I VOTI DI STAGI. DELIRIO POGACAR, GIOIA QUINTANA, DELIRANTE SOLER

I VOTI DEL DIRETTORE | 01/09/2019 | 18:55
di Pier Augusto Stagi

Tadej POGACAR. 10 e lode. Non ha solo gambe e motore, ma tanta testa e tanta classe. Corre da campione, senza sprecare una stilla di energia. Lascia fare agli altri, soprattutto a Quintana, prima dello scatto decisivo. Pazzesco “Pikachu”: non vincerà la Vuelta, ma già quest’anno ci arriverà vicino. E poi i conti li dovranno fare anche con lui: con questo ragazzo sloveno scoperto da Beppe Saronni (voto 8).


Nairo QUINTANA. 8. Alla fine si porta a casa un secondo posto e quel che più conta la rossa del primo nella generale. Se poi questa sera avesse anche la forza perlomeno di mandare a quel paese Soler, il suo voto salirebbe perlomeno di due punti.


Primoz ROGLIC. 9. Finisce in mezzo ad una tempesta, prima del temporale. Finisce in mezzo, in un tutti contro tutti, dove i Movistar sono quelli che se le suonano più degli altri come tra ubriachi (eppure viene giù solo acqua). Lo sloveno lascia fare, non si fa prendere dalla smania di chiudere, va su con il suo passo, che poi si rivelerà buonissimo. È sempre lì, a soli 6” dalla rossa, prima di martedì, quando nella crono avrà il verde per sorpassare di slancio tutti. E se vede rosso lui…

Alejandro VALVERDE. 8. Al campione del mondo puoi dire veramente poco: c’è sempre e a 39 anni fa cose eccezionali.

Miguel Angel LOPEZ. 6,5. Alla fine limita i danni, con tutte le forze, dopo essere finito gambe per aria nel tratto in sterrato. È chiaro che la sfortuna è sempre in agguato, ma è altrettanto vero che il colombiano troppo spesso finisce a terra o soffre di amnesie.

Sergio HIGUITA. 7. Ha solo 22 anni, ma il colombiano della EF ha stoffa e anche oggi lo fa vedere.

Wilko KELDERMAN. 6,5. Il 28enne olandese fa una prova senza lode e senza infamia, probabilmente in linea con la condizione che ha.

Marc SOLER. 2. È l’uomo del giorno, nonché l’uomo immagine della Movistar in una giornata da dimenticare (anche se sono in rosso con Quintana). Fanno tutto e il contrario di tutto. Sembra che in ammiraglia ci sia Oronzo Canà, che con la scusa di non dare punti di riferimento, manda in confusione tutta la squadra. Il 25enne scalatore spagnolo ad un certo punto si avvantaggia quando alle sue spalle c’è Quintana da aiutare, ma lui non ne vuole sapere di rallentare per dare una mano. Scuote ripetutamente e platealmente il capo, come a rifiutare l’ordine di scuderia. Scuote la testa, non ne vuole sapere, e ad un certo punto - in favore di telecamera – arriva anche ad inviare un bellissimo vaffa. Spettacolo raccapricciante quanto esilarante, che neanche Giorgione Chinaglia con il Ct Valcareggi. E pensare che c’è qualcuno che dice che questo sia professionismo. Una cosa è certa: nonostante la pioggia torrenziale, il nostro Marc deve aver preso un bel colpo di Soler.

Fabio ARU. 4. È chiaro che c’è qualcosa che non va. Le botte rimediate nella caduta della cronosquadre? Un Tour corso a tutta nonostante una condizione così così per cercare disperatamente di restare nella top 15? Una cosa è certa, staccarsi a metà tappa non è da Fabio. Arriva 143° a 32’25” dal suo compagno di squadra Pogacar: qualcosa non va.

 

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COMMENTI
Aru
1 settembre 2019 19:33 giorginoc
Al netto di tutte le avversità patite Aru il meglio l'ha già dato e per lui sarà dura negli anni a venire occupare i podi dei GT anche per l'arrivo di veri campioni ventenni; penso debba reiventarsi un nuovo ruolo nel gruppo.

Lo dicevo
1 settembre 2019 20:26 Berna71
Sono gia' due e piu' anni che lo dico il ragazzo sardo finito bruciato il motore dopo la vuelta vinta,o meglio regalata dalla squadra di Domoulin,lasciato solo alla fine e lui supportato da tutta la sua ma il canto del cigno mai nato lo dico e ripeto in una squadra " normale sarebbe gia' a casa causa scarsi risultati troppo fumo e parole zero risultati spiace ma e' cosi' inutile insistere il " ragazzo" ventinovenne orami buon gregario ....forse e lo si porta ancora in carrozza nella bambagia...boh?....

Aru
1 settembre 2019 21:03 Ruggero
Purtroppo temo sia calato il sipario, poi, raccontarci le storielle non costa nulla.

Un invito
1 settembre 2019 23:25 pickett
Ricordo che alcuni anni fa un pilota di moto,Marco Melandri,ingaggiato a peso d'oro da Ducati con un contratto biennale,dopo il primo anno disastroso ebbe l'onestà di rescindere il contratto rinunciando al secondo anno di stipendio.Sarebbe giusto che il Cavaliere dei 4 mori,che due anni di principesco compenso li ha già messi in tasca ,rinunciasse almeno al terzo. Se non ha perso del tutto la dignità e il senso della vergogna.

Soler
2 settembre 2019 01:33 SoCarlo
Non ho visto la tappa, ma dal live di tuttobici (complimenti) l’han fermato ai -4: almeno è servito a qualcosa?

ritornerà!
2 settembre 2019 09:57 tiz
Forza Fabio ce la farai! Sei stato troppo precipitoso nel rientrare al Tour ed ora paghi. Ma nel 2020 ci sarai forte come prima.

Sig.Stagi
2 settembre 2019 12:35 SERMONETAN
Ma quale botte al Tour,ogni mazzata si trova una scusa.INTERVISTA IL SIG. OLIVANO LOCATELLI,CHE GIÀ al suo passaggio disse se gli fanno fare subito classifica ai grandi Giri lo scocciano testuali parole sentite da de ad Orvieto in occacione dei Campionati italiani di Ciclocross.E aggiunse mi faccio meraviglia di Tiralongo che lo sprona per queste gare dicendo che nn era maturo,propr lui che io feci passare a 25 anni passati ecc. ecc.

Brutto Soler
2 settembre 2019 13:29 pagnonce
La scena più brutta che possa fare un gregario l'abbiamo vista,la scena più bella ce la regalata POGACAR,grande.

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