CARUSO. «DARO' IL MASSIMO PER LANDA MA VORREI ANCHE CONQUISTARE UNA TAPPA»

VUELTA | 14/08/2021 | 07:55
di Francesca Monzone

La Bahrain Victorious è una delle squadre più attese di questa Vuelta di Spagna: Mikel Landa sarà il capitano e con lui in squadra ci sarà Damiano Caruso, il siciliano che al Giro d’Italia è salito sul secondo gradino del podio.


«L’avvicinamento a questa Vuelta non è stato facile – ha raccontato Caruso –: quando sono rientrato dalle Olimpiadi in Sicilia c’erano circa 40 gradi e anche con il fuso orario che mi portavo dal Giappone, non è stato facile rientrare alla normalità. Ho quindi chiesto alla squadra di portarmi a correre alla Vuelta a Burgos e questa piccola corsa a tappe mi ha aiutato a ritrovare un giusto equlibrio».


Damiano Caruso è un corridore speciale, ha il cuore grande e la capacità di sacrificarsi per gli obiettivi di squadra. In più, all’ultimo Giro d’Italia è arrivato al secondo posto alle spalle di Egan Bernal, dimostrando di essere un corridore dalle grandi qualità. In questa Vuelta non sarà il capitano ma il suo sarà comunque un ruolo importante. «Dopo la Vuelta a Burgos, non sono tornato a casa per prepararmi al meglio per questa corsa. La nostra è una squadra molto competitiva, con Landa capitano, abbiamo anche altri uomini che potrebbero entrare senza grandi problemi nella top ten della classifica generale. Landa, dopo la caduta al Giro, è tornato a ottimi livelli e ha vinto. Il nostro intento sarà quello di vincere la corsa con lui, perché ha tutte le carte in regola per riuscirsi. Tutti lo aiuteremo a raggiungere l’obiettivo e allo stesso tempo, cercherò di andare a caccia di vittorie di tappa».

Il percorso di questa Vuelta presenta nuove salite, traguardi inediti e due prove a cronometro, che in qualche modo potrebbero decidere le sorti della corsa. Il siciliano sulla carta ha studiato il percorso, gli piace molto e pensa già a quali potrebbero essere le tappe più adatte alle sue caratteristiche. «Ci sono diverse tappe interessanti, con il probabile arrivo di una fuga. Ma la vittoria potrebbe anche arrivare in un altro modo, ad esempio dal gruppo. Mi piacerebbe vincere una tappa alla Vuelta, ma allo stesso tempo mi impegnerò per supportare al massimo Landa».

Al Tour de France gli italiani erano pochi e anche alla Vuelta non ci sarà una grande rappresentanza azzurra. Segno questo di un movimento che forse non sta crescendo nel modo giusto. «Questo dato va letto nel modo corretto. Bisogna dire che le corse sono tante durante la stagione e che un corridore non può essere presente in tutte le gare e poi ci sono le scelte delle squadre. Certo dispiace non avere tanti italiani in queste corse, ma veramente bisogna capire che durante l’anno i giorni di attività sono veramente tanti».

Alle Olimpiadi di Tokyo Damiano Caruso è andato con l’orgoglio di indossare la maglia azzurra. Il risultato però non è arrivato e anche su questo il talentuoso siciliano vuole smorzare le polemiche. «Ho fatto tutto quello che ho ritenuto necessario per andare preparato nel migliore dei modi all’appuntamento olimpico, ma non è stato abbastanza. A tutti noi sarebbe piaciuto giocarci la vittoria da protagonisti, purtroppo non è successo e le corse vanno anche in questo modo, non sempre si vince. Abbiamo lavorato tutti duramente e, anche se noi non abbiamo preso una medaglia, il nostro ciclismo ha ben figurato, sia nel settore femminile che nella pista e questo deve essere motivo di orgoglio per tutti».

