GILBERT E GUARNIERI: «AVEVAMO CHIESTO LA NEUTRALIZZAZIONE, ASO HA DETTO SI' LA GIURIA HA DETTO NO»

TOUR DE FRANCE | 29/06/2021 | 09:21
di Paolo Broggi

Lo sapevano tutti che il finale della tappa di ieri era particolarmente pericolosi. E il CPA, il sindacato dei corridori, aveva chiesto la neutralizzazione degli ultimi cinque chilometri, proprio per evitare cadute. Aso era favorevole alla proposta, ma la Giuria guidata dal presidente Josè Miguel Aranzabal ha detto di no. Ed è successo quel che tutti abbiamo visto.


La conferma arriva dalle parole di Philippe Gilbert: «Sapevamo che la finale era estremamente pericolosa e abbiamo chiesto la neutralizzazione a 5 km come CPA. L'ASO ha accettato la nostra proposta ma i commissari UCI hanno rifiutato»


E lo stesso ha confermato Jacopo Guarnieri a La Gazzetta dello Sport: ««Il sindacato già la sera prima aveva chiesto una neutralizzazione negli ultimi chilometri, l’organizzazione sembrava l’accordo, la giuria l’ha negata. Questa è la risposta che ci è stata data».

Ulteriore conferma, le parole di Ivan Cortina: «Questo finale sembrava una gimkana più che il Tour de France. Sappiamo bene che le strade sono quelle che sono e non ci si può fare niente, però se avessero accettato la richiesta del CPA qualche caduta in meno ci sarebbe stata. Non l'hanno accetata e il risultato è evidente».

Quanto alla pericolosità del percorso, Thierry Gouvenou - che il Tour l'ha disegnato materialmente - spiega: «Purtroppo non sempre si riesce a trovare strade grandi e comode, noi ci proviamo ma non sempre è possbile - ha detto a Ouest France - ma ieri tutti sapevamo della pericolosità della discesa. So che le squadre erano andate a vederla (lo conferma anche Franco Pellizotti nell'intervista che ci ha concesso, ndr), noi avevamo segnalato per bene i pericoli maggior, ma il fatto è che tutti vogliono stare davanti. E siccome ogni leader di squadra è scortato da sei o sette compagni di squadra, ecco che il conto è presto fatto. In più, considerate che non abbiamo più città senza rotonde, spartitraffico o restringimenti stradali. Dieci anni fa c'erano 1100 posti pericolosi sul percorso del Tour, ora ce ne sono 2300. Se i requisiti saranno più severi, non troveremo più un traguardo disposto ad ospitarci».

E ancora: «Sono stato corridore anch'io e so che nella prima settimana del Tour tutti si sentono forti, tutti vogliono vincere, tutti vogliono giocare la propria carta. E la voglia di arrivare molto spesso non ti permette una giusta presa di coscienza...».

Anche il numero uno dell'UCI David Lappartient in una intervista concessa a Radio Ouest France difende il percorso: «Nessuno è felice di vedere le cadute ma riguardate quanto è accaduto ieri: Roglic è caduto da solo, Ewan è caduto da solo, significa che c'è troppo nervosismo che tutti vogliono essere davanti, ma  sappiamo bene che non c’è spazio per tutti. Io non credo che quanto è accaduto sia colpa del percorso».

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COMMENTI
Giusto
29 giugno 2021 10:41 Maranga75
L’annullamento del tempo puoi cavarlo se l’incidente è causato da terzi! Cominciate a frenare prima di toccarvi !si nota il fatto che tanti vogliono fare i furbetti e infilarsi dove non c’è spazio... chiaro che non va sempre bene... ma penso che sia meglio una sconfitta che un ritiro o una rottura ossea...usate il cervello

Giro d'Italia
29 giugno 2021 11:17 geo
Se una situazione fossa stata al Giro oggi avremmo avuto uno sciopero dei corridori e Vegni a chiedere scusa.

Soluzioni
29 giugno 2021 14:11 AleC
Aumentare la distanza dalla quale scatta la neutralizzazione dei distacchi è un ottimo provvedimento. 10 km mi sembrano sufficienti perchè di solito entro quella distanza si lasciano le statali e si entra in città.
Ma c'è un'altra cosa da fare sul percorso e riguarda le tappe: i GT dovrebbero iniziare con una crono, magari addirittura una crono vera sennò anche solo 15 km. Via i velleitari che vogliono far classifica anche se valgono un 15° posto, prima di fare arrivi complicati facciamo sì che ci siano 6-7 che devono difendere una posizione, non 15-20.
Una prima crono che toglierebbe anche quella stucchevole corsa al giorno di maglia gialla con 1 secondo sugli altri.
E poi un mini arrivo in salita nei primi giorni, tipo una Planche des Belles Filles.

Il grave errore dell'UCI
29 giugno 2021 23:40 pickett
Risale a tanti anni fa,quando cominciò a neutralizzare l'ultimo km.Come dice un proverbio,uno da un dito e l'altro gli prende il braccio.Da 1 km si é passati a 3,oggi i corridori ne pretendono 5,poi ne pretenderanno 10,poi gli uomini di classifica chiederanno di essere esentati dalle tappe di pianura per concentrarsi solo sulle tappe di montagna.L'errore é stato fatto all'inizio;non dovrebbe esserci nessuna neutralizzazione,chi ha voglia di rischiare sta davanti,chi non vuole rischiare si sfila e tenta di recuperare il tempo perduto in montagna.Anche il coraggio e la destrezza devono figurare tra le qualità richieste per vincere un Tour.

Ha ragione pickett
30 giugno 2021 13:07 FrancoPersico
La corsa è corsa. Ci sono i freni e ci vuole testa

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