I VOTI DI STAGI. TAPPA ACCORCIATA, ALLUNGA BERNAL. MA ANCHE COSI' E' GRANDE CICLISMO

I VOTI DEL DIRETTORE | 24/05/2021 | 19:04
di Pier Augusto Stagi

Egan BERNAL. 10 e lode. Vola come è solito fare appena la strada lo chiama al gesto a lui più naturale. Tappa corta ed esplosiva e il colombiano fa quello che avrebbe fatto anche con Fedaia e Pordoi. Forse, visto come va, meglio così: Giro ipotecato, ma non chiuso. Perde almeno 5” per togliersi poco prima del traguardo la mantellina per mostrare al mondo la foto della vittoria con la sua bella e immacolata maglia rosa. Questo ragazzo non solo doma le montagne, ma controlla anche le emozioni: gambe e testa, nel rispetto della maglia rosa. Chapeau!


I SENZA PORDOI. 8. Senza il Pordoi, senza il Fedaia, la tappa Regina si è trasformata comunque in una bellissima principessa. Sempre seduttiva ed elegante, giovane e di gran classe, perché comunque la tappa di oggi non è stata una tappetta. Correre sotto la pioggia battente non è mai bello né semplice. Correre tappe così brevi con salite come il Giau non è in ogni caso una gita di piacere. Il dibattito è comunque aperto, apertissimo. Ma questo è ciclismo? Dove finisce l’epica e inizia la sicurezza? Quale sarà il futuro di uno sport che non vuole più rischiare l’osso del collo? Io credo che oggi sia l’organizzazione che i corridori abbiano preso con il presidente di giuria la decisione giusta. Certo che dispiace, ma le discese del Fedaia e del Pordoi sarebbero state un rischio troppo grande da affrontare in condizioni estreme, visto che a quelle latitudini era data anche pioggia mista neve e il fondo stradale gelido, se non ghiacciato, sarebbe stato un rischio troppo grosso per tutti. Ci ho pensato: il cuore dice la corsa è corsa, pietà l’è morta. Il cuore chiama l’epica e l’estremo, ma poi c’è la ragione, che mi porta a dire che non si può morire sul lavoro; non è giusto mandare al massacro ragazzi che chiaramente sono in corsa e vanno di conseguenza al limite e spesso anche oltre. Con questa logica dovremmo tornare alla F1 degli anni Settanta, con monoposto che garantivano ad ogni impatto morte quasi certa e i circuiti neanche avevano le vie di fuga. Così pensando dovremmo chiedere a Valentino Rossi e soci di non correre più con le protezioni, come un tempo. E i corridori perché mai allora dovrebbero indossare il casco? No, io non me la sento di mandare allo sbaraglio i miei figli, i miei fratelli, i miei amici con i quali condivido la passionaccia per uno sport splendido che deve essere duro sì, ma non crudele o spietato. Oggi hanno corso per ore sotto una pioggia gelida e ininterrotta, e alla fine hanno scalato il Giau (la nuova Cima Coppi del Giro, 2.233 metri), una montagna vera, con conseguente discesa a rotta di collo. La corsa è stata corsa, non si può dire che si siano risparmiati, così come non si può dire che sia stato un ballo in maschera. Questi ragazzi non si sono sottratti ai loro doveri, non hanno tradito il loro sport. Il cuore forse avrebbe voluto vedere lo spettacolo più folle ed ardito, solo per uomini veri, come in un videogame. I miei occhi no. Ci penso su un attimo, tiro un lungo sospiro, e la mia ragione mi dice che così no, non si può. Va bene così, anche con una tappa più corta di sessanta chilometri e una cima Coppi più bassa di sei metri.


Romain BARDET. 9. Uno dei protagonisti di questo Giro meno considerati in assoluto, non tanto da noi osservatori, ma dagli addetti ai lavori, dai tecnici dei team. Lui si mette lì tranquillo e con tranquillità se ne lascia un po’ alle spalle.

