GUARDINI SFRECCIA AL TOUR OF QINGHAI LAKE: LA DECIMA TAPPA E’ SUA

PROFESSIONISTI | 24/07/2019 | 09:31

La Bardiani-CSF ritrova la via del successo grazie ad Andrea Guardini che oggi, al Tour of Qinghai Lake, ha vinto la decima tappa. Il veronese si è imposto nella volata di gruppo sul traguardo di Wuwei battendo, nell’ordine, Va der Kooij (Monkey Town) e Cima (Nippo-Fantini-Faizanè).

“L’adrenalina che trasmette la vittoria è come ossigeno per un velocista. Essere tornato sul gradino più alto del podio è come essermi tolto un peso” ha spiegato Guardini. “Questi mesi non sono stati semplicissimi. Mi è mancata continuità di risultati e quella sensazione unica che solo il successo può darti. In qualsiasi parte del mondo si corra, il livello della competizione è sempre più alto. Bisogna affrontare ogni sfida sempre al top e mai desistere, anche quando i risultati non arrivano. Oggi mi sono ritrovato. Ora c’è da tenere alta la concentrazione: vorrei fosse il trampolino di lancio per un grande finale di stagione”.

Finora in Cina Guardini aveva faticato ad esprimersi al meglio, complice soprattutto l’altura. “E’ sempre stato un mio punto debole, ma sapevo anche di essermi preparato bene. Bisognava tenere duro e aspettare l’occasione giusta: non me la sono lasciata scappare”.

“Avevamo battezzato la ruota di Grosu come la migliore. Albanese è stato bravissimo a tenermi attaccato al suo treno nel finale e farmi risparmiare energie preziose. Ho passato l’ultima curva a 600 metri dal traguardo in quarta posizione. Tutto benissimo, ma rischiava di essere una volata troppo lunga. Ho temporeggiato, poi il turco Balkan ha provato ad anticipare e mi sono subito lanciato in scia. Tempo di prendere fiato e ho lanciato lo sprint vincente”.

Oltre alla gioia per il successo ritrovato (il secondo sia per corridore sia per la Bardiani-CSF nel 2019, dopo la terza tappa dell’Istrian Spring Trophy), il pensiero è per il compagno di squadra Alessandro Tonelli, vittima di un brutto incidente nella sesta tappa e ancora convalescente in ospedale. “Dedicargli la vittoria è il minimo che possa fare. Il ciclismo è bellissimo, ma può lasciare anche segni profondi. Alessandro è un duro, tornerà più forte di prima”.

Per Guardini si tratta della quarta volata vincente nella corsa cinese, dopo le tre messe a segno nel 2012 con la maglia della Farnese-Selle Italia. In carriera ha raggiunto quota 45 vittorie.

Il Tour of Qinghai Lake affronterà ora le ultime tre giornate di gara che, sulla carta, avranno ancora i velocisti come protagonisti.


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COMMENTI
Mi scusi Sig. Andrea Guardini,
24 luglio 2019 16:40 Fra74
ma la frase che riporto testualmente "In qualsiasi parte del mondo si corra, il livello della competizione è sempre più alto" , è frutto del Suo personale pensiero oppure è una frase di circostanza?! Mi spiego, al di là della Sua Vittoria e del numero di Vittorie, 45, per carità, considerevole, Lei davvero crede che il LIVELLO DELLA COMPETIZIONE SIA SEMPRE PIU' ALTO IN QUALSIASI PARTE DEL MONDO SI CORRA?! Mi scusi, ma vincere una tappa al TOUR de France o al Tour Hokkaido sia da porre su di un LIVELLO DI COMPETIZIONE SEMPRE PIU'ALTO?! Mi scusi, Sig. Guardini, ma la VALIDITA' SPORTIVA di UNA VITTORIA non nasce dal Prestigio della Corsa, dalla Qualità dei partecipanti, dal chilometraggio, dal percorso, da tanti altri fattori?! Certo, come sostiene Lei, è vero che VINCERE non è mai FACILE, ma parlare di LIVELLO DI COMPETIZIONE SEMPRE PIU' IN ALTO in qualsiasi parte del GLOBO TERRESTRE si corra, mi pare un poco esagerato.
Buona lettura.
Francesco Conti-Jesi (AN).

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