MATTEO BELLIA LASCIA IL CICLISMO AGONISTICO PER LA MEDICINA

STORIA | 25/11/2020 | 09:00
di Giulia De Maio

I medici in questo periodo fanno, comprensibilmente e giustamente, più notizia degli sportivi. Non è però per questo che Matteo Bellia ha deciso di appendere la bici al chiodo e indossare il camice. Il 23enne di Domodossola, fino a quest’anno ciclista Elite e studente, ha da sempre la vocazione per il prossimo ed è già al quinto anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Novara.


«La passione per il ciclismo l’ho ereditata da papà Francesco, ho cominciato da esordiente II anno, un po’ tardi. La prima gara l’ho disputata a 14-15 anni, con la maglia del Pedale Ossolano, la stessa squadra di Filippo Ganna. A pensare che ho gareggiato insieme a lui un paio di stagioni da allievo e junior, mi scappa un sorriso. Io non ho di certo il suo talento, ma finora ho continuato per dimostrare a me stesso che potevo portare avanti sia lo sport che lo studio con profitto» ci racconta Matteo, che intercettiamo dopo 5 ore di tirocinio e altrettante di lezioni online. 


«Sono in pari con gli esami, a ottobre ho iniziato il penultimo. Ho sempre avuto la fortuna di militare in squadre che non mi hanno mai precluso nulla e che hanno considerato la mia carriera universitaria come un vantaggio e non un limite. Conciliare entrambi gli impegni non è stato semplice, ma non è impossibile. Per me il ciclismo è sempre stato una valvola di sfogo per l’università e viceversa, entrambe le attività sono a loro modo stressanti e faticose, ma con volontà, voglia e molta organizzazione si possono portare avanti, incastrando tutti i tasselli nel migliore dei modi. Qualunque cosa si può conquistare con impegno e volontà, me lo ha insegnato il ciclismo» prosegue il portacolori della Continental svizzera Akros Excelsior Thömus.

«Smettere è una scelta maturata, ponderata, ragionata. Ogni anno ho cercato di fare uno step, di migliorarmi corsa dopo corsa. Nei primi due anni da Under 23 ho imparato a correre tra i dilettanti, al terzo ho portato a casa dei bei risultati al Giro della Valle d’Aosta e al Giro d'Italia U23. Nella stagione successiva non sono riuscito a riconfermarmi per colpa di qualche problema fisico e quest’anno, con un team che ha un bel progetto e per me è stato come una famiglia, abbiamo fatto il possibile seppur le occasioni siano state ridotte dal Covid. Ho rimandato l’aut aut il più tardi possibile ma ormai è tempo di fare una scelta. Sono contento e sereno così, mi sono divertito molto. Il ciclismo non sarà la mia strada a livello professionale, ma nel mio piccolo mi sono tolto delle belle soddisfazioni. Avere 2 maglie gialle nel cassetto mi lascia molta soddisfazione, essere stato leader al Val d’Aosta non è come essere diventato professionista e aver disputato il Tour de France ma è comunque importante, almeno per me». 

La passione per le due ruote resta, gli insegnamenti accumulati in anni in sella pure. «Grazie alla bici ho imparato cosa significa soffrire, ho imparato a stringere i denti sull’ultima salita che ti porta al traguardo, ad essere perseverante, lo  spirito di sacrificio, ma non solo. Il ciclismo mi ha permesso di rapportarmi a tante persone, di diverse culture, ognuna con le sue idee e pensieri. Ha ampliato la mia visione del mondo, confrontandomi con l’altro, mi ha dato una mentalità elastica. Non ho mai corso un mondiale o dall’altra parte del mondo ma il mio bagaglio culturale sicuramente è più ricco».

Nell’emergenza attuale serve più un buon medico che un buon corridore. «Sono uno studente, non ho ancora la conoscenza né l’ardire di affermare di essere un medico, ho tanto da imparare. Certamente stiamo vivendo una situazione molto complessa, nella quale ognuno può giocare un ruolo importante, seguendo le semplici raccomandazioni che conosciamo ormai tutti. Distanziamento, mascherina, igiene. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente la mia famiglia, la mia ragazza Giulia, che definire una collega di studi è riduttivo visto che è sempre dalla mia parte, i tanti maestri che ho trovato lungo la strada. Ringrazio chi mi ha scritto in questi giorni augurandomi buona fortuna, quello nel mondo del ciclismo è stato un viaggio bellissimo. Ricevere l’interesse di tuttoBICI per la mia storia è una bellissima ultima pagina. Mi rende felice, significa che ho lasciato qualcosa di buono». 

 

Ricorda di seguirci su Instagram

Copyright © TBW
COMMENTI
Grande Persona
25 novembre 2020 22:01 Mario Chiesa
persona di cuore e questo articolo dice tutto

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tanta Olanda e nel mezzo una bravissima Sara Casasola che nella sfida europea di Ciclocross per donne elite porta a casa un quarto posto che sta stretto alla friulana. Titolo a Inge Van Der Heijden, classe 1999 olandese di Schaijk...


Per il secondo anno di fila Mattia Agostinacchio è campione europeo di Ciclocross. Nella sua prima stagione con gli under 23 il valdostano della EF Education EasyPost, che nel 2024 aveva conquistato il titolo tra gli juniores a Pontevedra poi...


Non veloce, ma puntuale. Non ha sprintato e nemmeno sgommato, ci mancherebbe, ma la sua Marta Adriano l’ha condotta sul soglio della chiesa San Pietro e Paolo Apostoli di Vailate in provincia di Cremona - dove la famiglia Baffi vive...


Barbora Bukovska, 17 anni compiuti domenica scorsa originaria di Ostrava nella regione di Moravia-Slesia in Repubblica Ceca, è la nuova campionessa Europea donne juniores di Ciclocross. Ha comquistato il titolo a Middelkerke, in Belgio, dove stamane si è aperta la...


Ultimi scampoli di vacanza per Wout Van Aert che è in California con i compagni di squadra della Visma Lease a Bike e sta andando alla scoperta di altri sport. Certo, la bicicletta è sempre al centro dei suoi pensieri...


Sono state 15 le corse a tappe World Tour disputate nel 2025, dal Tour Down Under di gennaio al Tour of Guangxi terminato lo scorso 19 ottobre. Tadej Pogacar e Joao Almeida sono stati i migliori con tre successi a...


Dopo il successo della prima edizione del De Rosa Day 2024, torna un evento che celebra la passione, la famiglia e quel cuore che batte da settantadue anni. Il 21 e 22 novembre, le porte del HeartQuarter di Cusano Milanino si riapriranno per...


«Gaza è come il ciclismo: c’è sempre necessità di una squadra che ti circondi nei momenti difficili, è questo elemento che ho incontrato fin dal primo contatto con la realtà dei territori che non conoscevo. Le due ruote confermano la...


Il ciclismo è uno sport che continua ad affascinare e a richiamare gente, che scende numerosa sulle strade per veder passare i corridori. Considerando il gran numero di persone che si accalca sulle salite simbolo di questo sport, c’è chi...


Chamois Butt’r,  marchio distribuito in Italia da Ciclo Promo Components, ha una linea di creme per fondello per migliorare il comfort in sella. Tra le varie proposte troviamo anche ULTRA, un prodotto ideato per chi pratica endurance ed in generale per tutti quei ciclisti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024