L'ORA DEL PASTO. 25 ANNI SENZA TORRIANI

STORIA | 23/04/2021 | 07:50
di Marco Pastonesi

Il primo evento che organizzò, a neppure 17 anni, inserito in un comitato guidato dall’Arcivescovato ambrosiano, non fu ciclistico, ma religioso: la festa per lo scoprimento della Madonnina sul Duomo di Milano. Fino a quel giorno, il 6 maggio 1945, la “mia bela Madunina” era stata coperta con un telo perché non diventasse un bersaglio dei bombardamenti aerei. Neppure il secondo evento che organizzò sette mesi più tardi fu ciclistico, ma almeno era sportivo: il Palio di Sant’Ambrogio, corsa podistica per le strade di Milano. Poi, finalmente, si dedicò alla bicicletta. E al Giro d’Italia.


Domani saranno 25 anni dalla morte di Vincenzo Torriani. Torriani sta al Giro come Gianni Brera al giornalismo sportivo e Sergio Zavoli a quello televisivo. Non a caso, Brera e Zavoli erano suoi amici. E sta come Jacques Goddet al Tour. Non l’inventore, non il pioniere, ma il patron, anzi, il Patron, con la maiuscola. Nel caso di Torriani, Patron padre e padrone, autorevole e autoritario, geniale nelle sue intuizioni e tirannico nelle sue scelte, un generale che non comandava le truppe da una tenda o una caserma, ma che scendeva in campo, saliva sul cavallo (l’ammiraglia), sfoderava la sciabola o impugnava il fucile, e battagliava.


Torriani è quello che in tre settimane di Corsa Rosa perdeva, tappa dopo tappa, la voce fino a ridurla a un rantolo. E’ quello che sull’ammiraglia emergeva dalla cintola in su, ma è anche quello che sempre sull’ammiraglia, lontano dai collegamenti tv, finalmente si sedeva e si addormentava. E’ quello che per il Giro della rinascita, nel 1946, fu probabilmente il primo italiano a ripercorrere l’Italia, in avanscoperta alla corsa, su una Fiat Balilla, tra macerie e rovine, aggirando ponti bombardati ed esplorando strade distrutte, incontrando contadini che pensavano che la guerra non fosse ancora finita. E’ quello che minacciava gli scioperanti e che inveiva contro i contestatori, quello che inventò una cronometro in discesa (Sanremo) e una cronometro sui canali (Venezia), quello che si avventurò sullo Stelvio e poi sul Gavia, quello che concepì la Granfondo d’Italia da Milano a Roma pedalando anche di notte.

Non aveva un carattere docile. Focoso, vulcanico, esplosivo, era temutissimo. I dipendenti giravano al largo. I corridori pure. La loro unica vendetta si consumava negli assalti a bar, osterie, alimentari: si avventavano sugli scaffali, svuotavano i frigoriferi, si tuffavano nelle cantine riemergendo con tutto quello che c’era da mangiare, bere e rubare, e ai padroni disperati elemosinavano una cambiale orale - “paga Torriani” – che non risulta sia mai stata onorata.
Mario Fossati scrisse che “il tempo è una convenzione”, bastava mettere insieme “venti centenari che si danno la mano e sottrarre i loro complessivi duemila anni” per tornare a Gesù, alla capanna di Betlemme, al bue e all’asinello. Uno dei centenari era proprio Torriani. Fra gli altri, Bartali e Magni. Nessuno di loro ha toccato quota 100. Ma c’è da considerare che ciascuna delle loro vite si era moltiplicata e valeva quattro o cinque delle nostre.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Doppietta della Società Ciclistica Alfredo Binda nella gara per Juniores del Cross della Vigilia di Albiate. Ivan Colombo ha tagliato il traguardo davanti al compagno di squadra Pietro Mantasia. In terza posizione si è classificato Morgan Gilardoni del MTB Giaveno. Nella...


Trionfo internazionale per l’Ale Colnago Team che a Zolder in Belgio nella tappa del Superprestige ha occupato il primo e secondo posto del podio della categoria Donne Junior. Sono arrivate in parata sulla linea bianca del traguardo la trentina Nicole Azzetti (prima classifica) e...


A Natale ciascuno ha le sue tradizioni e speciali e in quella del campione italiano Filippo Conca non possono mancare né la bici nè la famiglia. «A Natale mi alleno sempre, è una tradizione speciale. Alla mattina esco in bici...


Il primo Natale da papà è speciale. Parola di Edoardo Affini, portacolori della Visma-Lease a Bike, che in questa off season si sta godendo una fase intensa e speciale della sua vita. La piccola Celeste è nata ad ottobre e...


Il presidente dell’Uci è preoccupato per i corridori. Vanno troppo forte, troppo veloci. Le biciclette sono sempre più scorrevoli, le bilance troppo frequentate, le applicazioni pronte all’uso a dire quanto hai consumato e quanto hai diritto di integrare. È preoccupato...


Avete voglia di ciclismo anche a Natale? Accendete la tv su su Sky Sport 24 alle 13 del 25 dicembre e godetevi la "prima" del  docufilm «Tadej Pogacar, il campione della gente». Siete a pranzo a quell'ora? Beh, potete guardarlo alle 16.15...


Una grande novità, una bella occasione per godersi una settimana di vacanze attive al sole della Spagna pedalando con grandi campioni. Parliamo de «I Camp Micio Bike» che dall’1 al 7 febbraio 2026 propone una settimana di pedalate in Spagna, per...


Per Wout van Aert sono passati dieci anni dalla conquista del suo primo titolo mondiale a Heusden-Zolder e ieri il belga sembrava pronto per la sua prima vittoria stagionale sullo stesso percorso. Dieci anni dopo, la storia si sarebbe scritta...


Presentato ufficialmente a Kigali, il Tour du Rwanda 2026 bussa alle porte, collocato tradizionalmente ad inizio stagione, dal 22 febbraio al 1° marzo. Eccola, dunque, una recita ciclistica resa speciale dall’eco generata dal mondiale di fine settembre, anche se per...


Avete presente quelle formule che hanno in buona parte dato ossigeno puro al mondo dell’automotive? Perfetto, proprio quelle che vi permettono di ottenere un’auto e pagarla in comode rate con annessi molti servizi per poi decidere se tenerla o cambiarla senza...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024