
Ha imparato a correre seguendo la passione del padre cicloamatore: ora Federico Savino si è ritagliato uno spazio importante nel panorama giovanile nazionale. «La mia avventura è iniziata a 6 anni addirittura dalla categoria promozionale. Il babbo mi convinse a provare col ciclismo, gli diedi retta e devo dire che la cosa mi garbò subito. Strada facendo sono riuscito a diventare un corridore. Più i giorni passavano, più la convinzione cresceva».
Savino, che compirà 16 anni a luglio, l'anno scorso ha esordito tra gli allievi, e con la Coltano Grube Costruzioni ha messo insieme un bottino di cinque successi e una lunga di serie di ottimi risultati. Ha vinto a Pontassieve, Vecchiano, Ponticino (due volte) e a Mercatale Val di Pesa. Tra i suoi piazzamenti di spicco, il doppio secondo posto a Massa, il terzo a Marinella di Sarzana e nella prova contro il tempo da Firenze a Fiesole, il quarto nel Trofeo Feralpi a Lonato, il quinto nella Pisa-Volterra e in cima al Ghisallo, l'undicesimo al tricolore a cronometro, e la ventesima posizione nella prestigiosa Coppa d'Oro. Tra gli esordienti, Federico ha indossato per due volte la maglia di campione della Toscana.
«Sogno di vincere un campionato italiano, qualunque sia la categoria va bene lo stesso. Vorrei dimostrare che la bici può diventare il mio lavoro. Capire se dovrò andare avanti in questo mondo o guardare altrove è un mio obiettivo».
Savino è un ragazzone di 192 centimetri per un peso di 69, con scarpe taglia 46. Vive a Migliarino Pisano, una frazione del comune di Vecchiano, il paese dell'ex professionista Alessio Di Basco. Papà Gianluca (origini liguri) fa la guardia giurata a Pisa, mamma Stefania è casalinga, mentre la sorella maggiore, Irene, ha lasciato il nuoto per laurearsi in ragioneria. Fidanzato con Gaia, studentessa, Savino segue un corso di elettronica presso l'Itis "Da Vinci-Fascetti" di Pisa, e per quest'anno è stato riconfermato dalla Coltano Grube Costruzioni società di Pisa presieduta da Ulisse Stefanucci, e diretta da Lorenzo Stefanucci.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«E' decisamente un movimento in rialzo, e anche bene organizzato».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 6 anni per la Vecchianese, avevo una bici bianca e nera».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, perchè è stato un grande personaggio ed era il mio idolo».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Il basket».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono un po’ scontroso e permaloso».
Il tuo modello di corridore?
«Tom Dumoulin».
Cosa leggi preferibilmente?
«Racconti di fantasia».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«L’aspetto fisico e che sia ironica».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Metterei le radioline a partire dalla categoria allievi».
Piatto preferito?
«Lasagne».
Attrice o attore preferito?
«Leonardo Di Caprio».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Alberto Cavallaro, mio compagno di squadra».
Sei religioso?
«Non molto».
Paese preferito?
«La Svizzera per il rispetto dell’ambiente e l’organizzazione».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono un ragazzo aperto a tutto».
Hobby?
«Giochi da tavolo e la Play Station».
La gara che vorresti vincere?
«Campionato Italiano».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Sicuramente la famiglia, e la squadra Coltano Grube Costruzioni».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Fare una buona stagione di quel che resta e vincere gare importanti».
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