Damiano CARUSO. 9. Monumentale, eroico e indomito, prendete tutti i superlativi e gli aggettivi a vostra disposizione e usateli a piene mani. Questo eterno ragazzo ci fa sognare, con un Giro da sogno. Di professione luogotenente, uomo d’aiuto e d’esperienza, ma lui all’occasione si mette i gradi e non fa rimpiangere nessuno. Lui è l’uomo al fianco dei grandi, ma in questo Giro pochi sono più grandi di lui.

Giulio CICCONE. 6,5. Corsa di fatica e di sofferenza, gioca sulla difensiva e lo fa benissimo, tenendo la posizione. Giornata proficua.

Hugh CARTHY. 6,5. La sua EF fa un grandissimo lavoro, uno dei più belli visti in questa tappa, poi il britannico fa quello che gli consentono gli avversari e le sue gambe.

Joao ALMEIDA. 7. Il suo è un Giro in rincorsa, iniziato malissimo e proseguito molto bene. Altra giornata positiva, nella quale il portoghese fa vedere di che pasta è fatto.

Aleksandr VLASOV. 6,5. È sfortunatissimo, perché oltre a pensare a una tappa che annebbia la vista, ha a che fare con una mantellina che gli finisce nel cambio e lo costringe a scendere di sella a perdere terreno e ad inseguire. E a cercare di limitare i danni: ci riesce.

Davide FORMOLO. 6. Corsa d’attacco, cercando di anticipare il più possibile, per poi gestire le forze. Il suo nono posto finale non è poca cosa.

Simon YATES. 4. Il fantasmino oggi non si fa vedere, e non solo per la nebbia. 

Vincenzo NIBALI. 6,5. Vincenzo non si spezza, anche se ha un polso fragile, le costole che gli dolgono, gli anni che pesano sul groppone, ma lui corre, e lo fa con lo spirito di sempre. Ci prova fin dal mattino, con il suo compagno di squadra Amanuel Ghebreigzabhier, più Gorka Izagirre (Astana-PremierTech), Davide Formolo (UAE Emirates), Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep) e Antonio Pedrero (Movistar). Anima una corsa di livello, dando il suo contributo, che non è mai poca cosa.

Remco EVENEPOEL. S.V. Il bimbo è bimbo e deve crescere. Non dovevamo saperlo noi, ma chi ha deciso di fargli correre al rientro dopo nove-mesi-nove di inattività una corsa dura e selettiva come il Giro. È bene che capisca subito di che razza di sport è il ciclismo? Credo che il ragazzo lo sapesse già bene anche prima. Oggi il bimbo conosce la prima grande “debacle” di una carriera ancora acerba, ma con questo vizio che ormai i ragazzini possono tutto, anche chi li guida fa la figura dei ragazzini.

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COMMENTI
Sarei curioso,
24 maggio 2021 19:19 Fra74
"Certo che dispiace, ma le discese del Fedaia e del Pordoi sarebbero state un rischio troppo grande da affrontare in condizioni estreme, visto che a quelle latitudini era data anche pioggia mista neve e il fondo stradale gelido, se non ghiacciato, sarebbe stato un rischio troppo grosso per tutti.": ma Lei, Dott. Stagi, questa mattina Le ha percorse le due discese in oggetto?! In macchina?! Lato paseggero o conducente?! Vede, Dott. Stagi, per fare GIORNALISMO non occorre che, un giorno, sia a favore del Giro, e l'altro sia "contro" qualche argomento che, magari, Le permette di ottenere qualche visualizzazione in più e vendere qualche copia in più della Sua rivista. Ma fa bene, di questo VIVE; solo che dovrebbe essere un poco più coerente, di ricordare la STORIA del GIRO e le IMPRESE che sono state realizzate. Con questo non voglio assolutamente mettere in discussione la sicurezza degli atleti, ma come avrà avuto modo di notare, anche oggi il "rischio" (di cui Lei scrive) vi è stato anche prima dell'imbocco del Giau, pertanto, o ci spiega questo "rischio", oppure la invito ad una maggiore coerenza.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Tirare fuori i cosiddetti....
24 maggio 2021 19:40 battaglin
Veda Direttore se vuole fare del bene al ciclismo non vada a a fare il compiacente al processo quando invece avrebbe dovuto criticare aspramente la Rai per il servizio offerto.Al Romandia con tempo analogo immagnini nitide,al Tour mi ricordo un arrivo sul Tourmalet con Schleck e Contador immersi nella nebbia per km e km e immagini sempre presenti,se la Rai non provvede ad un aereo ponte per la tappa regina con previsioni che da giorni confermavano maltempo buonanotte al secchio ,in più lei duclis in fundum ci dice anche che ce la siamo goduta ,ma civuole prendere in giro,piuttosto a nome degli appassionati ne dica 4 a quelli della Rai oppure cambi mestiere

