TOUR DE FRANCE. UMBERTO ATZORI, UN MECCANICO ITALIANO IN CASA JUMBO

TOUR DE FRANCE | 19/07/2021 | 08:12
di Francesca Monzone

Una squadra è composta da tante persone, ognuna con un ruolo preciso e questo avviene anche nel ciclismo, dove all’ombra dei corridori che vincono c’è  uno staff che lavora. Ci sono i meccanici, i massaggiatori, cuochi, nutrizionisti e medici, tutte figure oggi indispensabili per portare avanti una squadra. Un team può sceglie i propri membri guardando alle capacità e non alla nazionalità delle persone ed è per questo che nell’olandese Jumbo-Visma c’è un meccanico italiano, che in questi 21 giorni di corsa si occupato delle bici di Wout Van Aert, Primoz, Roglic e Jonas Vingegaard.


Si chiama Umberto Atzori e parte della sua famiglia viene dall’interno della Sardegna. Umberto è nato in Olanda ma a tutti gli effetti si sente italiano, tanto che durante i Campionati Europei di calcio guardava le partite della nazionale indossando sempre la maglia azzurra dell’Italia. Umberto Atzori oggi è un bravissimo meccanico di 30 anni, ma la sua passione nel ciclismo nasce da ragazzino, quando in Olanda ha iniziato a fare le gare.


«Ho corso molti anni facendo sia strada che ciclocross e la mia passione per questo sport è iniziata da bambino». La passione è arrivata grazie al papà con il quale in televisione guardava le imprese di Bartoli, Cipollini e Petacchi. «I miei fratelli sono nati in Italia, mentre io sono l’unico nato in Olanda, con mio padre ho iniziato a guardare il ciclismo in televisione e ricordo quanto erano bravi i nostri corridori. Mi piaceva tantissimo guardare le corse da un giorno».

Umberto così decide di iniziare a pedalare ed è bravo, in particolare nel ciclocross e per questo l’Italia lo vuole tra i suoi atleti. «Quando facevo ciclocross, venni chiamato dai tecnici della nazionale azzurra, mi chiesero di gareggiare con l’Italia perché ero bravo. Per me fu molto bello, un vero onore, ma io non vivevo in Italia e per me sarebbe stato difficile vivere in Olanda e vestire i colori azzurri. Fu una scelta difficile per me».

Atzori corre anche su strada e va forte, ma la sua carriera di ciclista si ferma perché ha problemi importanti alla schiena che non gli permettono più di sopportare molte ore sulla bici. Ma la passione c’è e decide di approfondire quella curiosità per la meccanica che era nata in lui anni prima. «Ho sempre messo io le mani sulle mie bici e anche su quelle dei miei fratelli e conoscenti. Poi ho iniziato a lavorare in un negozio e mi divertivo a montare e smontare tutti i componenti, tutte quelle parti della bici per me avevano un fascino straordinario».

Il giovane italiano nato in Olanda, diventa bravo e immediatamente trova lavoro nelle squadre, poi arriva la chiamata da parte della Jumbo-Visma e Umberto coglie subito l’occasione. «Con la Jumbo-Visma ho fatto le corse in Italia e per me è stato bellissimo, perché ho potuto vedere tanti posti di cui avevo solo sentito parlare. L’Italia è bellissima e noi in famiglia abbiamo sempre mantenuto le tradizioni, come la cucina».

Atzori quest’anno ha fatto il suo primo Tour de France con il team olandese, vivendo tanti momenti importanti, fatti di sconfitte e vittorie. «Mi occupo delle bici di tutti i corridori e loro si fidano molto di me, perché riesco immediatamente a capire cosa vogliono. E’ fondamentale il rapporto tra meccanico e corridore, la gente non lo sa, ma noi in squadra siamo quelli che si alzano per primi e andiamo a dormire spesso per ultimi, affinchè le bici siano perfette per le gare. Con i nostri corridori c’è un ottimo rapporto, basta uno sguardo e capisco immediatamente di cosa hanno bisogno». Umberto si è occupato anche della bici che hanno portato al secondo posto della classifica generale Vingegaard e quelle utilizzate da Van Aert. «Sono sempre gentili e disponibili i nostri ragazzi e sono contento quando vedo che il mio lavoro e quello degli altri meccanici è di aiuto per arrivare al successo». Questo Tour de France per Umberto ha avuto un sapore speciale, perché c’erano gli Europei di Calcio e la nazionale italiana ha vinto. «Ho sempre visto le partite con gli altri, ma io avevo la maglia della nostra nazionale. Sono stati straordinari, belle partire e io mi sono sentito veramente orgoglioso. Io vivo in Olanda, ma sono talmente italiano che anche le mie automobili vengono da lì. Sono grato al ciclismo, perché grazie alle corse, durante l’anno, ho diverse occasioni per tornare nel mio Paese di origine».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Remco Evenepoel attraverso un’intervista a Sporza ha voluto fare gli auguri di Natale ai suoi tifosi, lasciando intendere che già il prossimo anno proverà a vincere il Tour de France. Proprio così, il belga nella sua intervista natalizia, senza indugi...


Non chiedetegli regali, ma fuochi d'artificio. Giulio Pellizzari dice di non essere portato per gli acquisti da mettere sotto l'albero eppure si sta allenando come si deve quindi potrebbe in automatico donare presto al ciclismo italiano gioie preziose. Al primo...


«Quando ti succedono incidenti come quello che è successo a me, ti accorgi di quanto le piccole cose, alla fine, sono quelle che più contano nella vita». E allora Filippo Baroncini, ancor più felice e consapevole di prima, il suo...


Un "falco" sia sulla bici che ai microfoni: interpellato dal nostro direttore alla festa di Cicli Bettoni, Paolo Savoldelli ha dispensato una dopo l'altra opinioni decise e non banali. A partire dall'amore verso il ciclismo attuale, in contrapposizione ai tanti...


A Natale siamo tutti più buoni e sereni. Ma è anche un momento ideale per fermarsi a pensare e riflettere sui temi che ci stanno a cuore. Per questo, nella giornata sinonimo di festa e clima familiare, tra una portata...


Davide Cassani è stato uno dei commissari tecnici più apprezzati negli ultimi anni. Ex corridore e appassionato di ciclismo, ha sempre messo in campo la sua esperienza e adesso che arriva il Natale ha voluto parlare di territorio e promozione,...


L’abbraccio con la capitana in maglia rosa e l’esultanza sul podio del Giro d’Italia Women a Imola insieme alle compagne della UAE Team ADQ: due momenti, due frame catturati alla conclusione di un lungo percorso. La chiacchierata con Eleonora Gasparrini...


Era nato il giorno di Natale. Doppia fregatura, ci teneva a spiegare: la prima fregatura, che nel confronto con Gesù ovviamente scompariva, e la seconda fregatura, che inevitabilmente scomparivano anche i regali di una delle due feste. Ubaldo Pugnaloni, data...


Si rafforza in maniera sempre più decisa il core danese dello Swatt Club. Dopo aver annunciato nelle scorse settimane l’ingaggio dell’ultimo vincitore del GP Rik Van Looy Mads Andersen, la formazione di Carlo Beretta ha infatti comunicato che a...


Puntata di Natale di Velò, la rubrica di TVSEI interamente dedicata al mondo del ciclismo che torna, con un numero speciale nel giorno della Natività per fare un bilancio del 2025 e guardare a quello che sarà il nuovo anno...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024