LINEA VERDE. FIASCHI E GLI ÉLITE DA DIFENDERE

DILETTANTI | 07/12/2019 | 07:55
di Danilo Viganò

Laureando in Scienze Storiche dei Beni Culturali all'Università di Siena, Tommaso Fiaschi pedala verso la sua quinta stagione tra i dilettanti, la prima con la categoria degli Elite. Toscano di Poggibonsi, dove è nato Alberto Bettiol, vincitore quest'anno del Giro delle Fiandre, Fiaschi si è lasciato alle spalle un 2019 in cui ha difeso i colori della Continental Beltrami TSA Hopplà Petroli Firenze.


E' stato protagonista al Criterium di San Juan, in Argentina, precedendo in volata due atleti della Israel Cycling Academy, l'austriaco Matthias Brandle e il neozelandese Hamish Schreurs. Poi ha replicato nel Gran Premio Sportivi di Poggio alla Cavalla (Pt) che ha vinto per il secondo anno consecutivo. Sono arrivati anche il secondo posto nel Trofeo Papà Cervi di Gattatico e il terzo nella Milano-Busseto, mentre non è andata come sperava al Giro d'Italia Under 23 dove si è fratturato il gomito nella tappa con arrivo in quota al Passo Maniva.


Fiaschi ha scoperto la bici grazie al padre Massimo (ex dilettante) che insieme alla madre Stefania lavora presso la Polizia Penitenziaria. In famiglia c'è anche Matteo, 17 anni tesserato fra gli Juniores. Tommaso passerà il prossimo anno alla Zalf Euromobil Désirée Fior.

Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Negli ultimi anni ci siamo risollevati parecchio, soprattutto per quanto riguarda il ciclocross e la categoria degli Under 23 come dimostra il mondiale vinto da Battistella».

A quale età hai cominciato a correre?
«Ho iniziato a 9 anni, da G3 con la Abitare Cornici Pedale Certaldese. Avevo una bici Simoncini di colore giallo».

Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Gino Bartali perché è toscano, ed è grazie alla sua figura che mi sono appassionato».

Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«Il calcio, sono tifoso della Fiorentina».

I tuoi peggiori difetti?
«Sono timido e un po’ pessimista».

Altruista o egoista?
«Egosita».

Cosa leggi preferibilmente?
«Testi che riguardano l'università che sto frequentando».

Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e gli occhi».

Sei social?
«Non proprio, osservo senza chattare».

Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
"Essendo io un dilettante, valorizzerei di più la categoria degli Elite che in questi ultimi anni è stata abbandonata a se stessa. Ci vorrebbe inoltre una migliore promozione nelle categorie di base».

Piatto preferito?
«Pizza».

Hobby?
«Calcetto».

La gara che vorresti vincere?
«Il Circuito del Porto».

Televisione, cinema o teatro?
«Televisione, in particolare i film».

I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«La nostra gioventù è maleducata, sono maligni e queste brutte abitudini si manifestano anche nelle scuole. Non saranno mai come la gioventù di una volta».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Anders Iniesta ha iniziato a costruire il suo futuro sette anni fa, praticamente quando ha deciso di lasciare il Barcellona e trasferirsi a giocare in Giappone prima di chiudere la sua carriera negli Emirati Arabi. È stato proprio sette anni fa,...


Un risottino fatto con il cuore, come sempre del resto, da uno che ha a cuore il ciclismo e chi lo anima. Tutti a casa di Osvaldo Bettoni, ex corridore professionista ai tempi di Beppe Saronni, poi una moltitudine di...


Patrick Lefevere ha potuto lasciare l'ospedale nel quale è stato ricoverato per ben 24 giorni e si prepara ad una lunga convalescenza. È stato lo stesso Lefevere, che ha 70 anni, a scriverlo sui social: «Ho affrontato 24 giorni molto...


Finalmente ci siamo. La ciclovia Prato-Firenze è pronta per essere percorribile e il tratto pratese sarà intitolato a Giovanni Iannelli, azzurro del ciclismo, giovane e promettente atleta pratese morto a seguito di una caduta nell’ottobre del 2019 durante la volata...


Il team INEOS Grenadiers annuncia oggi la nomina di Geraint Thomas a Direttore Corse, decisione che segna l'inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera e sottolinea l'evoluzione del team. Tra i ciclisti più rispettati e premiati, Thomas passa dal...


In questi giorni si discute molto se il ciclismo debba o possa diventare uno sport a pagamento, come quasi tutti gli altri. Il tifoso romantico aborrisce l’idea: il ciclismo è del popolo, è sempre stato gratis e tale deve rimanere....


Andrea Colnaghi scende di sella ma non lascia il ciclismo. Il 28enne lecchese ha preso la decisione di terminare la sua carriera agonistica dopo ventidue anni passati a pedalare  nelle formazioni di Costamasnaga, Alzate Brianza, Velo Club Sovico, Team Giorgi,...


La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali passaggi la genesi di un allestimento speciale per il modello E119...


La sfortuna, si sa, nel ciclismo viaggia veloce. E quando decide di scegliere una vittima eccellente, lo fa con precisione chirurgica. Per l’edizione 2025 della celebre Catena Incatricchiata, il riconoscimento goliardico ideato da Riccardo Magrini e Massimo Botti, il verdetto...


Roberto Amadio ct del ciclismo al posto di Marco Villa: il perché ce lo spiega a Radiocorsa domani alle 19 su Raisport, Cordiano Dagnoni, il presidente della Federciclismo. E poi Giacomo Nizzolo illustra il suo addio al ciclismo,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024