
Nell'uovo di Pasqua il regalo più bello. Non giocattoli o puzzle rompicapo, che tengono impegnati i bambini in questi giorni di clausura forzata, ma uno dei beni più preziosi del momento: mascherine antivirus.
L'idea è stata del maglificio Santini, che ha sede a Lallio, a un tiro di schioppo da Bergamo, e da sempre veste il ciclismo. I dirigenti dell'azienda orobica hanno riconvertito la produzione per realizzare al più presto le mascherine che mettono al riparo dal contagio e che, in questi giorni di grande emergenza, sono diventate rare quanto preziose. Fra i primi ad apprezzare l'iniziativa, Vincenzo Nibali, che si trova nella propria dimora a Lugano (Svizzera) e che, quando può, si spende volentieri al fianco della gente che soffre. Proprio lui che è un esponente di spicco di una disciplina che è soprattutto sofferenza.
"L'inziativa della Santini è davvero encomiabile - le parole all'ANSA del vincitore di Giro, Tour, Vuelta e che quest'anno corre per la Trek-Segafredo, una delle squadre griffate Santini -. L'iniziativa rappresenta al meglio lo spirito dell'azienda. Non posso che fare a Monica e Paola Santini i miei complimenti per l'idea fantastica e per il coraggio in un momento così difficile. Sono un bellissimo esempio dell'Italia che lotta e reagisce in questi giorni di grande tormento per tutti noi".
Deluso dall'annullamento del Giro d'Italia e dal rinvio delle Olimpiadi, Nibali ha ribadito che "lo slittamento di un anno dei Giochi non cambia" le sue "aspirazioni e, fin da ora, posso affermare che programmerò la preparazione per arrivare prontissimo all'appuntamento. Il Cio ha fatto la scelta giusta. In questo momento il mondo deve concentrare tutti gli sforzi per combattere l'emergenza. Lo sport può aspettare".