SCATTI. FAUSTO COPPI E I SUOI FOTOGRAFI E UN DIALOGO CON LE OPERE DI MIGUEL SORO

NEWS | 30/10/2019 | 07:45

 


È la storia di Fausto Coppi da Castellania (Al), la storia di un Campione e quella dei suoi Fotografi. Come Vito Liverani. Come Walter Breveglieri. Come molti altri. Tutti Campioni e Gregari anch’essi, che hanno pedalato con una macchina fotografica e attraverso i loro scatti, ancora oggi, rendono eterno un mito del nostro mondo.


 

La mostra gode del contributo prezioso e competente di Giovanna Calvenzi, photo editor firma di importanti testate (fra le quali il settimanale  de La Gazzetta dello Sport - Sport Week), figura strettamente legata al mondo dei fotoreporter e stratega della valorizzazione dello scatto giusto, professionista della comunicazione che conosce il valore della storia della fotografia e del mestiere e anziché subirne solo il fascino ha saputo sempre interpretare il suo ruolo di selezionatrice delle migliori immagini senza snaturarsi nel corso dell’evoluzione digitale e tecnologica. 

Fausto Coppi per immagini è una mostra gigantofotografica che si inserisce naturalmente nel percorso museale di Alessandria Città delle Biciclette, museo che ha trovato la sua ideale sede a Palazzo Monferrato (di proprietà della CCIAA), in via San Lorenzo 21, nel cuore di Alessandria, originato dalla ricerca storica (e dalla prima mostra del 2016) sulla prima bicicletta giunta in Italia nel 1867 per lo spirito imprenditoriale di Carlo Michel, storico presidente della Camera di Commercio di Alessandria.

 

Il museo ACdB, inaugurato il 30 novembre 2017, che ha visto un successo di pubblico e di eventi anche itineranti (si calcolano oltre undicimila visitatori fra mostra e museo al 30 settembre 2019) nell’anno del Centenario del Campionissimo si è innovato e ha potuto aggiornare le sue collezioni di cimeli e ricordi: da qui parte e prende spunto un progetto museale particolarmente attento al ruolo della fotografia e dell’immagine e giocato in termini di utilizzo delle più moderne tecnologie audio-visuali.

 

Come racconterà la rassegna che si inaugura giovedì 24 ottobre alle ore 18 e che durerà fino al 2 febbraio 2020 comprendendo anche l’anniversario della tragica scomparsa del Campionissimo, il 2 gennaio 1960, dunque 60 anni fa, per dare un contenuto e un valore in più al continuo pellegrinaggio nell’Alessandrino che di anno in anno si celebra sulle strade di Fausto fin su a Castellania Coppi, museo a cielo aperto e chiuso (con Casa Coppi) fortemente legato ad ACdB insieme con il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure.

 

Quella di Palazzo Monferrato è una mostra organizzata con l’imprescindibile contributo del gemellato Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio che festeggia in questo stesso periodo i 70 anni del Santuario. Una mostra che pesca dall’immenso archivio fotografico di Coppi in cui le foto – alcune ormai divenute patrimonio della storia dello Sport e del nostro Paese, altre meno note e più orientate ad esplorare l’intimità e la solitudine del grande uomo di Castellania, della sua famiglia e dei suoi gregari – dialogano con la pittura di Miguel Soro, artista spagnolo che si esprime attraverso scatti di colore, di pennelli, di parole, di copertine e di ritagli di articoli di giornale.

La mostra e le sue immagini, con questi scatti dei fotografi che hanno vissuto da vicino i momenti di gloria e gli insuccessi, i trionfi e le cadute, diventa un mezzo potente per rivivere le emozioni di Fausto Coppi e proiettarle ancora di più nel futuro di quei giovani che non hanno vissuto quell’epoca ma possono capitalizzare questo immenso patrimonio di mestiere e di arte che è storia della fotografia sportiva e della comunicazione, come spiega bene il fotografo e antropologo Massimiliano Verdino, prezioso contributor insieme con Giancarlo Colombo – trent’anni al fianco di Vito Liverani testimoni di una professione attuale che può difendere un ruolo artistico e di valore.

Il pubblico dei visitatori sarà aiutato in questo viaggio negli Scatti di Fausto Coppi e i suoi fotografi da nuove installazioni multimediali ricche di immagini e dalla ricostruzione di una camera oscura per valorizzare il modo di lavorare di Liverani, Breveglieri, Bertazzini e di altri grandi fotoreporter.

Dichiarazione del presidente della Camera di Commercio, Gian Paolo Coscia

“Questa mostra rappresenta il contributo di “Alessandria città delle Biciclette” alle iniziative per celebrare degnamente il centenario della nascita del Campionissimo. Con questo appuntamento entreremo anche nel 2020, arrivando quindi a ricordare il sessantesimo anniversario della morte di Fausto Coppi. Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che la Regione Piemonte abbia voluto inserire questo evento nel contesto prestigioso delle iniziative del Centenario e ringraziamo l’assessore regionale Vittoria Poggio per l’attenzione con cui ha seguito questo nostro progetto”.

 

Dichiarazione del direttore del Museo ACdB, Roberto Livraghi

“Il rapporto con i fotografi è un tema che ha costantemente accompagnato la vicenda umana e sportiva del Campionissimo. ACdB ha scelto di esplorarlo con l’aiuto di tanti esperti, di archivi fotografici preziosi, di strumentazioni multimediali che rimarranno nel tempo e che renderanno il museo più vivo e moderno. Gli scatti di Coppi e dei suoi fotografi dialogano qui con le opere di un pittore spagnolo, Miguel Soro, ben conosciuto e apprezzato nel mondo delle ciclostoriche, che ha voluto per la prima volta dedicare una sorta di mostra monografica tutta dedicata al Grande Airone”.

