EVENEPOEL. REMCO DA DUE SETTIMANE SENZA BICI MA... LO VEDREMO AL GIRO

PROFESSIONISTI | 13/01/2021 | 19:30
di Giulia De Maio

Essendo un fenomeno ci aspettiamo che affretti i tempi, salti le tappe e sia sempre in bici a mulinare veloci quelle gambe da predestinato. Invece Remco Evenepoel a poche settimane dall'inizio delle corse rivela che sono 15 giorni che non pedala. «Sto affrontando alcune difficoltà nel mio processo di riabilitazione: ad andare in bici non mi sento comodissimo e nelle ore successive avverto fastidio alla schiena e nella zona fratturata quando sono caduto a Il Lombardia (a Ferragosto si era fratturato il bacino, ndr). Abbiamo deciso di rallentare un po' per darmi tempo e tornare al 100%. Non so ancora quando potrò tornare in sella, ma non mi fascio la testa. Da sempre abbiamo detto che non sarei tornato a gareggiare prima di metà febbraio» racconta il 20enne belga dal ritiro di Altea, in Spagna, che cinque mesi fa era finito fuori strada affrontando la discesa del Muro di Sormano volando giù per quasi 10 metri.


Quel che è certo è che vuole rimettersi appieno per disputare il Giro d'Italia da capitano della Deceuninck Quick Step e, parola dei compagni, vuole che la sua prima corsa di tre settimane sia anche il suo primo successo in un grande giro. Il primo di una carriera che, nonostante questo imprevisto stop, si prospetta stellare. «Non sto pedalando da due settimane, ma sto camminando, nuotando e svolgendo allenamenti cardio alternativi. Sto seguendo un programma individuale, non sto uscendo con il resto della squadra ma non sono preoccupato. Ho semplicemente rallentato un po' dopo aver forse accelerato troppo nel mio ritorno al lavoro, ma niente panico. Non so quando e dove ritornerò ad attaccarmi il numero alla schiena, ma succederà e sarà bellissimo» rassicura.


Guardare Joao Almeida e i compagni farsi onore all'ultima corsa rosa lo ha stimolato a lavorare per tornare più forte di prima: «Ho seguito le corse, tifato per il Wolfpack. Pogacar in maglia gialla? Sono contento per lui, ma non sono abituato a guardare e a parlare di altri. Penso a me e alla mia squadra, come ora penso prima a tornare in sella e solo dopo mi focalizzerò sugli obiettivi, che saranno quelli che avevo già nel mirino nel 2020. Finalmente debutterò al Giro d'Italia e si disputeranno i Giochi Olimpici di Tokyo2020, a cui non voglio mancare».

foto ©BettiniPhoto

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COMMENTI
Bestie da soma
13 gennaio 2021 21:15 Miguelon
Davvero non capisco questa fretta., a 19 anni, con mesi davanti prima delle corse. 30 anni fa il Laigueglia lo si vinceva con 1800 km di preparazione (Scirea). E credo che oggi con la medesima preparazione non si vincerebbe ma si entrerebbe nei 10. Dov'è il senso di un recupero lampo??

Rettifica
13 gennaio 2021 23:03 Miguelon
Non Scirea vincitore, ma Calcaterra secondo con 1800 km.

Altig
13 gennaio 2021 23:22 Anbronte
Rudi Altig ha vinto la Sanremo con 2000 km

Altig
14 gennaio 2021 08:53 Ponciarello
Zabel già 20 anni fa la vinceva con 18mila km...

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