
Gianluca Brambilla le dice di mettersi davanti nelle foto del gruppo, «d’altronde tra tutti noi è senza dubbio la più bella»; Giulio Ciccone nelle sue seguitissime stories su facebook indossa la maglia iridata del compagno Mads Pedersen e per scherzare finge sia sua; Bauke Mollema e gli altri compagni pronti per Il Lombardia le stanno a fianco nel momento delle firme ai tifosi. Letizia Paternoster è la stellina della Trek Segafredo e alla presentazione della nuova sede di Trek Italia risplende su tutti insieme a un'altra grande donna del ciclismo italiano, l’eterna Paola Pezzo.
«Domani parto per i Campionati Europei su pista, le sensazioni sono buone, speriamo il meglio per me e tutta la Nazionale nelle varie specialità in cui siamo impegnate. Con le mie compagne daremo il massimo per conquistare una medaglia nell’inseguimento a squadre, poi personalmente punto a far bene nell’omnium e nella madison» ci ha raccontato la 20enne trentina con la consueta gentilezza che la polarità crescente e i successi non hanno scalfito.
Quest’anno Letizia ha regalato il primo successo della sua storia alla Trek-Segafredo femminile, conquistando la prima tappa del Tour Down Under, si è quindi imposta al Trofeo Liberazione e ha vinto il campionato europeo Under 23 a Alkmaar, in Olanda. Ai Giochi Continentali di Gand in pista si è messa al collo tre medaglie d’oro, in più si è portata a casa il titolo ai Giochi Europei di Minsk nell’Inseguimento a squadre. Seconda alla Challenge Madrid by la Vuelta e terza alla Gand-Wevelgem, conclusa la stagione su strada è ancora impegnata in quella su pista. Per le vacanze dovrà aspettare ancora un mese, prima di godersi con amici il caldo di Zanzibar c’è da lavorare in vista dell’anno olimpico.
«Per la prossima stagione Tokyo 2020 è il grande obiettivo. Alla mia prima stagione con le Elite temevo di pagare maggiormente il salto di categoria, ho dovuto prendere confidenza con la distanza delle corse e con il livello più alto delle avversarie, ma qualche bella soddisfazione sono già riuscita a togliermela. Ero molto spaventata, a conti fatti lo rifarei senza esitazioni. Ringrazio tutta la Trek-Segafredo, mi hanno accolta come in una vera e propria famiglia, mi supportano al cento per cento in qualunque ambito. Anno dopo anno punto a fare sempre meglio e a poterli ripagare della fiducia concessami».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.