ADDIO AL CICLISMO, LA SCELTA DI TOMMASO BRAMATI

NEWS | 20/06/2020 | 08:10
di Francesca Cazzaniga

«Alcuni pensano che tenere duro renda forti, ma a volte è lasciarsi andare che lo fa» scriveva Hermann Hesse. Ed è proprio applicando questa frase che Tommaso Bramati ha deciso di appendere la bicicletta al chiodo.


Il 22enne figlio d’arte (papá Davide ha corso tra i professionisti e ora dirige in ammiraglia la Deceuninck- Quick-Step di Alaphilippe, Evenepol e compagni) ha finalmente le idee chiare e spiega così la sua decisione: «Sto bene e sono sereno, mentre nell’ultimo periodo in bici sinceramente non lo ero più. È una scelta che ho maturato nel corso degli ultimi mesi, a seguito di una serie di situazioni che ho dovuto affrontare. Giorno dopo giorno ho capito che il ciclismo non era più la mia strada. Non avevo più stimoli né obiettivi per continuare, e di conseguenza anche la voglia è venuta a mancare» confessa Tommaso a tuttobiciweb.


Lo sport è da sempre una grande palestra di vita, può essere la spinta per superare limiti, difficoltà e complessità ma non dura per sempre. Anche quando gli obiettivi cambieranno però quella fiamma sarà sempre accesa e sarà il motore che farà scalare nuove vette: «Il ciclismo mi ha dato e insegnato tanto, forse quasi tutto. Ho capito che per ottenere qualsiasi risultato, quello che conta è il sacrificio, senza il quale non si può raggiungere nessun obiettivo. Il ciclismo mi ha insegnato che nulla è dovuto e che se vuoi realmente qualcosa, l'impegno per conquistarla diventa fondamentale. Questo è un principio tanto importante nello sport così come nella vita. In questi anni ho avuto il privilegio di conoscere persone meravigliose ed alcune di loro sono diventate un punto fermo nella mia vita. Vorrei ringraziare in primis la mia famiglia, che fin da quando ero piccolo mi ha permesso di intraprendere questo percorso, spesso ricco di ostacoli. Se non fosse stato per mamma Sonia, papà Davide e nonno Aldo non sarei il ragazzo che sono oggi. A loro devo veramente tutto. Mi piacerebbe ringraziare anche tutte le persone che in questi tredici anni hanno fatto parte del mio percorso, nessuno escluso. Dal Velo Club Inzago (la mia prima squadra), alla Biesse Arvedi Cycling che ha creduto in me fino alla fine. Ognuni persona che ho incontrato lungo questo cammino mi ha lasciato qualcosa che porterò per sempre nel cuore. In particolare c’è un ricordo che porterò sempre con me: la vittoria alla Pinerolo-Sestriere, con la maglia della US Biassono, il 23 agosto 2015: è stata un’emozione indescrivibile».

Infine Tommaso regala con un consiglio ai più giovani: «Mi sento di incoraggiare i bambini di oggi ad intraprendere una carriera sportiva, a dedicarsi allo sport che forgerà per sempre il loro carattere. Rendendoli migliori».

Copyright © TBW
COMMENTI
il ciclismo...
21 giugno 2020 13:03 mandcu
il ciclismo è sacrificio e non è fare riamnere concentrati e fare tutti quei km quando hai solo 22 anni... e poi c'è il peso di esser figlio d'arte.. buona fortuna!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il  Giro d’Italia ha proposto nella settima tappa la prima vera sfida degli uomini di classifica, con Primoz Roglic che si è vestito nuovamente di rosa. Lo sloveno non ha risposto in modo pronto ad Ayuso, che alla fine ha...


Juan AYUSO. 10 e lode. Questa mattina si chiedevano in molti come stesse, cosa passasse nella mente di questo ragazzo spagnolo di soli 22 anni. Avrà la gamba giusta? Sarà capace di prendere in mano la corsa? La sua UAE...


Sceneggiatura classica, stesso film: per una settimana tutti fermi e guardinghi in vista della prima tappa di montagna, poi arriva la prima tappa di montagna, tutti fermi e guardinghi perchè c'è vento, perchè bisogna prima valutare le proprie forze, perchè...


Juan Ayuso batte un colpo, Primoz Roglic risponde presente. Lo spagnolo della UAE Emirates XRG ha messo il sigillo sulla settima tappa, la Castel di Sangro-Tagliacozzo di 168 km, uno scatto decisivo che ha beffato la concorrenza: secondo il compagno...


Pierre Gautherat firma il sucesso nella Valenciennes / Famars, terza frazione della 4 Jours de Dunkerque. Al termine di 154 chilometri caratterizzati da cote e tratti in pavè e vento il 22enne di Colmar in forza alla  Decathlon AG2R La Mondiale Team,...


«Il Giro E è un messaggio sulla sostenibilità, io dico sostenibilità sostenibile» (Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, illustra come si fanno discorsi discorsivi). Lo staff della Uae fa sapere che Ayuso si è adattato perfettamente al...


È Harold Lopez ad aggiudicarsi la tappa regina del 46° Tour de Hongrie. L’ecuadoriano della XDS-Astana si è imposto infatti nella Gödöllő-Gyöngyös (Kékestető) staccando tutti i rivali per la generale negli ultimi due chilometri dell’ascesa conclusiva dove, alla fine,...


È dall'inizio del Giro che in carovana c'è un corridore in più, silenzioso e discreto. E oggi questo corridore passa sulle strade di casa. L'Abruzzo, infatti, era la terra natale di Simone Roganti, il ciclista morto improvvisamente il 30 agosto...


L'edizione 2025 della Itzulia Women si è aperta con la volata vincente di Mischa Bredewold. La 24enne olandese della SD Worx Protime si è imposta nettamente nella prima tappa della corsa basca anticipando sul traguardo di Agurain Millie Couzens, 21enne...


È la domanda che si pongono un po' tutti in carovana: cosa dirà la tappa di oggi con il primo arrivo in salita? Maximilian Sciandri, tecnico della Movistar, ha una sua idea: «Non credo che oggi i grandi scopriranno le...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024