MONDIALE CROSS. PONTONI. «ABBIAMO SEMINATO PER COSTRUIRE UN GRANDE FUTURO»

CICLOCROSS | 30/01/2022 | 21:36
di tuttobiciweb

Al termine dell’ultima gara mondiale con un azzurro al via, la prova delle ragazze Under 23, il ct Daniele Pontoni stila il bilancio della spedizione azzurra a Fayetteville: «Chiudiamo con il sedicesimo posto di Lucia Bramati, che ha fatto una gara nelle sue possibilità essendo rientrata praticamente alla vigilia. Per questa spedizione che per me si conclude con in bilancio decisamente positivo, ringrazio innanzi tutto coloro che hanno reso possibile la trasferta, vale a dire il presidente Dagnoni, il dottor Corsetti, il team manager Amadio e il segretario generale Tolu. razie a tutto lo staff che ha svolto un lavoro enocomiabile, grazie anche a tutti i ragazzi che, loro malgrado, sono stati costretti a rinunciare a questa esperienza.


E ancora: «Con questo mondiale si conclude praticamente la mia prima stagione di lavoro e sono convinto che abbiamo seminato qualcosa di importante per il futuro. Abbiamo ottenuto risultati importanti, abbiamo vinto il Test Event che per un tecnico è il massimo, e abbiamo costruito un gruppo che sono sicuro ci darà grandi soddisfazioni».


foto d'archivio

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COMMENTI
Bravo Pontoni
31 gennaio 2022 00:13 lupin3
Bisogna dirlo!

La strada
31 gennaio 2022 10:27 noel
è quella giusta, complimenti a tutti e auguroni.

quale futuro?
31 gennaio 2022 12:37 alerossi
a parte persico, forte tutta la stagione, il resto è ancora nullo. scandalosa la non presenza di alcun italiano nella prova elite uomini: dorigoni ha avuto quel problema, gli altri? si è vinto una gara dove il più forte era daan soete, stabilmente tra il 10° e il 15° posto tra coppa, superprestige e x2o... una vittoria è sempre una vittoria, ma va pesata con il livello dei partenti.

Semina e raccolto
31 gennaio 2022 13:48 Fuga da lontano
Con tutto il rispetto e la stima per Pontoni io sarei un po' più cauto.
La vittoria del Team relay è da contestualizzare per quella che è la gara nel suo prestigio e per gli attori protagonisti, non dimentichiamoci che Belgio, Olanda e Gran Bretagna non hanno partecipato allo stesso modi di altre nazioni quali Svizzera e Francia che hanno portato a casa medaglie e ottimi piazzamenti.
Una vittoria è sempre una vittoria, ma se usiamo quella del team relay come termometro di un movimento in salute non ci siamo, meglio pensare alla Persico, alla Venturelli e alla Corvi che hanno dimostrato miglioramenti risultati che fanno ben sperare.
Sugli uomini, purtroppo, c'è molto da lavorare.
Se abbiamo seminato con il team relay ci accontentiamo di un raccolto buono ma non di grande valore (con tutto il rispetto per gli atleti) e poi credo che i veri seminatori non siano i gestori delle nazionali ma le società che credono nel ciclocross e investono in questa disciplina come la Valcar, la Guerciotti, la DP66, Pradipozzo,Fiorin etc etc e tutte quelle che a livello giovanile aiutano i ragazzi ad appassionarsi a questa splendida disciplina.
Sono loro i contadini che seminano.
La federazione deve dare gli attrezzi giusti per farlo con profitto (sostegni ad organizzatori validi, circuito unico nazionale con percorsi moderni e tecnici, formazione di tecnici preparati, convocazioni gratificanti).
Coraggio.

D'accordo
31 gennaio 2022 16:46 Robtrav
al 100% con fuga da lontano. Escluso l'ottimo podio della Persico che è stata in lotta per dei piazzamenti in tutta la stagione a livello maschile siamo molto distanti.

Nel maschile...
31 gennaio 2022 20:54 comodi70
...le medaglie restano un miraggio. C'è da sperare nelle nuove leve se prima ...non si buttano nel settore strada. Forse qualche elemento si potrebbe pescare dal settore MTB.

Meglio strada o mtb?
1 febbraio 2022 00:46 bove
Sinceramente negli ultimi anni il binomio cross mtb non mi sembra abbia funzionato moltissimo. Fatte le dovute eccezioni per i noti fenomeni, mi sembrato che sia stato molto più redditizio il binomio strada cross. Soprattutto mi riferisco a quello che accade all'estero. Di ottimi stradisti che fanno bene nel cross e viceversa ne vedo un bel po, di crossisti che fanno bene nella mtb e viceversa molti meno. Ovviamente fenomeni a parte

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