
Alex Dowsett ci riprova: il 12 dicembre il britannico tenterà di battere il record dell’ora al velodromo di Manchester. Dowsett, 32 anni, ha vinto una tappa all’ultimo Giro d’Italia in maglia Israerl Start Up Nation e si sta preparando per le Olimpiadi del 2021, soffre di una grave emofilia A ed è l'unico sportivo d'élite con questa patologia a gareggiare in un campo normodotato.
Ed il suo tentativo ha proprio finalità sociali: Dowsett pedalerà a sostegno della sua organizzazione benefica Little Bleeders e The Haemophilia Society. Il record dell'ora si svolgerà sabato 12 dicembre al Velodromo di Manchester: l’obiettivo è far meglio di 55,089 km stabilito da Victor Campenaetrts. Non si tratta di una novità per Dowsett che ha stabilito il record dell'ora il 2 maggio 2015, ma lo ha perso 36 giorni ad opera di Bradley Wiggins.
«Quando ho stabilito il record nel 2015, abbiamo calcolato tutto per battere il primato precedente, ma sapevo di averne ancora da dare e quindi voglio riprovare. Ho intravisto un'opportunità a dicembre di quest'anno per fare un altro tentativo e ovviamente voglio provare a battere il record, voglio vedere di cosa sono capace: è un evento che amo davvero e mi sento privilegiato di avere l'opportunità di affrontarlo di nuovo. So che l'asticella è stata fissata molto in alto da Victor, ma penso di poterlo fare».
Da quando è tornato in Inghilterra dal Giro d'Italia, Dowsett sta lavorando al proegtto e sta affrontando sedute in una galleria del vento per testare le proprietà aerodinamiche della bici hishi-tech e del body che indosserà durante il tentativo.
«È importante perché più efficientemente riesci a tagliare l'aria, più facile sarà pedalare a più di 55 km all'ora. L'unica variabile fuori dal nostro controllo è la pressione atmosferica, possiamo solo sperare che il 12 dicembre ci siano condizioni ideali».
Nel 2016 Dowsett ha creato un ente di beneficenza, la Little Bleeders, per promuovere sport e attività sicure in favore dei giovani emofiliaci con la missione di sostenere e responsabilizzare le famiglie a fare buone scelte che promuovano l'attività fisica e il benessere generale. Ci sono circa 3.000 giovani nel Regno Unito che convivono con l'emofilia, ma la carriera di Alex nel ciclismo dimostra che l'emofilia non deve essere una condizione limitante.
«Questo è il mio piccolo modo di cercare di sensibilizzare la comunità dell'emofilia e di ispirare una generazione di emofiliaci a riconsiderare i propri limiti e cosa è possibile fare con quella che una volta era una condizione molto debilitante. I genitori troppo spesso avvolgono i loro figli in un batuffolo di cotone quando viene diagnosticata loro questa patologia, che può causare problemi persistenti con obesità e danni alle articolazioni. Little Bleeders lavora direttamente con le famiglie, l'NHS e i medici per cambiare le convinzioni attorno a questa malattia».