x alerossi
24 maggio 2021 21:21 ciclomanix
e adesso cosa dici di Bernal ? muto e pedalare :-)

denoto
24 maggio 2021 23:18 fransoli
un pò di mancanza di coraggio... non so cosa si sia goduto il direttore oggi, magari era in un'ammiraglia e ha potuto ammirare dal vivo gli ultimi chilometri di Bernal sul Giau o la discesa verso Cortina nella quale ha perso niente da un discesista straordinario quale Bardet.... noi non abbiamo visto niente di tutto ciò... perché come al solito non esite un ponte aereo per il giro... ma già... come giustamente ha detto Pancani... c'erano le schede delle telecamere in moto

Nemmeno una sillaba sullo schifo RAI
24 maggio 2021 23:41 pickett
Cos'é,Pierino,hai paura che non ti invitano + al Processo?

considerazione
25 maggio 2021 00:30 fransoli
poi magari ci si indigna quando l'UCI propne le due settimane per Giro e Vuelta... quando se si analizza bene la realltà dei fatti si vede che si fa di tutto per rendere le tre settimane le più morbide possibili, accorciando le tappe quando piove, proponendo tappe dalla lunghezza media sempra più breve, consentendo ai velocisti di fare quello che vogliono, come Merlier che si è ritirato dopo 10 giorni adducendo qualche malanno ed oggi è andato a vincere un corsa altrove... il Giro è già una corsa di serie B... magari con le due settimane ci sono più campioni al via e ci divertiamo anche di pià.... riflettetici voi giornalisti prima di indignarvi per una storia e una tradizione del Giro che non esiste più

Il processo “sommario” a Mauro Vegni…..
25 maggio 2021 03:28 Fondriestbike
Su RaiPlay alle ore 23 ho scoperto che un giorno la parola d’ordine è sicurezza, il giorno dopo si istruisce un processo a Mauro Vegni per aver eliminato 2 discese pericolose, giù da più di 2000 metri, a capofitto, con qualcuno da distanziare o qualcuno da raggiungere…..bagnate e fredde. Per tutelare la sicurezza dei corridori (e se qualcuno fosse volato giù da un parapetto….??).
Si è ripetuto più volte che le condizioni estreme del protocollo UCI non c’erano: come si può fare una simile affermazione su condizioni enunciate in maniera così generica (quale temperatura, vento quanto forte, quanta visibilità, etc, etc….)????
Per fortuna c’è stato Davide Cassani a introdurre un po' di razionalità nel confuso dibattito….
Si è anche detto che “il calendario è questo, e va rispettato”…affermazione paradossale perchè proprio questo è il punto, l’origine di tutti i mali, il calendario. Il giro andrebbe fatto a giugno come era ai tempi della mia memoria remota. A 2000 metri è molto difficile andare e soprattutto scendere, a maggio, soprattutto “quando Orione declinando imperversa…..”. Purtroppo, il calendario UCI non lo stabilisce Vegni, che credo piuttosto lo subisca. Sarebbero piuttosto da approfondire i meccanismi decisionali nella formulazione del calendario, e parlare di questo piuttosto. Del resto, penso che il “sono d’accordo” di Vegni si riferisse proprio a questo, perché aveva capito, sbagliando, che si volesse porre appunto il problema del calendario, subito, sospetto, da RCS e subito, platealmente e in generale, dal movimento ciclistico italiano, come quello del 2020 testimonia….

