LINEA VERDE. LARA CRESTANELLO, LA VELOCISTA CHE CRESCE

DONNE JUNIORES | 02/12/2019 | 07:47
di Danilo Viganò

Tra calcio o ciclismo, alla fine Lara ha scelto la bicicletta! Lara Crestanello (Ciclismo Insieme), che da giovanissima ha praticato la Ginnastica Artistica (non le piaceva) ha seguito quello che le diceva il cuore. Il ciclismo ha battuto il pallone ed è così entrato nella sua vita e oggi, a 17 anni compiuti, Lara è tra le atlete più promettenti del panorama femminile nazionale.


Vicentina di Meda di Velo d'Astico, una piccola frazione a 40 km da Vicenza, Lara vive con i genitori Manuela (casalinga) e Simone, operaio in una fabbrica di metalmeccanica, e il fratello minore Samuel. Al suo primo anno tra le juniores si è laureata campionessa italiana a cronometro a squadre, mentre nella prova in linea tricolore di Notaresco, nel Teramano, si è classificata al terzo posto.


Ha indossato per la prima volta la maglia azzurra sia i mondiali che agli europei in pista (settima nello Scratch, sesta nel Keirin), oltre ad essere stata selezionata per la sfida Continentale su strada ad Alkmaar, in Olanda. Crestanello è una velocista di temperamento, alta 170 centimetri per un peso forma di 56 chilogrammi. Frequenta il Liceo Scientifico Sportivo "Baronio" di Vicenza. Il prossimo anno correrà sempre con il team Ciclismo Insieme di Thiene, diretto da Paolo Folco.

Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«E' in buona salute, e sta attraversando un bel periodo».

A quale età hai cominciato a correre?
«A 8 anni con la Scuola Ciclismo Piovene Rocchette. La mia prima bici era una Rampon biancaverdegialla».

Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani. Per il suo modo di correre».

Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«No».

I tuoi peggiori difetti?
«Sono testarda».

Altruista o egoista?
Altruista».

Cosa leggi preferibilmente?
«Non leggo molto, però se dovessi scegliere mi piacciono i libri di sport».

Cosa apprezzi di più in un uomo?
«La sincerità».

Sei social?
«Abbastanza».

Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Niente, va bene com'è».

Piatto preferito?
«Pizza».

Hobby?
«Non ho dubbi, la bicicletta».

La gara che vorresti vincere?
«Campionato del Mondo».

Televisione, cinema o teatro?
«Televisione, specialmente i programmi che parlano di sport».

I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Oggi sono troppo condizionati dalla tecnologia, e hanno poco dialogo tra loro».



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