 

Dichiarazione dell’Assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Vittoria Poggio

“Sono particolarmente lieta di questa iniziativa che lega la mia Alessandria al programma di eventi e celebrazioni che la Regione Piemonte ha messo a punto e coordinato per celebrare con serietà, sobrietà e anche con la dovuta solennità il centenario della nascita di Fausto Coppi. Dopo un anno di eventi che hanno visto tutto il Piemonte impegnato in questo ricordo, in particolare dopo le iniziative di Novi Ligure, Castellania Coppi e Tortona, mi sembra molto bello che anche Alessandria, “città delle biciclette” voglia ricordarsi di uno più grandi campioni che la provincia ha saputo dare alla storia dello sport”.

 

DA QUI ALL’ETERNITA’ CON I QUADRI DI MIGUEL SORO

Sono 25 le opere in mostra del pittore spagnolo Miguel Soro ma su Coppi ne ha realizzate oltre 40. Conosciuto nel mondo delle ciclostoriche per le sue ripetute esposizioni particolarmente apprezzate dall’Eroica in Gaiole in giù e in su per il mondo (ha esposto anche al Tour de France 2019, al Giro d’Italia, in California, in Canada, alla Parigi-Roubaix di Compiègne), Soro ha dedicato a questo progetto anima e corpo. È la sua prima mostra monografica dedicata a Fausto Coppi. Un progetto che lo ha visto così coinvolto da lavorare intensamente proprio per arrivare con il 50 per cento delle opere in esposizione mai viste prima. Fatte ad hoc per il Centenario.

 

Prima corridore poi pittore… Miguel Soro, classe 1976, nato a En Xativa – Valencia, è stato un corridore professionista - le volate la sua specialità – e lo è stato per tre stagioni (2001-2003), vestendo i colori della squadra portoghese Jodofer y Matesica (2 vittorie). Da dilettante ha vinto diverse corse anche importanti, ha corso anche per il team Miche in Italia. Prima ancora, promettente giovane,  è stato selezionato fra juniores in Nazionale e ha vinto un titolo mondiale a squadre con Miguel Morras (unico successo mondiale per la Spagna). Miguel Garcia Soro, nell’ambiente delle corse è conosciuto come il Toro Garcia.

 

Un artista con la sensibilità della storia. Miguel Soro, artista, usa prevalentemente una tecnica mista di pittura e collage ed ha un cv molto ricco poiché in 10 anni di attività ha vinto decine di  concorsi artistici, l’ultimo a Requena, in Spagna, terra di vini.

 

Per il suo stile e la sua passione ciclostorica è molto amato in Italia e all’estero dove si ritiene sia protagonista assoluto di un nuovo genere artistico – vintage ed emozionale. Le sue opere si ispirano a foto e ritagli foto di campioni leggendari del ciclismo mondiale. Sa dare colore e poesia ai gesti agonistici o alle espressioni tipiche dei campioni delle due ruote che lui stesso evidentemente ama.

Lo scrittore Paolo Alberati, che ha corso con Miguel e lo ha ritrovato poi un po’ a sorpresa (grazie ai social) scrive di lui sorpreso che sia un pittore così sapiente e capace di raccontare con tratti impressionisti i paesaggi del sud della Spagna, le facce rigate e rugose dei ciclisti di epoche in bianco e nero…

 

Continua Alberati: Il sapore dei suoi quadri è diverso, come quando a raccontare ciclismo è Riccardo Magrini giornalista e non un giornalista qualsiasi, ma uno che il ciclismo (quello vero) l’ha prima vissuto in prima persona. Come quando a fare la collezione di biciclette d’epoca era Giannetto Cimurri, il massaggiatore di Coppi e Bartali che amava serbare prima i segreti dei suoi campioni e poi i loro cimeli, un modo per farli rivivere nel futuro, tramandare la loro vitalità ma non da osservatore, no da protagonista. Come quando, scusate se insisto, a scrivere di ciclismo è uno che questo sport e mestiere lo ha sudato in gara accanto ai campioni: quei racconti sanno un po’ più di fatica vera, di sfida, di cose che altri fuori dal gruppo non saprebbero e non potrebbero raccontare.

Ecco, i quadri di Miguel raccontano questo ciclismo, quello vissuto da dentro e Miguel dentro quell’atmosfera sa catapultarti mentre ammiri l’intreccio dei colori, lo stile asciutto delle forme, il viso rugoso del suo ciclismo. Avevo un sogno, da ragazzo: vincere una corsa importante per portarla dentro di me da uomo maturo. Ho un sogno oggi: serbare uno di questi quadri nella mia casa e svegliarmi di tanto in tanto all’alba presto, aprire le finestre e catturare, con luce che lo illumina, il profumo del sudore del ciclismo dei campioni che queste opere emanano a cuore aperto. (Paolo Alberati).

 

MIGUEL SORO ha già esposto in tutto il mondo. Il suo sito https://www.miguelsoro.com

  

SCATTI. FAUSTO COPPI E I SUOI FOTOGRAFI

E UN DIALOGO CON LE OPERE DI MIGUEL SORO

24 ottobre 2019 – 2 febbraio 2020

 

Museo AcdB – Palazzo del Monferrato – Alessandria, via San Lorenzo 21

Orari di apertura: venerdì: 16-19; sabato e domenica: 10-13 e 16-19

Orari di prenotazione per le scuole: martedì, giovedì e venerdì: 9-13

Biglietti: 5 euro intero – euro 3 ridotto (comprensivi di visita al museo).

 

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