Il saputello
25 maggio 2021 07:47 FrancoPersico
Stagi lei sa sempre tutto. Il gioco è vecchio e lei fuori tempo

meteo
25 maggio 2021 07:54 kristi
pazzesco , certi confronti con la nebbia dei pirenei ,galibier pantani ulrich o tourmalet schleck contador ...o ancora zoncolan2021 fortunato , gente la nebbia è una cosa , le formazioni di ghiaccio in quota tutt altro , ieri nessun aereo avrebbe potuto volare , ma che lo racconto a fare a chi come massimo viaggio avra fatto dalla scrivania del pc al frigorifero

Mah
25 maggio 2021 08:26 Ruggero
D'accordissimo con Battaglin, vergognosi, tecnologia da anni 70

ciclomanix
25 maggio 2021 10:15 alerossi
prima di parlare e citarmi, vai a leggere il mio commento nell'articolo post tappa. finalmente ha fatto quello che volevo facesse da una settimana. però ricordiamo che finora sono state tappe con una salita secca. te lo ricordi nibali al giro di dumoulin? nelle tappe con salita unica perdeva sempre dall'olandese, poi nelle tappe con tante salite staccava dumoulin. quando arriveranno queste tappe dirò che bernal ha risolto tutti i suoi problemi.

Il vero problema è il calendario
25 maggio 2021 11:12 Leonk80
Ormai ogni anno viene accorciato la tappa alpina. E' evidente che a fine Maggio quando si arriva ai 2000 metri le condizioni meteo sono queste.
Bisogna seriamente mettere mano ai calendari, qualsiasi alternativa è meglio di questa, anche correre in contemporanea con Tour e Vuelta non dev'essere un tabù se l'alternativa è avere un giro regolarmente mutilato.

Kristi
25 maggio 2021 15:40 pickett
Evidentemente il ghiaccio italiano è diverso da quello francese,svizzero e spagnolo,visto che l'ultima volta che il Tour è rimasto senza immagini è stato esattamente trent'anni fa.La Vuelta,13 anni fa,nella tappa vinta da Ballan in maglia iridata.Te la ricordi la tappa di Andorra ,quando si saliva sull'Envalira a 2500 mt e Basso si ritirò per il freddo?Immagini perfette.L'aereo non é salito perchè la RAi non lo ha noleggiato,come del resto ha ammesso imolcitamente lo stesso Pancani dicendo che GLI ELICOTTERI non avevano potuto alzarsi.GLI ELICOTTERI,NON L'AEREO.Ho il sospetto che lo sprovveduto sia tu.

pickett
25 maggio 2021 16:14 kristi
caro pickett non mi interessa intavolare una discussione su chi sa di piu e cosa , ma , elicotteri , aerei , mongolferie persino deltaplani e paracadute devono ottenere il permesso al volo NON dalla RAI ma da direttori di volo di questo o quell aeroporto . per concludere dico che basta paragoni col tour , là le alpi si fanno a metà luglio , qui il 20 maggio . poi sai , ognuno la vede un po come vuole , io per conto mio cerco sempre di capire chi lavora , e i suoi problemi , altri invece pare sappiano solo lamentarsi , delle mmagini , delle rotonde , del meteo , delle salite , delle discese , del divano scomodo ecc ecc

passaggi sul giau
25 maggio 2021 16:42 kristi
https://youtu.be/OVGosJYLtJU ... ecco le condizioni reali in cima al giau ---

wow
25 maggio 2021 16:47 kristi
pickett scusa non avevo letto accuratamente tuo commento , vabbe a parte le OVVIE considerazioni su ; alpi al giro 20 maggio , alpi al tour 15 luglio , vuelta a settembre ...ma vabbe , se si parla di ghiaccio in quota non si intende sulla strada ma proprio di ghiaccio che si forma a certe temperature su ali ed eliche ..con intuibili drammatiche conseguenze ...,MA ATTENZIONE IL SIG PICKETT sostiene che la rai ha deliberatamente scelto di NON NOLEGGIARE l aereo , privandosi di mmagini che le avrebbero fruttato un ritorno esagerato....hhahhaa sig pickett ma?? non è che per lei la terra è piatta ??

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