IL MONDO DI KUSS

PROFESSIONISTI | 28/10/2020 | 07:47
di Francesca Monzone

Americano e scalatore, corre con la formazione olandese Jumbo-Visma e all’ultimo Tour de France è stato uno degli uomini più vicini a Primoz Roglic. Stiamo parlando di Sepp Kuss, il ventiseienne che dagli USA è sbarcato nei Paesi Bassi. In questa edizione della corsa gialla non è passato inosservato e spesso è stato lui a trainare fino al traguardo il suo capitano nelle tappe più difficili. Kuss non è un gregario, è un uomo che sa guidare e vincere, quando gli viene data l’occasione. Aveva vinto lo scorso anno una tappa alla Vuelta e quest’anno, in modo grandioso, ha conquistato l’ultima frazione del Delfinato. «È stata una sorpresa per tutti sapere che Pri­moz si era ritirato. Quel giorno in cor­sa siamo partiti più aggressivi che mai e per questo motivo ho vinto».


Non c’era l’uomo di classifica da proteggere e scortare e Kuss, quel giorno, era il più forte. Poco dopo ci sarebbe stato il Tour e per lui il compito di proteggere Roglic e scortarlo in cima alle salite.  


«Ti senti bene quando hai finito il tuo compito in squadra - ha spiegato Kuss -: dopo che avevo portato Primoz Ro­glic al sicuro oltre il traguardo, mi sentivo tranquillo, ero più leggero, perché il Tour è sempre stressante e basta una tappa per capovolgere la corsa».

L’americano non dimenticherà mai le ul­time tappe di questo Tour, dalla gioia in attimo è passato alla delusione. «Al termine della diciottesima tappa il mio lavoro era finito. Avevo portato Primoz sul traguardo dell’ultima salita e, due giorni  dopo, ci sarebbe stata la cronometro. Ero sicuro del successo finale, poi la crono ha cambiato tutto. Un momento veramente difficile per tutti noi. Ma si sa, il ciclismo è così».

Kuss è forte e sveglio e in corsa, in mo­do autonomo, sa capire subito le situazioni e prendere la scelta migliore. In molti, viste le sue doti di scalatore, pensano che potrebbe diventare un uo­mo da Grandi Giri, ma lui sorride e non si sbilancia. Ma sono i risultati a parlare e far accendere i riflettori su questo ventiseienne americano.

«Non so se sono adatto a diventare un uomo da corse a tappe. Non penso che siano per me - ha spiegato Kuss quando gli è stata posta la domanda -. Se un anno dovesse esserci un percorso con tante salite in alta quota e senza prove a cronometro, allora forse potrei essere competitivo».

Intanto è stato lui a portare il suo capitano al sicuro, in quota, ed è stato lui a tagliare il traguardo, al quarto posto sul Col de la Loze, la tappa regina del Tour.
Sepp Kuss ai mondiali ha corso con la sua nazionale, ha corso bene, sul percorso difficile di Imola, adesso molte squadre sono interessate a lui. Non cercano il corridore capace di scortare l’uomo di classifica, cercano di più: perché hanno capito che l’uomo da classifica può essere lui.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Terzo successo su quattro prove per Lucinda Brand nella Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite. La regina olandese, già vincente a Tabor e a Terralba domenica scorsa in Sardegna (non ha disputato la manche di Flamanville) oggi si è...


Sappiamo che al Giro non ci saranno Pogacar e Del Toro, Evenepoel e Antonio Tiberi, si spera possa esserci Jonas Vingegaard, che da nostre fonti risulterebbe avviato ad un importante sì. Un punto di domanda, grande quanto una nazione, grande...


È il tempo di festeggiare una fine e un nuovo inizio. È il tempo dei bilanci e delle valutazioni, dei ricordi e dei sogni. È il tempo di un brindisi che si fa augurio e di candeline che si fanno...


Si è conclusa nella peggiore maniera possibile l'avventura di Giovanni Carboni con la Unibet Rose Rockets. Il corridore si era unito alla squadra belga quest'anno a ma a settembre è stato sospeso dall'UCI a causa di anomalie inspiegabili nel suo...


La consueta cena sociale di fine stagione del Team F.lli Giorgi si è svolta lo scorso venerdì al ristorante Pio Nono di Erbusco, nel Bresciano, dove il presidente Carlo Giorgi ha radunato tutta la squadra, amici, sponsor, autorità per festeggiare...


La maggior parte delle squadre si trova in ritiro in Spagna, tra Costa Blanca e Isole Baleari e ieri a incontrare la stampa, per il consueto media day a Benidorm, è stata la UAE Emirates XRG che ha svelato obiettivi...


Capita di prendere freddo, inutile girarci tanto attorno. Anzi, in tutta franchezza, il freddo fa quasi parte dei giochi se prevedete di affrontare una discesa o uscite presto alla mattina. Ecco, se cercate una protezione aggiuntiva, una sorta di asso...


È stata un’annata davvero speciale per il comitato provinciale di Lecco che nel 2025 ha spento 30 candeline, tanti affiliati, tanti successi e la ciliegina sulla torta regalata da Filippo Conca con il suo titolo italiano su strada. Ieri sono...


È una pubblicazione che nel titolo e nel sottotitolo - "Il ciclismo giovanile,  Il valore delle relazioni nel ciclismo moderno" - rappresenta con evidenza didascalica i temi trattati dall’autore, il dottor Davide Marceca con la collaborazione del prof. Sergio Introzzi, autore...


È arrivata la sentenza della giustizia ordinaria sul caso del team W52-FC Porto: l'ex allenatore Adriano Quintanilha è stato condannato a quattro anni di carcere mentre il direttore sportivo Nuno Ribeiro dovrà scontare una pena di nove mesi. Il team...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024