splendido vincitore l’anno scorso a Monsummano Terme per distacco e secondo nella Coppa Liberazione in Mugello), il collettivo è di ottimo valore, fa ben sperare per il futuro, e può costituire il serbatoio dal quale attingere per le future squadre juniores del Team Ballerini. Le due formazioni allievi debutteranno in Toscana il 27 marzo a Monte San Quirico alla periferia di Lucca, in una gara di prestigio come la classica Coppa Cei.

“Speriamo di onorare al meglio – conclude Bardelli – il nome di Franco Ballerini anche in questa categoria. Ai ragazzi in primis, ai direttori sportivi, l’augurio che sia un’annata serena. Stiamo cercando di creare un vivaio, e ricordo bene quello del Borgonuovo Milior di Prato nel quale sono cresciuto. Imitare quel modello sarebbe davvero bello”.

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