Damiano è un corridore schietto e coerente che ama il ciclismo e spera di vedere più giovani in questo sport. «Nel periodo attuale non abbiamo giovani fenomeni come in Belgio, Slovenia e Colombia. Penso che il nostro sia uno sport ciclico e lo dimostrano i nostri corridori che negli anni passati hanno vinto tanto. Più che vedere un giovane di talento, che sicuramente farebbe piacere a tutti, sarebbe bello poter avere nel World Tour una squadra italiana. Una nostra squadra richiamerebbe l’attenzione di tante persone e aiuterebbe la crescita del nostro movimento».

Il siciliano era in Italia quando la sua Bahrain Victorious è stata perquisita senza motivi chiari durante il Tour de France. Un episodio che ha sorpreso molto, poiché ad oggi non si conoscono le motivazioni e anche le modalità poco delicate delle guardie francesi hanno lasciato corridori e media con dubbi sul sistema adottato. «Io non ero al Tour ma ho seguito dall’Italia quello che stava accadendo ai miei compagni. Mi è dispiaciuto molto e non vorrei commentare quanto accaduto, perché comunque episodi come questo non fanno bene a nessuno. Mi è dispiaciuto molto e allo stesso tempo mi ha fatto piacere vedere manifestazioni di solidarietà sia da parte delle altre squadre che dai tifosi».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il ventitreenne versiliese Tommaso Dati portacolori della Biesse Carrera Premac si è aggiudicato in volata su tre compagni di fuga la velocissima undicesima edizione del Memorial Daniele Tortoli, indimenticabile direttore sportivo edizione del ciclismo. E’ stato un finale a quattro...


Finalmente è arrivata la prima vittoria di Martina Fidanza con la maglia della Visma Lease a Bike. La velocista bergamasca si è imposta nel Festival Elsy Jacobs à Luxembourg, corsa in linea di categoria 1.1 disputata sulla distanza di 121,...


Giornata da incorniciare, questa, per la XdS Astana che va a segno anche in Belgio nella 7a edizione della Lotto Famenne Ardenne Classic. Ad imporsi su un rettilineo finale molto esigente è stato il tedesco Max Kanter che ha coronato...


Sono Paolo Rosato e Luca Ferro i vincitori del Trofeo Maurigi-Memorial Sergio Maurigi per la categoria Esordienti che si è tenuta a Ronco di Gussago nel Bresciano. Rosato, giovane promessa della Asd Mazzano, si è imposto tra gli esordienti di...


Remco Evenepoel ritrova la strada del successo, Alberto Bettiol ritrova la condizione desiderata, Joao Almeida aggiunge un'altra vittoria al suo palmares. È questo il verdetto della crono di 17, 1 km che a Ginevra ha chiuso il Tour de Romandie...


Tragedia alla Gran Fondo Internazionale BGY di Bergamo. Un cicloamatore di 31 anni, Michele Negri nato a Sant'Angelo Lodigiano e residente a Cavenago d'Adda, è finito contro un muro in una curva a Berbenno, ed è morto sul colpo. L'incidente...


La Lidl Trek è la formazione vincitrice della prima tappa della Vuelta Espana Feminina. Nella cronometro a squadre di Barcellona, il team di matrice americana, già vincitore della prima tappa lo scorso anno,   ha percorso gli otto chilometri in...


Il russo Ilya Savekin ha vinto la 71sima Medaglia d'Oro Frare De Nardi per dilettanti svoltasi stamane a Vittorio Veneto nel Trevigiano. Il corridore del team PC Baix Ebre ha preceduto Matteo Baseggio della Padovani Polo Cherry Bank e il...


Il trenino della FDJ Suez era appena transitato dal punto di rilevamento cronometrico intermedio della prima tappa della Vuelta quando, nell’affrontare la curva a gomito che immetteva sul tratto di ritorno verso il traguardo, Vittoria Guazzini, che in quel momento...


Confermando ancora una volta il suo feeling speciale con l’Abruzzo, Alessio Magagnotti (Autozai Contri) si è tolto la soddisfazione di conquistare la quarta e ultima tappa del Giro d’Abruzzo Juniores, a Sant’Egidio alla Vibrata, a pochi giorni dal trionfo ottenuto...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024